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“L’Epifania tutte le feste porta via.” La città e così i borghi dell’entroterra tuttavia, non intendono “cedere” alla venuta della simpatica vecchietta che in sella alla propria scopa nella notte di domenica 5 gennaio ha dispensato golosità e ghiottonerie d’ogni genere. Infatti, il fine settimana si mostra ricco di iniziative ed appuntamenti, con i quali immancabilmente i festeggiamenti verranno prolungati. Scopriamo insieme l’offerta per il fine settimana, dal centro città senza tuttavia trascurare i borghi dell’entroterra.
Appuntamento a teatro
Spazio nel fine settimana di Rimini all’opportunità di trascorrere qualche ora piacevole a teatro. A tal proposito, nelle giornate di venerdì 10, sabato 11 e domenica 12 gennaio, il Teatro Amintore Galli sarà affollato dalla “Magnifica presenza” del regista, sceneggiatore e scrittore turco (con cittadinanza italiana) Ferzan Ozpetek che per l’occasione, raggiungerà il palcoscenico cittadino per condividere con i partecipanti l’adattamento di uno tra i propri successi cinematografici.
Spostandoci a Riccione, a partire da venerdì 11 gennaio e fino a venerdì 31 gennai il Palazzo del Turismo della città è pronto ad accogliere all’interno della Sala Granturismo coloro che vorranno concedersi una serata all’insegna della “Sgrignarèla”, un’occasione o meglio un’opportunità per “farsi quattro risate” attraverso l’irriverenza della lingua dialettale riccionese e per mezzo della quale custodire, valorizzare ed esaltare le origini e memorie della comunità locale.
In tutta risposta alla programmazione teatrale delle città limitrofe, anche il fine settimana di Bellaria Igea-Marina è tra le confortevoli sedute del Cinema Teatro Astra che nella serata di venerdì 10 gennaio è pronto ad accogliere la “esplosiva” Gabriella Greison che raggiungerà il palcoscenico cittadino in compagnia della “propria” donna della bomba atomica e tramite la figura e le parole di Leona Woods (fisica statunitense che contribuì a costruire il primo reattore nucleare e la prima bomba atomica) permetterà ai partecipanti di intraprendere un percorso interiore, un lungo flusso di coscienza (vissuto in prima persona), attraverso il quale rivivere i momenti più elettrizzanti e al tempo stesso deliranti di quel mostruoso progetto fino ad arrivare ai giorni nostri, e alle conseguenze di tutto quello che è stato deciso e ideato in quegli anni.
Nel pomeriggio di domenica 12 gennaio, la cittadina di Santarcangelo di Romagna è pronta ad accogliere adulti, piccini e coloro che che vorrano concedersi del tempo in “Solitarium” all’interno degli spazi del Teatro Il Lavatoio, andando allla (ri)scoperta del fascino dell’imperfezione e della spontaneità e al tempo stesso l’autenticità e spontaneità dell’attualità ma anche dello scambio.
Incontri e manifestazioni
“L’Epifania tutte le feste porta via…” O quasi. Presso la zona balneare della città, sarà possibile godere fino a domenica 12 gennaio del Villaggio di Natale con la pista di pattinaggio in Piazzale Boscovich a Rimini. Un villaggio natalizio “vista mare” con una pista di ghiaccio di 600 metri quadrati e le casette in legno con prodotti artigianali e gastronomici tipici locali e ogni tipo di dolciumi, capaci di soddisfare i palati più golosi. Ma non è tutto; spazio anche ai più piccoli con “Christmas Circus Show”, dove, un grande tendone da circo posto sulla rotonda del Grand Hotel accoglierà nelle giornate di Festa un’area spettacoli. Quì, fino a domenica 12 gennaio, si susseguiranno spettacoli d’animazione e d’intrattenimento per i bambini e le loro famiglie con il clown Polpetta e le mascotte più apprezzate dei cartoni animati con i quali sarà possibile scattare una fotografia. Infine, il lungomare cittadino nella giornata di domenica 12 gennaio è pronto ad accogliere per “un ultimo sguardo” gli scenografici gruppi scultorei del presepe di sabbia che a parritre da sabato 30 novembre hanno occupato circa 450 metri quadrati della spiaggia libera di Piazzale Boscovich per “mettere in mostra” la Natività originatasi dalla commistione di sabbia ed acqua e dalle “mani sapienti” di un gruppo di scultori provenienti da diversi paesi d’Europa.
