parte la bonifica, riqualificazione da 135 milioni

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 


La messa in sicurezza dello yard ex Belleli nell’area del porto può cominciare. Essendo un sito risultato inquinato e rientrato per questo nel Sin (Sito interesse nazionale) di Taranto, sarà effettuato un doppio intervento: il capping, una copertura impermeabile per isolare quanto c’è sotto, e l’installazione di una membrana sul lato laterale per proteggere la falda acquifera.

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

Sogesid, la società del ministero dell’Ambiente e stazione appaltante, ha formalizzato l’affidamento dell’intervento al raggruppamento temporaneo di impresa formato da Icm spa (capogruppo mandataria), Fincantieri Infrastructure Opere Marittime spa, Eni Rewind spa, Semataf spa e Fincantieri Infrastructure spa (le ultime quattro nel ruolo di mandanti). Costo netto dell’operazione, 135 milioni e 312mila euro che vengono da Regione Puglia, ministero delle Infrastrutture e Trasporti e Autorità portuale del Mar Ionio.

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

La messa in sicurezza permanente del sito – che prima degli anni 2000 la Belleli di Mantova usava per le grandi piattaforme petrolifere offshore installate nei mari del mondo – non è solo un intervento ambientale. Serve soprattutto a riconvertire quell’area, abbandonata da tanti anni, dandole una nuova funzione economica e produttiva. Il futuro dello yard sarà infatti con Cantieri di Puglia, l’azienda che costruirà scafi in alluminio e acciaio per i grandi yacht e che è subentrata a Ferretti, il gruppo che circa un anno fa ha abbandonato l’investimento a Taranto dove avrebbe dovuto realizzare scafi in vetroresina.

Cantieri di Puglia si era inizialmente candidata per l’area ex Soico, poi, dopo il disimpegno di Ferretti, ha puntato sullo yard e da lì si è cominciato a programmare il subentro. Inoltre lo yard è stato anche indicato dall’Autorità portuale al ministero dell’Ambiente come sito per ospitare la costruzione delle strutture dell’eolico offshore. Un ruolo, questo di Taranto nell’offshore, che sarà ufficializzato non appena il ministero emetterà il decreto.

«È bene che si cominci dalla bonifica dell’area e non si corra il rischio di perdere le risorse» commenta a Quotidiano Pasquale di Napoli di Cantieri di Puglia. Che sul nuovo investimento aggiunge: «Stiamo preparando l’accordo di programma da presentare alle istituzioni e l’ingegneria è in linea».

Tuttavia le sorti del progetto di Cantieri di Puglia sono anche legate al Contratto istituzionale di sviluppo che andrà a finanziare la parte industriale. Il Cis di cui da un paio di anni si sono completamente perse le tracce. Nel frattempo, Di Napoli porta avanti la sua attività nell’area di Buffoluto, ex Cantieri Navali, dove si trova Sgm. I piani prevedono che a febbraio si avvi la realizzazione di un altro yacht da 50 metri laddove sono stati costruiti gli altri – destinatario Benetti, nel settore leader mondiale -, mentre a giugno, quando sarà pronto il 60 metri attualmente in lavorazione, dovrebbe partire la costruzione di uno scafo ancora più grande, un 67 metri, segmento dove Benetti avrebbe già due ordini. L’ampiezza della campata dove è il 60 metri permetterebbe infatti di costruire anche uno scafo da 67. In stand by, per il momento, il 57 metri.

Tornando allo yard, l’affidamento segue la gara d’appalto fatta da Sogesid in estate e, più recentemente, la sottoscrizione tra la Sogesid e l’aggiudicatario sia dell’accordo quadro (24 dicembre scorso) che del contratto attuativo (27 dicembre) relativamente ai servizi e ai lavori del primo stralcio di opere. Non è stato semplice arrivare a questa tappa.

Basti considerare che l’accordo di programma per la messa in sicurezza, riconversione industriale e sviluppo economico produttivo dello yard ex Belleli risale a luglio 2022. Mentre è del 2020, attraverso una convenzione di 45,5 milioni di euro, l’incarico alla Sogesid di completare la messa in sicurezza permanente della falda nell’area, che è di fianco ai terreni ex Ilva e a ridosso del quinto sporgente del porto. L’incarico del 2020 lo assegnò Sergio Prete nel ruolo di commissario del porto.

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

«Il progetto dello yard ex Belleli è pronto a partire e siamo estremamente soddisfatti perché si tratta di un intervento importantissimo per il porto e soprattutto per la città di Taranto – ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano -. L’opera di bonifica e riqualificazione dello yard rappresenta un primo passo per dotare il porto di spazi e infrastrutture per l’insediamento di nuove attività produttive che potranno diversificare l’industria e l’economia tarantina con l’obiettivo di liberarsi dalla monocultura dell’acciaio».

«Con la sottoscrizione dell’accordo quadro sarà finalmente possibile dare avvio ai lavori di bonifica di un’area strategica per il porto – ha dichiarato il presidente dell’Authority Mar Ionio, Prete -. Consideriamo la riqualificazione dello yard ex Belleli come ulteriore opportunità di sviluppare un nuovo polo commerciale ed industriale di particolare importanza».

Ieri, infine, riunione del partenariato della risorsa mare in Authority. Si è deciso di intitolare la piattaforma logistica, dove andrà la Vestas, all’ingegner Domenico Daraio dell’Authority, scomparso di recente, e sono stati prorogati di due anni gli atti amministrativi relativi all’Agenzia per il lavoro portuale che tiene in carico i 320 ex Tct-Evergreen.

La proroga segue quando disposto dal decreto PA che eroga altri due anni di indennità agli ex Tct-Evergreen. A breve ci sarà una riunione per puntualizzare le attività di riqualificazione professionale di questi lavoratori.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link