Effettua la tua ricerca
More results...
Mutuo 100% per acquisto in asta
assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta
All’Africa Eco Race, il pilota e giornalista è ricoverato al Niguarda. Il patron dell’azienda di Albino ha proseguito la sua avventura africana
Per Franco Acerbis è una tradizione (che fa rima con passione). Tagliata l’ultima fetta di panettone e brindato al Natale, il giorno di Santo Stefano il noto imprenditore di Albino, patron di una realtà che ha rivoluzionato il mondo delle moto, è già in aeroporto con le valigie in mano. Destinazione: Africa, o meglio Africa Eco Race, uno degli eventi più affascinanti e impegnativi che chi ama i motori, e le due ruote in particolare, sogna di concludere in sella ad una moto.
Deserti africani
Roba da gente tosta, impresa da duri: partenza da Monaco il 28 dicembre e via, seimila chilometri tra le sabbie, le dune e le temperature estreme tra Marocco, Mauritania e Senegal per arrivare felici e stremati sul Lago Rosa a 30 km da Dakar il 12 gennaio. Ricalcando le orme della celebre Parigi-Dakar (che, però, dal 2007 ha definitivamente abbandonato i deserti africani per approdare in Arabia Saudita), se l’Africa Eco Race è il banco di prova di svariate tenute (psicofisiche dei piloti e meccaniche dei mezzi) per Acerbis è una sorta di grande giostra, dove umanità ed empatia si mixano nella sua passionaccia di suiveur incallito della carovana organizzativa. Con uno spirito camaleontico si adatta a fare di tutto, dall’intervistatore volante all’aiuto meccanico al procacciatore di ghiaccioli e gelati, comprati lungo la strada e poi distribuiti con un sorriso agli accaldati piloti al traguardo.
L’incidente
Acerbis, che in vita sua ha organizzato gare in Nevada, sul Machu Pichu e in Brasile, sa che anche l’imponderabile è compreso nel ticket dell’avventura selvaggia. E così è stato lo scorso martedì, nel corso della settima tappa, quando Andrea Perfetti, pilota e caporedattore di Moto.it, 49 anni originario di Bellano, in corsa nella duplice veste di pilota e reporter, è rimasto coinvolto in un incidente che ha dell’incredibile. Era al check point al km 241 e stava effettuando rifornimento della sua Honda 450 (fornitagli dal team Rs del bergamasco Simone Agazzi) da uno dei camion cisterna, quando uno degli aerei leggeri dell’organizzazione, durante il decollo, per ragioni tecniche ancora sconosciute, ha impattato il camion dietro al quale si trovava. Perfetti è stato soccorso e portato all’ospedale militare di Nouakchott, la capitale della Mauritania, dove è stato subito preso in cura dai medici e dove Acerbis non lo ha mollato per un istante.
Segni di ripresa
Fortunatamente, le prime notizie drammatiche, con un arresto cardiaco, hanno lasciato spazio, con lo scorrere delle ore, ad un quadro clinico più rassicurante; il giornalista ha dato segni di ripresa, mostrando reattività agli stimoli anche se tenuto in stato di sedazione. Acerbis si è accampato in ospedale, ha parlato con i medici, aggiornato costantemente la famiglia di Perfetti e la redazione di Moto.it in Italia, si è interfacciato con il funzionario della compagnia assicurativa per attivare il volo sanitario che lo ha riportato in Italia.
Apprensione
Nella settimanale riunione del Motoclub Bergamo, impegnato nell’organizzazione della Six Days di Enduro, giovedì sera si respirava un’aria di grande apprensione. È atterrato? Quando arriva? Come sta? Alle 22.45 Andrea Perfetti è stato trasferito nel reparto di terapia intensiva del Niguarda, mentre Acerbis ha ripreso la strada verso il Senegal, dopo tre giorni di inatteso stop. Un tempo speso a fianco e in soccorso di un amico sfortunato. Per lui e per tutti il tempo migliore.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link