Ma non è tutto. La città si mostra “nostalgica” nei confronti della propria memoria storica ed in particolare delle “gesta” che contraddistinsero l’Impero Romano o meglio dell’attraversamento del Fiume Rubicone da parte di Giulio Cesare nel gennaio del 49 A.C accompagnato dall 13° Legio Gemina. A tal proposito, nel pomeriggio di sabato 11 gennaio e nella commemorazione de “”Alea Iacta Est”, presso l’invaso situato davanti al Ponte di Tiberio avrà origine la celebrazione e rievocazione dell’ingresso dell’imperatore romani in città, tra didattiche sugli armamenti ed esecuzione da parte dei legionari presenti circa alcune manovre caratteristiche della legione. Successivamente, si “marcerà” alla volta (o melgio, alla conquista) del centro cittadino attraverso Corso di Augusto e proseguendo sino a PiazzaTre Martiri (ex foro della città). Al termine della “avanzanta” verrà rinnovato il discorso (riportato dai cronisti storici) che Giulio Cesare fece alla Legio Tredici ed eseguito il giuramento di cui erano soliti i legionari.
La città di Riccione si veste a festa tutta, facendo “risuonare” la magia del Natale in tutti i quartieri della città. A tal proposito, La programmazione delle iniziative per le festività natalizie con “Riccione Christmas Sea – Un Natale dal mare”, a partire da domenica 24 novembre e fino a venerdì 24 gennaio porterà in città tanti eventi diffusi e “provenienti dal mare”. Infatti, l’elemento naturale dell’acqua rappresenterà il fulcro della narrazione natalizia, attraverso la quale evocare la magia invernale nelle proprie forme liquide, solide e gassose. Ma non è tutto, in quanto l’acqua è anche la rappresentazione ideale del legame con il mare di Riccione che anche durante i mesi invernali offre uno spettacolo naturale di grande suggestione. Spazio dunque in città all’intrattenimento attraverso le ghiotte proposte enogastronomiche del “Riccione Christmas Food Village”, ma anche la suggestiva pista di pattinaggio su ghiaccio “Lungomare Ice Park”, l’imponente ruota panoramica “Riviera Christmas View”, il tradizionale Presepe sull’acqua, “tanto caro” alla città di Riccione e ancora l’Oasi di Babbo Natale, l’H2O Arena – cuore pulsante della programmazione degli eventi durante le festività natalizie ma anche tanto altro.
Escursioni e visite guidate
Per scoprire le bellezze del centro storico è possibile scegliere fra diverse visite guidate alla scoperta della città, tra Fellini Museum, Domus del Chirurgo, Part- Palazzi dell’Arte e Teatro Galli. Dunque, cogli senza alcuna esitazione l’opportunità di scoprire i luoghi più suggestivi e “Le Meraviglie di Rimini”. Un percorso gennaio, che spazierà dalla Rimini romana tra Arco di Augusto, Anfiteatro, Domus del Chirurgo (in esterna) e Ponte di Tiberio a quella rinascimentale con il Tempio Malatestiano e Castel Sismondo (in esterna), passando tra le vie del centro storico, in Piazza Cavour con il rinnovato Teatro Galli fino a raggiungere il Cinema Fulgor, la cui storia è in parte legata al noto regista Federico Fellini a cui è dedicato il nuovo museo Fellini. Un tour da percorrere tutto d’un fiato.
Spostandoci poi nell’entroterra, l’Unione dei Comuni della Valmarecchia per valorizzare e fare conoscere a cittadini e turisti i geositi della Valmarecchia, propone per la stagione autunnale un ricco calendario di escursioni tra cui scegliere e cimentarsi, da eseguire a piedi o in bicicletta.
Mostre
Nel fine settimana ampio spazio anche alla bellezza e alla cultura artistica. Sono numerose le mostre a Rimini e provincia da visitare e ammirare.
A Rimini, un’esposizione permanente con l’ambizione di diventare per il pubblico di tutto il mondo, il luogo dove potere incontrare e riscoprire l’universo inimitabile di Federico Fellini. “Fellini Museum” è, infatti, il più grande progetto museale dedicato al regista riminese che coniuga la poesia del cinema felliniano con le tecnologie e lescelte urbanistiche più innovative. Un museo diffuso su tre spazi: CastelSismondo, Piazza Malatesta, la grande area urbana con porzioni a verde, arene per spettacoli, installazioni artistiche come il Bosco dei nomi e il Palazzo del Fulgor, dove a piano terra ha sede il cinema, mentre i piani superiori sono spazi deputati all’informazione, allo studio e alla ricerca con l’Archivio digitale, la stanza delle parole, il Cinemino, il Convivio, mentre altre visioni felliniane si succedono al terzo piano. Un Museo dell’immaginario che interpreta il cinema del regista non come opera in sé conclusa, ma come chiave del “tutto si immagina”.
