Rinnovabili e aree idonee, ora sindaci a confronto

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​I sindaci della provincia si sono riuniti a Palazzo Granducale per discutere della proposta di legge per gli impianti energetici da fonti rinnovabili

PROVINCIA DI LIVORNO — Nell’ambito del percorso di concertazione, istituzionale e tecnico, avviato dalla Regione Toscana per il raggiungimento dell’obiettivo relativo alla conversione energetica 2030 a Palazzo Granducale, un incontro di approfondimento sulla proposta di legge (Pdl n. 291), già approdata in Consiglio regionale, riguardante l’individuazione delle superfici e delle aree idonee e non per l’installazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili.

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All’incontro, convocato dalla presidente della Provincia Sandra Scarpellini, hanno partecipato Monia Monni, assessora regionale alla Transizione ecologica e Sviluppo sostenibile, con i tecnici della struttura della Direzione regionale competente; Gianni Anselmi, presidente della II commissione del Consiglio Regionale; Ruben Cheli, direttore di Upi Toscana; Michela Chiti, funzionaria del Servizio Europa e Pianificazione della Provincia. Era presente, in collegamento video, Simone Gheri, direttore di Anci Toscana.

La riunione era rivolta ai sindaci dei Comuni del territorio provinciale come momento di approfondimento e confronto sulle procedure individuate dalla Pdl n. 291, finalizzate alla composizione del quadro regionale delle aree ritenute idonee, a livello comunale, per impianti di energia rinnovabile.

“Un processo – ha sottolineato la presidente Scarpellini introducendo i lavori – in cui le Province sono chiamate a svolgere un ruolo di coordinamento, coadiuvando i Comuni. Ruolo che porteremo avanti con convinzione, al fine di garantire un lavoro comune che favorisca la coesione, la compensazione e l’equilibrio tra i territori, con particolare attenzione all’economica agricola e al contrasto di possibili fenomeni speculativi o concentrazioni di interessi in determinate zone”.

Ad illustrare i contenuti della proposta di legge è stata l’assessora Monni, la quale, richiamando la necessità di rispettare i tempi contingentati per l’approvazione della norma regionale, previsti dal governo, ne ha indicato le principali direttrici, che riguardano, tra le altre cose, l’equilibrio tra conversione energetica e agricoltura e la compartecipazione dei Comuni, ai fini della perequazione territoriale.

“La Toscana – è quanto ha dichiarato l’assessora regionale Monni – ha scelto sulla conversione energetica la propria “via” che è quella di coinvolgere i territori nei processi decisionali strategici di individuazione delle aree idonee alle rinnovabili. Abbiamo necessità di raggiungere gli obiettivi europei di decarbonizzazione perché da qui passa anche la nostra capacità di affrontare concretamente la sfida dei cambiamenti climatici. Serve responsabilità e determinazione e continuo a ricevere conferme sul fatto che i Comuni e le Province toscane sono pronti ad esercitare fino in fondo il proprio ruolo e impegno. Nel ringraziare anche ANCI e UPI per il lavoro che stanno portando avanti, ritengo indispensabile proseguire questa fase di confronto con i territori, anche per poter sostenere al meglio, per quanto possibile e nel pieno rispetto delle rispettive prerogative, il complesso lavoro delle Commissioni consiliari e del Consiglio regionale che sta lavorando all’esame della proposta di legge presentata dalla Giunta ad inizio Dicembre”.





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