Gli Infortuni denunciati
all’INAIL, nella REGIONE MARCHE, al 30 novembre 2024 sono
stati 15.413 con una diminuzione dello 1.9% sullo
stesso periodo del 2023.
Sul dato regionale
complessivo il 65% sono di uomini e il 78% di lavoratori italiani. Sia il
settore industriale e servizi, sia l’agricoltura presentano delle riduzioni
mentre quelli per “Conto dello Stato” hanno un incremento del 3% (da 2.431 a
2.505).
Circa i comparti il manifatturiero registra
una diminuzione del 7.3% (da 2.610 a 2.419); mentre sono sintomatici gli incrementi nei
seguenti settori: Commercio all’ingrosso e al dettaglio- riparazione di
autoveicoli e motocicli + 17.1% (da 741 a 868); Trasporto e magazzinaggio+1.6%
(da 636 a 646); Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione + 16.6%
(da441 a 514); Servizi di informazione e comunicazione +40% (da27 a 38);
Istruzione +73.9% (da 23 a 40).
Tutte le province
marchigiane segnano delle diminuzioni nelle denunce presentate all’Istituto ad
eccezione di quella di Fermo. Più specificatamente: Ancona da 5.310 a 5.206;
Ascoli Piceno da 2.119 a 2.047 (-3.4%); Macerata da 3.332 a 3.250; Pesaro
Urbino da 3.780 a 3.661. Fermo da 1.183 a 1.249 (+5.6%).
Circa l’età tutte
le classi elencano una diminuzione di denunce presentate ad eccezione della
fascia fino a 14 anni, con un incremento del 9.8% (da 1.221 a 1.341) e la
fascia 65/69 anni con un incremento del 4.4% (da 339 a 354).
Anche gli infortuni Mortali segnano
una diminuzione poiché si passa da 21 a 19 (-9.5%) di cui 6 in itinere
(+250%); le Costruzioni con 3 decessi è il settore
maggiormente colpito (+50%). L’84% è di lavoratori italiani e il 94% di uomini.
Ancona con 7 decessi è
la provincia più colpita seguita da Fermo e Macerata con 4 poi Pesaro Urbino
con 3 e Ascoli Piceno con un morto (-50%).
Riguardo le MALATTIE
PROFESSIONALI purtroppo prosegue il trend negativo nella Regione
poiché queste passano da 6.229 a 7.273 (+16.8%); il 71,8% di
uomini; l’88% di lavoratori italiani.
Le Marche restano al
terzo posto, dopo Toscana e Puglia, in questa triste classifica.
Tutte le province
marchigiane hanno un incremento delle patologie professionali denunciate
all’Istituto ovvero: Ancona da 1.254 a 1.589 (+26.7%); Ascoli Piceno da 717
a 770 (+7.4%); Fermo da 785 a 886 (+12.9%); Macerata da 1.897 a 2.247 (+18.5%);
Pesaro Urbino da 1.566 a 1.781 (+13.7%).
I tumori aumentano
del 14% (da 50 a 57); le Malattie del sistema nervoso (G00-G99) da 1.042 a
1.206 (+15.7%); le Malattie dell’orecchio e dell’apofisi mastoide (H60-H95) da
291 a 344 (+18.2%); le Malattie del sistema osteo muscolare e del tessuto
connettivo (M00-M99) da 4.164 a 5.116 (+22.9%).
COMMENTO
Il Report conferma la diminuzione il numero degli infortuni
ordinari e mortali, e la crescita delle denunce di malattie professionali.
L’ultimo anno ha visto la nostra Regione in controtendenza rispetto al resto
del Paese. Calano gli infortuni nell’industria e nell’agricoltura mentre
aumentano nel settore pubblico.
C’è un l’incremento degli infortuni degli under 15 legato
all’estensione assicurativa infortunistica per gli studenti (DL n.48/2023) e
degli over 65 dovuta all’aumento dell’età pensionabile che costringe tanti
lavoratori a rimanere al lavoro.
I dati illustrati,
sempre provvisori e soggetti a variazioni sono fonte di riflessione e
preoccupazione. I numeri dicono sempre qualche cosa!
L’aumento del 17% delle
denunce di malattie professionali concerne tutti i lavoratori
soprattutto i maschi (che sono il 91% del totale, notevole è l’incremento delle
donne da 1.731 a 2.020 ovvero +16%). La crescita riguarda tutte le province
marchigiane!
Mentre l’infortunio è un
accadimento immediato l’aumento le “malattie” è legato alle tipologie
lavorative e si manifesta nel tempo in modo subdolo, nascosto.
Sicuramente oggi c’è una
maggiore consapevolezza dei lavoratori del proprio “stato di salute”. L’analisi
conferma che oggi al lavoro ci si ammala come cinquant’anni!
Certamente occorre una
specifica analisi sull’andamento delle malattie professionali per comprendere
le cause reali.
In sintesi, per BIANCHINI, il Report evidenzia
elementi positivi (calo delle denunce) ed altri preoccupanti (aumento
“malattie”) pertanto resta fondamentale non ridurre l’attenzione!
È necessario implementare le azioni di prevenzione con il massimo
coinvolgimento dei lavoratori e dei loro Rappresentanti (RLS). Così un ruolo
proattivo della Regione Marche con un confronto con le parti sociali per
verificare lo stato dell’arte nonché l’attuale organizzazione degli SPSAL e le
risorse dedicate alla prevenzione degli infortuni e delle malattie
professionali.
C’è quindi ancora tanto
da fare se davvero vogliamo invertire questa situazione.
Ma occorrono precise
volontà di tutti gli attori che si interessano di prevenzione, sinergie,
impegni, incentivi e risorse se vogliamo davvero combattere adeguatamente
contro infortuni e malattie professionali. Un ruolo positivo, d’aiuto, può
essere svolto dall’intelligenza artificiale per rendere sempre più sicuri i
luoghi di lavoro.
DATI RIELABORATI FONTE
OPEN DATA INAIL
DI GUIDO BIANCHINI
MEMBRO DEL COMITATO NAZIONALE UIL COCOPRO INAIL
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