Un attacco frontale al patrimonio culturale e imprenditoriale della città
Foligno, 11 gen. 2025 – Da Diego Mattioli, Consigliere Comunale Foligno in Comune – Alleanza Verdi Sinistra, riceviamo e pubblichiamo la seguente nota:
Un attacco frontale al patrimonio culturale e imprenditoriale della città. Non si può definire in altro modo quella che sembra essere la volontà dell’amministrazione comunale nei confronti di due realtà che hanno fatto di Foligno un faro nel panorama Regionale e Nazionale nei settori della cultura e dell’autoimprenditoria, Spazio ZUT! e Co-working Multiverso.
La “notifica di sfratto” arrivata ai gestori dello Spazio ZUT! e del co-working lascia davvero senza parole sia in termini di merito che di metodo.
Nel caso del Co-Working Multiverso, stiamo parlando di una realtà che ospita più di 20 attività imprenditoriali che dall’oggi al domani dovrebbero trovare un’altra location con gravissimi impatti sulla loro stessa sopravvivenza, mentre ZUT! si tratta del rischio concreto di non poter dar seguito a progetti culturali già finanziati dal Fondo Unico per lo Spettacolo e dalla Regione Umbria, che ne hanno fatto sino ad oggi una delle realtà più importanti a livello regionale per la promozione dello spettacolo e delle arti performative.
Ritengo che l’amministrazione comunale, di qualsiasi colore, debba lavorare per coltivare e nutrire le esperienze migliori del territorio, soprattutto quando creano sviluppo e attrattività nel cuore della città e contribuiscono ad elevare il tono culturale della vita cittadina.
Ciò non significa in alcun modo che l’amministrazione debba procedere alla proroga incondizionata delle concessioni di spazi pubblici, al contrario, è fondamentale che l’assegnazione degli stessi avvenga attraverso procedure trasparenti che pongano la valorizzazione delle attività culturali e imprenditoriali come principio fondamentale.
È però altrettanto fondamentale che la continuità operativa degli spazi sia garantita attraverso un proroga temporanea della concessione fino alla conclusione delle procedure di gara.
Se al contrario, le attività saranno costrette ad abbandonare nell’arco di poche settimane gli spazi assegnati, l’impatto sarebbe gravissimo da tutti i punti di vista. Il centro storico perderebbe due importanti poli attrattivi, oltre venti attività imprenditoriali rischierebbero seriamente la chiusura, stanziamenti pubblici rischierebbero di andar perduti insieme all’offerta culturale della città.
Occorre evitare questo rischio, pertanto è fondamentale: 1. Che siano pubblicati al più presto i nuovi bandi per la gestione degli spazi, 2. Che in essi sia confermata esplicitamente l’identità dei due poli, e cioè micro-imprenditoria negli spazi dell’ex Reclusorio e Pubblico Spettacolo per l’ex Cinema Vittoria, 3. Che nel frattempo si garantisca la continuità dei servizi esistenti.
Queste richieste, che in un mondo normale sarebbero totalmente superflue, diventano indispensabili difronte ad una amministrazione che sembra procedere in senso opposto, nella piena indifferenza nei confronti delle conseguenze delle proprie scelte sconsiderate.
Mi chiedo come mai la stessa amministrazione che nel mese di Marzo (in pieno periodo pre-elettorale) ha nei fatti garantito una proroga fino a Dicembre e manifestato la volontà di pubblicare il nuovo bando in tempi utili a garantire la continuità del servizio, sia la stessa che fa pervenire a inizio dicembre la notifica di sfratto senza aver a tutt’oggi avviato alcuna procedura di gara.
L’amministrazione comunale deve spiegare cosa intende fare degli spazi pubblici del cinema Ex Vittoria e Reclusorio, quando verranno pubblicati i bandi e quali criteri verranno posti per l’assegnazione degli spazi e come garantirà la continuità delle attività culturali ed imprenditoriali che insistono in quelle realtà.
Più in generale, è importante capire se presso l’Amministrazione comunale trova spazio un’idea della cultura che promuova l’innovazione, valorizzi le risorse artistiche ed umane della città e non si riduca ad una sommatoria di appuntamenti più o meno gastronomici o al consumo subalterno di prodotti ed eventi che – proprio perché già dotati di una presenza forte sul mercato – non avrebbero bisogno di essere sostenuti dal denaro dei contribuenti.
Per questo, come Consigliere Comunale di Foligno in Comune – Alleanza Verdi Sinistra, ho presentato un’interrogazione alla quale spero gli assessori competenti diano riscontro in tempi brevi. Certamente non possiamo assistere allo smantellamento di un capitale imprenditoriale, culturale e umano della nostra città senza mettere in campo tutti i necessari strumenti di opposizione e di proposta politica.
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