In aumento le dipendenze digitali tra gli adolescenti • Nove da Firenze

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Firenze – Circa sette psicologi toscani su dieci riportano che gli adolescenti soffrono di dipendenze digitali, legate soprattutto all’uso di internet. In particolare, il 71% dichiara di avere adolescenti in trattamento che hanno comportamenti problematici legati all’uso di internet, e il 63% di avere adolescenti in trattamento che hanno comportamenti problematici legati all’uso di videogiochi). Un disagio che nel 2024, insieme alla crescita di ansia e problemi relazionali, ha determinato un aumento delle richieste di supporto psicologico per il 68% dei professionisti che hanno partecipato allo studio.

È quanto emerge dall’ultimo report sulla salute psicologica dei toscani e delle toscane, condotto tramite questionario online rivolto agli iscritti all’Ordine degli Psicologi della Toscana, in collaborazione con il Laboratorio di Psicometria (Dipartimento Neurofarba) dell’Università degli Studi di Firenze.

L’indagine – che si è svolta da marzo 2024 a giugno 2024 e si riferiva al periodo marzo 2023-marzo 2024 – è stata presentata oggi nell’auditorium del Consiglio regionale della Toscana, alla presenza di Antonio Mazzeo (presidente del Consiglio regionale della Toscana), Maria Antonietta Gulino (presidente dell’Ordine degli Psicologi della Toscana), Enrico Sostegni (presidente Terza Commissione del Consiglio regionale della Toscana), e Andrea Vannucci (consigliere della Terza Commissione del Consiglio regionale della Toscana).

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I dati sono stati illustrati da Caterina Primi, professore ordinario di Psicometria e presidente della Scuola di Psicologia dell’Università degli Studi di Firenze, e Rossella Capecchi, segretario dell’Ordine Psicologi della Toscana. Al report hanno partecipato 644 professionisti appartenenti a tutte le province toscane, ai quali è stato chiesto se riscontrassero cambiamenti nelle richieste di supporto e quali fossero le principali questioni che affliggono i toscani, dalla fascia dei bambini fino agli anziani.

Le risposte più preoccupanti sono state quelle relative ai pazienti adolescenti, dei quali si occupa l’80% del campione intervistato. Il 68% di questi professionisti, infatti, ha riscontrato un aumento delle richieste di assistenza, soprattutto per ansia (l’87%), problemi relazionali (l’83%) e dipendenze digitali (il 68%). In particolare, oltre al già citato abuso di internet e di videogiochi, si fa spazio in modo preoccupante anche il gioco d’azzardo online (il 10% dichiara di avere molti adolescenti che hanno comportamenti problematici legati al gioco d’azzardo online).

Tra gli psicologi che seguono i giovani adulti (l’88% del campione) il quadro è altrettanto problematico. Il 62% di questi ha riscontrato un aumento delle richieste e i problemi principali sono i sintomi ansiosi (l’83%), i problemi relazionali (il 77%) e, i sintomi depressivi (il 66%). Il 34% del campione si occupa di bambini. Tra questi psicologi, il 51% ha constatato un aumento delle richieste di supporto. In questo caso i disagi prevalentemente percepiti in crescita tornano ad essere ansia (l’83%), problemi relazionali (l’80%) e dipendenze digitali (il 68%).

Tra i professionisti che seguono adulti (il 79% del campione), il 54% dichiara di non aver registrato differenze nel numero di richieste rispetto all’anno precedente. Ansia (il 72%), sintomi depressivi (il 62%) e problemi relazionali (il 61%) rappresentano le principali forme di disagio. Infine, gli anziani. Di loro si occupa il 27% dei rispondenti. Il 63% dei professionisti non ha riscontrato differenze di richieste rispetto all’anno precedente e le questioni principalmente percepite in crescita sono quelle relative a disturbi del sonno (il 64%), sintomi ansiosi (il 60%) e sintomi depressivi (il 56%).

Lo studio evidenzia, inoltre, come siano particolarmente diffusi tra i più giovani i disturbi alimentari.

Guardando agli adulti, emergono come molto diffuse forme di dipendenza legate a uso di tabacco, uso di alcol, uso di Internet ed uso di psicofarmaci. Da segnalare la presenza dell’uso di psicofarmaci anche negli anziani.