Inoltre, a partire da giovedì 31 ottobre e fino a lunedì 20 gennaio presso il Palazzo del Fulgor sarà possibile immergersi tra gli scatti fotografici di “Semplicemente Marcello… Il cinema, il fascino, lo stile di un antidivo di successo”; un’esposizione costituita da 120 immagini attraverso le quali rendere omaggio al talento e alla simpatia del talentuoso attore. Le stesse abilità, insieme alla notorietà internazionale conseguita come protagonista dei due film più iconici e rappresentativi di Federico Fellini (“La dolce vita” e “8½”), lo hanno imposto alla platea internazionale come simbolo dell’italian way of life ed identificato ad Hollywood come il “latin lover” italiano. Il percorso espositivo, tuttavia, sarà costituito e ripercorrerà l’intera esperienza “professionale e cinematografica” del celebre artista, “mettendo in mostra” semplicemente “Marcello!” ma anche “L’altro Marcello”, svelandone perciò la semplicità più autentica senza tuttavia trascurare “Marcello in scena”. Infine, non poteva mancare “Il dolce cinema”, ovvero scatti tratti dai film a causa dei quali Marcello Mastroianni è stato oggetto probabilmente di “invidia” di tanti spettatori in tutto il mondo, iconiche sequenze di coppia girate insieme ad alcune tra le più belle attrici del cinema nazionale e internazionale. In conclusione, “Caro Marcellino…”, una sezione in omaggio al rapporto “esclusivo” con Federico Fellini che al suo amico e attore preferito era legato affettuosamente dalla stima e dall’amicizia con un “alter ego” singolare.
A partire da sabato 30 novembre e fino a domenica 9 febbraio, gli spazi del Museo della Città sono pronti ad accogliere i “colpi di colore” ed “Il senso del tempo” dell’artista Maurizio Minarini, uno tra i protagonisti più significativi del panorama artistico riminese. L’esposizione, costituita da una selezione accurata delle opere dell’artista, attraverso pennellate lievi e colori tenui racconta in maniera “essenziale” il proprio legame con la città di Rimini, restituendone una visione unica e personale. In particolare, attraverso il “minimalismo” della proprio pittura, l’artista rivolge allo spettatore un invito a rallentare, ad osservare attentamente il mondo che ci circonda e a riscoprirne la bellezza, celata nei dettagli più semplici.
A Riccione, gli spazi di Villa Mussolini a partire da sabato 23 novembre e fino a domenica 6 aprile accolgono o meglio, “mettono in mostra” la fotografia moderna Jacques Henri Lartigue e André Kertész: un’occasione senza precedenti per immergersi nel mondo di questi due artisti che, pur seguendo percorsi personali distinti, sono stati in grado di catturare l’intensità e la poesia dell’esistenzsa quotidiana. Un itinerario costituito e “scandito” da oltre cento scatti inediti ed iconici, che mette a confronto (e al tempo stesso in parallelo) le opere dei due “Maestri”, ciascuno a proprio modo e fondamentale per l’evoluzione della fotografia moderna. Jacques Henri Lartigue (fotografo francese) è rinomato per i propri scatti spensierati e carichi di vitalità, tramite i quali “dare voce” alla bellezza effimera dell’esistenza attraverso immagini che celebrano momenti di gioia e leggerezza. Dal canto suo, il fotografo ungherese André Kertész ha indagato le sfumature della realtà con un occhio raffinato, alla ricerca di ombre, luci e geometrie urbane che rivelano l’aspetto più introspettivo della vita moderna.
Spostandoci nell’entroterra, a partire da sabato 6 aprile gli spazi della sala Pro loco “Ex asilo Don Matteo del Monte” della cittadina di Monte Colombo, attraverso gli scatti “Tracce di Memoria” sono pronti a “mettere in mostra” le tradizioni contadine della Valconca degli Anni 50. Un susseguirsi di scatti (oltre 50) all’interno dei quali sono raffigurati alcuni giovani del luogo “a bordo” di carri allegorici durante le Feste dell’Uva del tempo nelle località limitrofe. E ancora, raffigurazioni di giovinette, ambasciatrici di prodotti del territorio, come l’uva ed il vino. La mostra, tuttavia, costituisce un’occasione per riflettere anche circa il processo di emancipazione della donna, nonchè preludio ai movimenti degli anni Sessanta e al tempo stesso in merito alle battaglie per l’ottenimento di alcuni diritti, come la pensione per i lavoratori della terra.
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