“L’unico difetto che riscontro sul nuovo testo regionale sul turismo? L’assenza di un qualsiasi riferimento alla parola Unesco”, dice il sindaco di San Gimignano Andrea Marrucci, che commenta la nuova normativa che regola il settore in Toscana e che entra oggi in vigore.
“Non è una questione di creare categorie – aggiunge – o di distinguere un’élite di centri, ma credo che sia un aspetto rilevante. Prendiamo, ad esempio, la stessa provincia di Siena. Trovo che questa sia una lacuna importante. Avevamo segnalato questo problema attraverso l’Anci, sottolineando come nei principi ispiratori della norma sarebbe stato opportuno richiamare la tutela, la conservazione e la valorizzazione dei siti Unesco”.
Sindaco lo farà presente anche al presidente della Regione Eugenio Giani e all’assessore al turismo Leonardo Marras?
“Sì. Mi ha sinceramente sorpreso che nell’articolo 1, quello che definisce l’oggetto e le finalità della legge, non sia stato inserito un riferimento in tal senso. Immagino che ci sia stata una ragione dietro questa scelta, anche se, avendo discusso il tema con l’associazione dei comuni, mi sembrava che la nostra osservazione avesse trovato consenso. È possibile che questo aspetto sia stato tralasciato nelle fasi finali, ma non credo che ci siano state motivazioni di natura politica. Tuttavia, ritengo che in un Testo di tale portata non citare i siti Unesco rappresenti un’occasione persa. Lo dico in maniera costruttiva: se devo trovare un difetto, è questo”.
Oggi entra in vigore il nuovo testo unico regionale sul turismo. Tra le novità c’è la possibilità, concessa ai comuni, di regolamentare il fenomeno degli affitti brevi, con limitazioni per le zone. Adesso che disponete degli strumenti, li utilizzerete a San Gimignano?
“La nuova legge regionale rappresenta un supporto importante e risponde, se non completamente, almeno in buona parte, a una richiesta di aiuto che i primi cittadini e le amministrazioni locali hanno avanzato da tempo. Si tratta di misure utili per gestire un fenomeno che, pur contribuendo al movimento turistico, necessita di regole. In alcune realtà, infatti, si registrano situazioni ormai fuori controllo. A San Gimignano non viviamo particolari problemi, ma si rischia di imboccare una strada che potrebbe rendere gli affitti brevi difficili da gestire in futuro. Ci è arrivato un grande aiuto, visto che dobbiamo fare i conti con un impatto significativo dei flussi turistici. Abbiamo chiesto mezzi per controllare i centri storici. E il testo unico va in questa direzione. L’amministrazione di San Gimignano intende utilizzarlo a pieno”.
Avete già pensato ad alcune misure?
“Ad ora stiamo analizzando cosa adottare. Ci confrontiamo con dinamiche che riflettono trend nazionali, come il calo demografico. La popolazione residente sta diminuendo ed anche gli abitanti nel centro storico. Ed in parallelo crescono le locazioni brevi. Ecco perché dobbiamo intervenire. Si registrano difficoltà crescenti per accedere alla casa delle fasce sociali più vulnerabili. Il fondo per il contributo agli affitti è stato azzerato, e le municipalità si trovano a dover supplire a queste mancanze. A San Gimignano, ad esempio, investiamo tra i 90 e i 100mila euro all’anno. Siamo inoltre convinti che le risposte da dare i cittadini non si limitino alle singole abitazioni. Ci sono servizi e opportunità di lavoro che offriremo. Continueremo a investire nella nostre scuole (la Folgore, ndr) nonostante le sciagurate politiche nazionali di accorpamento degli istituiti comprensivi. Nel centro storico saranno portati avanti interventi mirati per bilanciare i flussi turistici con la vivibilità degli abitanti. Stiamo implementando una ztl videocontrollata. Poi stiamo stanziando risorse per favorire il ritorno dei residenti nel centro storico e nei quartieri limitrofi. Ricordo che il fenomeno degli affitti brevi coinvolge anche queste aree. Sfrutteremo poi le normative Unesco per limitare l’apertura di negozi del food, come schiacciaterie o simili. Prevediamo invece incentivi per chi intende aprire altri tipi di attività. E poi stiamo sviluppando soluzioni per il turismo post-covid, che ha registrato crescite significative, in particolare gli Ncc. Abbiamo acquistato un’area a poco più di un chilometro di distanza dal centro, dove i mezzi potranno sostare dopo aver fatto scendere i passeggeri, evitando congestioni nelle vicinanze della città Inoltre, per la prima volta, stiamo preparando un bando per l’assegnazione di licenze taxi, un servizio che oggi manca a San Gimignano, ma che è sempre più richiesto”
Avete dati sulle presenze turistiche nel 2024?
“Ancora attendiamo i dati aggiornati. Ma l’anno passato è stato sicuramente positivo in termini di afflussi. I numeri sono quelli del pre-pandemia”
Marco Crimi
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