ecco cosa cambia nel 2025 con la Manovra

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Nuovo bonus elettrodomestici, ma anche novità per le classi energetiche. Il 2025 porta con sè importanti cambiamenti per chi ha in mente di cambiare un elettrodomestico. La Legge di Bilancio 2025 punta infatti ad incentivare il rinnovo di lavatrici, lavastoviglie e condizionatori introducendo agevolazioni ad hoc. Il nuovo strumento, “bonus elettrodomestici”, mira a promuovere l’efficienza energetica e a ridurre l’impatto ambientale dei dispositivi domestici obsoleti, stimolando al contempo l’acquisto di apparecchiature di nuova generazione.

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IL BONUS

l bonus elettrodomestici è un incentivo economico che consente di ottenere un rimborso del 30% sul costo di acquisto di nuovi elettrodomestici. Una misura che si applica a un’ampia gamma di prodotti e prevede un contributo minimo garantito di 100 euro per ogni articolo acquistato. Per le famiglie con un ISEE inferiore a 25.000 euro, l’importo minimo del bonus è raddoppiato e quindi incrementato a 200 euro per ciascun dispositivo. Inoltre, ogni nucleo familiare può beneficiare di questa agevolazione per l’acquisto di un solo elettrodomestico, rendendo essenziale una scelta oculata del prodotto da acquistare.

 

QUALI ELETTRODOMESTICI SONO INCLUSI

Il bonus si applica a diverse tipologie di apparecchiature, comprese quelle destinate alla refrigerazione, alla pulizia, alla cottura e al controllo climatico degli ambienti domestici. Tra gli elettrodomestici ammessi, in attesa di indicazioni ufficiali, dovrebbero figurare: – Dispositivi per la refrigerazione: frigoriferi, congelatori e sistemi avanzati per la conservazione degli alimenti. – Elettrodomestici per il lavaggio: lavatrici, lavasciuga e asciugatrici. – Apparecchi per la cucina: forni tradizionali, microonde e piani cottura. – Sistemi per il riscaldamento e la ventilazione: stufe elettriche, radiatori, condizionatori, ventilatori e dispositivi per la ventilazione e l’estrazione dell’aria. Questi beni coincidono con quelli già inclusi nel bonus mobili e grandi elettrodomestici, ma con importanti differenze nei requisiti tecnici per accedere all’agevolazione. -Requisiti energetici e ambientali: differenza con l’altro incentivo Una delle peculiarità di questa nuova misura è il livello minimo di efficienza energetica richiesto per accedere al bonus. A differenza del bonus mobili e grandi elettrodomestici, che richiede una classe energetica A per i forni, classe E per lavatrici, lavastoviglie e lavasciuga, e classe F per frigoriferi e congelatori, il nuovo bonus elettrodomestici si applica a prodotti che raggiungono almeno la classe energetica B o superiore. Inoltre, i dispositivi acquistati devono essere stati prodotti all’interno dell’Unione Europea, garantendo così un controllo rigoroso sugli standard di qualità e sostenibilità. È essenziale, infine, che il nuovo elettrodomestico sostituisca un apparecchio vecchio, il cui smaltimento dovrà essere documentato in modo appropriato per ottenere il contributo. A differenza del bonus mobili e grandi elettrodomestici, l’incentivo in esame non richiede che ci siano lavori di ristrutturazione sulla casa. Quindi, non richiede di accedere anche al coosiddetto bonus ristrutturazione.

 

LE FINALITÀ

L’obiettivo principale di questa iniziativa è ridurre il consumo energetico domestico e promuovere l’utilizzo di dispositivi più sostenibili dal punto di vista ambientale. L’agevolazione, infatti, non solo contribuisce a diminuire i costi energetici per le famiglie, ma favorisce anche una significativa riduzione delle emissioni di gas serra legate all’utilizzo di apparecchiature inefficienti.

 

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LE NUOVE CLASSI

Non solo. Dal 2025 sono entrate in vigore alcune modifiche al funzionamento delle classi energetiche degli elettrodomestici. L’obiettivo è quello di diminuire i consumi non necessari e far progressivamente uscire dal mercato apparecchi non efficienti. La classe G sarà completamente vietata, mentre la classe F verrà progressivamente rimossa dagli scaffali dei negozi. L’anno segna anche l’avvicinamento alle prime scadenze della direttiva Case Green, che ha stabilito nuovi parametri di efficientamento energetico per gli edifici di tutta Europa. Non c’è più però nessun riferimento alle classi energetiche, dopo le modifiche apportate al Parlamento europeo.

 

LE NUOVE REGOLE

A partire dal 2025 ci saranno alcuni cambiamenti nelle classi energetiche degli elettrodomestici. Verranno tolti dal mercato, a partire dal 1° marzo 2025, quasi tutti quelli con un’efficienza pari alla classe G. Anche gli elettrodomestici di classe F dovranno essere rimossi dal mercato, anche se con un procedimento più graduale. Anche le altre classi energetiche subiranno dei cambiamenti. Dopo la riforma del 2021, che rimosse le classi A+, A++ e A+++ per ricalibrare l’intera scala in modo che tutti gli elettrodomestici rientrassero in un giudizio tra la G e la A, non ci sono stati grandi aggiornamenti, ma la tecnologia nel frattempo si è evoluta. Per questa ragione, saranno introdotti nuovi parametri, più rigidi, per entrare nelle classi A e B, le due più alte.

 

GLI ELETTRODOMESTICI

Le nuove regole cambieranno a seconda del singolo elettrodomestico: Lavatrici e lavasciuga: la valutazione non sarà più basata soltanto sul consumo per chilo, ma anche su quello per ciclo di lavaggio. Sarà più facile accedere alla classe A, con una riduzione del 10% dei requisiti energetici, ma sarà più complicato ottenere le classi intermedie (dalla B alla E). -Lavastoviglie: aggiunto, tra i parametri presi in considerazione, il consumo di acqua. Tutte le soglie di consumo energetico saranno riviste per rendere più complesso l’accesso alle classi più alte. -Frigoriferi e congelatori: i modelli combinati e i congelatori non potranno raggiungere le classi A e B. I consumi saranno testati a seconda della zona climatica, con performance a 16°, 22° e 32° di temperatura ambientale.

 

LA DIRETTIVA CASE GREEN

Il 2025 sarà anche il primo anno in cui si vedranno le conseguenze della direttiva Case Green. La norma europea pone obiettivi molto ambiziosi che costringeranno molti privati e istituzioni a rendere più efficienti, dal punto di vista energetico, i propri edifici. Le classi energetiche non cambiano, e rimangono: A+ per le case che consumano 15 kWh all’anno per metro quadro o meno; A tra 15 e 30 kWh per metro quadro; B tra 31-50 kWh per metro quadro; C tra 51-70 kWh per metro quadro; D tra 71-90 kWh per metro quadro; E tra 91-120 kWh per metro quadro; F tra 121-160 kWh per metro quadro; G oltre i 160 kWh per metro quadro. Anche se l’ultima modifica della direttiva ha rimosso qualsiasi riferimento alle classi energetiche, rimangono alcuni importanti obiettivi da raggiungere. Entro il 2028 tutti i nuovi edifici pubblici dovranno essere a emissioni zero, mentre entro il 2030 la norma si estenderà anche a quelli privati. Ogni Stato membro dovrà poi ridurre il consumo di energia medio degli edifici residenziali del 16% entro il 2030 e del 20% entro il 2035. Per gli edifici non residenziali questa percentuale si alza al 26%.

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