“Questi dati – commenta la presidente dell’Ordine, Maria Antonietta Gulino – confermano una situazione già nata prima del Covid e accentuata dalla pandemia, la cui coda si fa ancora sentire. Il report evidenzia come i più giovani siano i soggetti maggiormente colpiti. Travolti spesso da quel che accade intorno a loro, non avendo ancora una cassetta degli attrezzi sufficiente per affrontare contesti di vita a volte allarmanti, spesso arrivano all’adolescenza con criticità relazionali, familiari e scolastiche che possono compromettere la loro crescita.

Questo può tradursi in frustrazione, blocchi emotivi e/o rabbie diffuse. Le dipendenze possono essere le conseguenze di questo complesso e a volte compromesso passaggio evolutivo. Un altro dato importante è però che sono gli stessi giovani adulti e adolescenti a chiedere sostegno psicologico, superando di fatto un tabù sociale che sembrava duro a morire e facendosi promotori di una cultura del benessere globale delle persone. Ciò che serve è ricostruire un nuovo patto tra genitori e figli, rinegoziare le aspettative, alzando il piede dai ritmi frenetici della quotidianità per favorire i rapporti, generando fiducia e speranza reciproche.

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Diventare adulti deve tornare ad essere un traguardo”.

Come sottolineato dal presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, in apertura dei lavori: “la legge toscana sullo psicologo di base è una legge di civiltà, di cui vado davvero orgoglioso, perché permette a tutti di poter accedere a questo servizio e di capire che la malattia mentale va affrontata come tutte le altre patologie”. “Sono convinto che la strada tracciata sia quella giusta – continua il presidente – ne sono prova le tante e-mail ricevute in queste settimane da ragazze e ragazzi della nostra Regione, che hanno potuto avvicinarsi allo psicologo di base, grazie a tutti coloro che vi hanno creduto, dal presidente della commissione Sanità Enrico Sostegni al consigliere Andrea Vannucci, firmatario della norma, che hanno lavorato a stretto contatto con l’Ordine degli psicologi”.

“A ognuno di noi il compito di continuare a lavorare perché la sperimentazione possa diventare strutturale e capace di rispondere ai bisogni dei nostri giovani, in tutti i territori della Toscana – conclude Mazzeo – Il Consiglio regionale, insieme alla Giunta, si prende l’impegno di trovare le risorse necessarie, per fare un ulteriore scatto culturale e di civiltà, dando risposte ai bisogni”.

“I dati emersi dall’indagine dell’Ordine degli Psicologi evidenziano un aumento significativo delle richieste di supporto – afferma Andrea Vannucci, consigliere regionale che fa parte della Terza commissione –. In Toscana, con la legge sullo psicologo di base, è stato compiuto un passo importante per garantire l’assistenza psicologica a tutti i cittadini: ora è fondamentale rendere questo servizio più capillare nei territori. Per contrastare fenomeni come le dipendenze digitali, soprattutto tra i più giovani, sarà essenziale intervenire nei luoghi di formazione, a partire dalle scuole. La Regione è impegnata da anni su questo fronte, ma l’esperienza della pandemia e le sfide attuali, dai cambiamenti climatici agli scenari internazionali, amplificano i bisogni, rendendo necessario un impegno ancora più forte e diffuso”.

“Con il Covid – dichiara Enrico Sostegni, presidente Terza Commissione del Consiglio regionale della Toscana – ci siamo resi conto che mancavano dati chiari sullo stato della salute mentale dei nostri cittadini e in particolare dei giovani. Questo lavoro dell’Ordine degli Psicologi, insieme al report che dal 2022 fa l’Agenzia regionale di Sanità, ci permettono di avere un quadro sempre più chiaro di quale sia lo stato di benessere dei nostri cittadini e come orientare gli interventi. Grazie all’Ordine e alla presidente Gulino per questo prezioso contributo che permette di conoscere sempre più i bisogni dei nostri cittadini a partire dai giovani e giovanissimi che sono troppo spesso dimenticati dalle politiche pubbliche”.



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