Sanremo 2025: Salvatore Piemonte si candida alla co-conduzione

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Manca poco al Festival di Sanremo, e già se ne parla quotidianamente. Abbiamo incontrato il giovane attore Salvatore Piemonte, proprio per scoprire come la kermesse musicale anche per chi lavora nel cinema possa essere importante. E perchè no, con l’auspicio un domani di poter essere anche lui uno dei protagonisti. 

Tra poche settimane si aprirà il sipario del 75 ̊ Festival di Sanremo. Cosa può rappresentare una manifestazione del genere per un attore?

Sicuramente Sanremo è una delle manifestazioni più importanti e attese dagli italiani. Io credo che Sanremo sia uno scenario variegato di artisti in gara ma anche di ospiti illustri che con la loro partecipazione rendono l’atmosfera densa e ricca di intrattenimento. Per un attore rappresenta un palco importante, una prova, una sfida. Intrattenere molte persone non è semplice e Sanremo regala questa possibilità. Stare davanti a un grande pubblico di spettatori è ciò che più mi piace. Sanremo è una bella vetrina ma soprattutto regala momenti di grande empatia con il pubblico

Negli ultimi anni la musica è cambiata, d’altra parte lo stesso Festival ha sempre manifestato gli usi e i costumi contemporanei degli italiani. Cosa attrae tanto di questa manifestazione, tra l’altro unica nel suo genere?

Io credo che questo Festival attragga tanto perché combina due elementi vincenti come la tradizione e l’innovazione. La fusione perfetta tra passato e presente rende il Festival di Sanremo attuale e incuriosisce molto gli spettatori. Sanremo è il palco dei giovani, dei grandi cantanti, di proposte nuove e soprattutto di nuove canzoni, nuove melodie, canzoni che racchiudono messaggi importanti. La musica si evolve e apre scenari contemporanei, dove tradizione e innovazione si fondono in un dualismo perfetto.

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Gabriel Garko anni fa è stato il primo vero attore a sdoganare il mito della “valletta”, poi diventata “super valletta”, e attualmente (e giustamente) co-conduttrice. Credi sia stato un valore aggiunto affrancare al conduttore ufficiale anche una figura maschile?

Da sempre Sanremo ha scelto figure femminili per affiancare il conduttore ma credo che questa sia stata una buona scelta se non altro per la novità e quel gusto di cambiamento che ogni tanto serve. Credo che sia l’uomo che la donna possano ricoprire egregiamente il ruolo di co-conduttore del Festival accanto al conduttore. Il punto è che non conta chi affianca il conduttore ma piuttosto conta la bravura e l’essere all’altezza di una manifestazione di tale importanza. Credo che sia stato un valore aggiunto decisamente.

Del cast musicale c’è qualcuno che ti piace tanto, qualcuno meno e qualcuno che non sapevi chi fosse?

Certamente ho le mie preferenze sui generi musicali e sui cantanti, però in generale è proprio la musica che mi piace. A volte preferisco canzoni che abbiano un significato profondo e altre volte canzoni che abbiano un bel ritmo. Tra i partecipanti in gara a piacermi di più sono: Irama, The Colors, Elodie, Giorgia, i Modà. Qualcuno che non conosco probabilmente ci sarà ma non mi baso su questo perché le canzoni sono tutte belle, la musica è bella. Sanremo è la festa della musica e ognuno di questi artisti contribuisce a rendere speciale con le proprie canzoni questo Festival.

Negli anni ’80 c’era una moda a Sanremo che per certi aspetti funzionava. Nei big si presentavano con canzoni inedite anche attori, conduttori: come nel caso di Francesco Nuti, di Marisa Laurito, di Francesco Salvi. Ecco che effetto produrrebbe oggi vedere sul palco dell’Ariston a cantare qualche tuo collega famoso?

Sicuramente mi farebbe piacere vedere qualche collega attore interpretare una canzone a Sanremo. Le canzoni oltre ad essere accompagnate da una bella voce e una melodia piacevole devono essere anche ben interpretate e credo che un attore riuscirebbe a trasmettere davvero tanto. Se alla voce si aggiunge una buona interpretazione le emozioni sono tante per chi ascolta. Credo che questa moda dovrebbe essere riproposta perché la trovo una sfida interessante per un attore.

E tu in che veste andresti a Sanremo 2025?

Io vorrei tanto andare a Sanremo come attore, intrattenere il pubblico con un monologo e trasmettere tutte le emozioni che sento in quel momento. Sanremo con le sue canzoni emoziona ed io non posso fare altro che emozionare interpretando con tutto me stesso. Lasciare che sia un momento di bellezza emotiva che coinvolga il pubblico e gli spettatori. Per me sarebbe un evento speciale che rimarrebbe indelebile nel mio cuore.

 

 

Leggi anche: https://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/tv/2025/01/06/sanremo-katia-follesa-co-conduttrice-in-una-delle-serate_06f4253a-e95e-4d9d-8bc7-134cfc051727.html





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