L’impero di Elon Musk, da Tesla allo spazio tutti gli affari dell’uomo più ricco al mondo

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Elon Musk: tutte le sue società (ed il patrimonio)

Elon Musk, 53 anni, undici figli e un patrimonio che sfiora i 347,8 miliardi di dollari. Un cifra che non solo supera il suo precedente record di 340 miliardi, ma che è destinata a schizzare ancora di più, come uno dei razzi di SpaceX. Oggi è l’uomo più ricco del mondo, con una fortuna che, di giorno in giorno, diventa sempre più difficile da monitorare. E non c’è dubbio che il 2024 sia stato il suo anno, visto che dopo la rielezione di Donald Trump, l’imprenditore sudafricano ha visto il proprio patrimonio crescere di 20 miliardi di dollari in un solo giorno.  Ma dietro questi numeri c’è ben altro: investimenti mirati, mosse strategiche e decisioni non sempre lungimiranti, che però hanno contribuito a consolidare l’impero che oggi è nelle mani di Musk.

Tesla

Fondata nel 2003, Tesla è oggi il simbolo dell’innovazione nel settore automobilistico. Sotto la guida di Musk, l’azienda ha prodotto sette modelli di auto elettriche, quattro dei quali attualmente in commercio. Con quasi 100.000 dipendenti in tutto il mondo e un fatturato di circa 82 miliardi di dollari nel 2022, Tesla è tra le sei società statunitensi a raggiungere una capitalizzazione di mercato di 1.000 miliardi di dollari.

Oltre alle auto elettriche, Tesla è anche attiva nel settore dell’energia sostenibile. Con l’acquisizione di SolarCity nel 2016, l’azienda ha introdotto infatti diversi prodotti innovativi come Powerwall, Powerpack, Megapack e Solar Roof, consolidandosi così come leader nel mercato dell’energia solare. Guardando all’immediato futuro, Musk prevede che le consegne di Tesla cresceranno del 25-30%

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SpaceX

Fondata nel 2002, SpaceX è la colonna portante dell’industria aerospaziale privata. Sotto la guida di Musk, l’azienda sviluppa veicoli spaziali e missili per missioni nell’orbita terrestre e oltre. Con sede a Hawthorne, California, e il sito di lancio “Starbase” in Texas, SpaceX è attualmente valutata circa 350 miliardi di dollari (332 miliardi di euro), grazie a una compravendita interna di azioni, valore che la rende  la startup privata di maggiore valore al mondo. Fino a settembre, la valutazione era di circa 250 miliardi di dollari (238 miliardi di euro), con il prezzo delle azioni fissato a 112 dollari per unità.

SpaceX è conosciuta principalmente per la produzione di razzi di lancio, destinati alla Nasa, al Pentagono e a partner commerciali, ma gestisce anche Starlink, una rete di satelliti che fornisce internet ad alta velocità. La visione di Musk per l’azienda è chiara: aprire la strada alla colonizzazione di Marte e rendere i viaggi spaziali commerciali accessibili a una platea più ampia. Un altro tassello di SpaceX è anche Starlink, il servizio di internet satellitare creato per risolvere il problema delle connessioni in zone rurali e difficilmente raggiungibili. Dal suo debutto nel 2019, Starlink ha rivoluzionato l’accesso a Internet in diverse aree, Italia inclusa. In questo contesto, si inserisce il dibattito che ha animato il nostro Paese negli ultimi giorni riguardo alla presunta conclusione di un accordo da 1,5 miliardi di euro tra il Governo italiano e la società americana L’accordo, secondo le prime indiscrezioni, avrebbe riguardato la fornitura di servizi di comunicazioni satellitari sicure, destinati a scopi militari, diplomatici o in situazioni di emergenza. Tuttavia, la notizia è stata prontamente smentita da Palazzo Chigi, ma per ora è tutta ancora da vedere.

Twitter

Nel 2022, Musk ha acquistato Twitter per 44 miliardi di dollari, ma da allora le cose non sono andate come previsto. Secondo molti esperti, l’acquisto si è rivelato un grosso fallimento, sia per lui che per i suoi investitori. Il numero degli utenti è calato del 33% e la valutazione della piattaforma è scesa del 75%. Musk, pur avendo integrato Twitter nel suo ecosistema, trasformandolo in uno strumento cruciale per il dibattito pubblico e gli affari, ha dovuto fare i conti con numerosi problemi, tra cui gli account falsi. A ottobre 2022, Fidelity, un fondo di investimento che aveva investito oltre 300 milioni di dollari nell’acquisto, stima che oggi Twitter valga circa il 72% in meno, passando da 44 miliardi di dollari a soli 12-13 miliardi.

Neuralink

Con una quota stimata del 69% nella startup, Musk guida Neuralink dal 2016, che oggi ha una valutazione di 7,2 miliardi di dollari, grazie alle negoziazioni delle sue azioni sul mercato privato secondario. L’obiettivo dell’azienda è sviluppare interfacce cervello-computer impiantabili negli esseri umani, con l’intento di restituire autonomia ai tetraplegici, consentendo loro di controllare dispositivi elettronici come computer e telefoni con il pensiero. Nel 2023, la FDA ha approvato la sperimentazione umana per il primo dispositivo e, ad agosto, Neuralink ha annunciato che il secondo partecipante aveva ricevuto l’impianto, riuscendo a controllare un videogioco tramite un joystick controllato dalla bocca. Un progresso che, pur nelle varie difficoltà, lascia intravedere un futuro potenzialmente rivoluzionario.

The Boring Company

Nel 2016, Musk lancia The Boring Company (5,7 miliardi di dollari) con l’ambizione di risolvere uno dei problemi più frustranti delle grandi metropoli: il traffico congestionato. L’idea è tanto semplice quanto radicale: scavare tunnel sotterranei per alleggerire il flusso del traffico e rendere i trasporti urbani più efficienti. Non solo tunnel per automobili, ma anche un sistema di trasporto superveloce, l’Hyperloop, capace di raggiungere la straordinaria velocità di 700 miglia all’ora, rivoluzionando la mobilità come la conosciamo.

L’intento di Musk è chiaro: ridurre i tempi di percorrenza, creare alternative concrete alla mobilità tradizionale e, alla lunga, dare una scossa all’intero settore del trasporto pubblico e privato. Tuttavia, la domanda rimane: siamo davvero pronti a rinunciare al comfort della superficie per diventare “topi da tunnel”. Musk sembra convinto della necessità di una soluzione radicale, ma il mondo, pur affascinato dalle sue idee, continua a guardarle all’idea con molto scetticismo. 

xAI

Lanciata nel 2023, xAI è la startup di intelligenza artificiale di Elon Musk. Musk possiede il 54% dell’azienda, che ha raggiunto una valutazione di 50 miliardi di dollari nel novembre 2024, grazie a un nuovo round di finanziamenti. Il prodotto principale di xAI, il chatbot Grok, è disponibile per gli abbonati premium di X e recentemente è stato esteso anche alle aziende. Nel 2024, xAI ha registrato ricavi annualizzati di 100 milioni di dollari. Attualmente Musk starebbe investendo massicciamente per sviluppare l’intelligenza artificiale, acquistando 100.000 chip Nvidia per allenare i suoi modelli. La sua ambizione è chiara: superare OpenAI, la società che aveva co-fondato nel 2015, nonostante le diverse accuse legali di frode e antitrust contro OpenAI.

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