Cecilia Sala ai colleghi: “Ciao, sono tornata”. Sarà ascoltata dai carabinieri. L’ipotesi: Mohammed Abedini non sarà estradato

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Il giornalismo non è un crimine”. Così l’organizzazione internazionale Reporter Senza Frontiere (Rsf) ha commentato la liberazione della giornalista italiana Cecilia Sala.

Il rilascio della giornalista italiana Cecilia Sala, detenuta dal 19 dicembre in Iran, è un enorme sollievo. – ha fatto sapere Rsf – Adesso devono essere liberati anche gli altri 25 giornalisti ancora detenuti nelle carceri iraniane”.

Cecilia Sala ai colleghi: “Ciao, sono tornata”. Sarà ascoltata dai carabinieri. L’ipotesi: Mohammed Abedini non sarà estradato (ANSA FOTO) – Notizie.com

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La reporter è appena atterrata all’aeroporto di Roma Ciampino con un volo della Presidenza del Consiglio partito da Teheran alle ore 11 e 30 circa di questa mattina. Poco dopo il decollo, la premier Giorgia Meloni ha reso nota la liberazione di Sala e la partenza dell’aereo con a bordo la giornalista che è stata detenuta nel carcere per dissidenti di Evin per 21 giorni.

Ciao, sono tornata!“. Sono le parole pronunciate da Sala dopo il suo ritorno a Roma, stando a quanto diffuso nel podcast Stories di Chora News, una delle testate per cui lavora la giornalista scarcerata stamane da Teheran. “Avevo appena saputo da Giorgia Meloni, – ha raccontato Elisabetta Vernoni, mamma della giornalista – mi ha chiamato Cecilia e mi ha detto: ‘Sto tornando a casa. Sto bene, ti voglio bene’. Era la sua voce di sempre. Era la Ceci di sempre una voce diversa da quella che ho sentito in questi giorni”.

Le prime immagini della giornalista al rientro in Italia l’hanno mostrata sorridente. Ad accoglierla insieme con la premier Giorgia Meloni e il Ministro degli Esteri Antonio Tajani, la sua famiglia e il compagno, Daniele Raineri. Cecilia Sala sarà sentita nel pomeriggio dai carabinieri del Ros nel comando di via Salaria, nella zona di Villa Ada, a Roma. Secondo quanto si è appreso il colloquio è una prassi investigativa, in casi come quello che hanno riguardato la giornalista rilasciata oggi dopo un periodo di custodia cautelare in Iran.

Il viaggio della premier a Mar-a-Lago da Trump il punto di svolta

Secondo il Post, testata per cui lavora il compagno di Cecilia, Ranieri, l’accordo per la liberazione della giornalista prevederebbe la mancata estradizione di Mohammad Abedini. Parliamo dell’imprenditore 38enne, fermato all’aeroporto di Malpensa dalla Digos su ordine degli Usa pochi giorni prima dell’arresto della reporter. Gli Stati Uniti ne hanno chiesto l’estradizione. Abedini è detenuto nel carcere di Opera per aver violato le leggi americane sull’esportazione di componenti elettronici per droni in Iran. L’accordo sarebbe stato avallato sia da Joe Biden, attuale presidente Usa da domani in visita in Italia, sia da Donald Trump, alla Casa Bianca dal 20 gennaio prossimo.

In particolare, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, il caso di Sala è stato al centro del viaggio a Mar-a-Lago di Meloni dei giorni scorsi. La premier avrebbe voluto assicurarsi la comprensione da parte di Trump. La necessità era quella di liberare Abedini per ottenere il rilascio della giornalista. “Giorgia Meloni – ha scritto il quotidiano statunitense – sapeva che il rilascio di Abedini come parte di uno scambio di prigionieri rischiava di irritare gli Stati Uniti“.

La premier Meloni: “Sono qui per ringraziarti e per dirti che sei stata forte”

Sempre secondo il Post, da alcuni giorni le condizioni di detenzione della giornalista erano migliorate. Dopo aver dormito in terra per giorni nel carcere di Evin sarebbe stata spostata in una stanza più grande insieme ad un’altra donna. E le era stato consegnato un libro. Come si vede in un video diffuso da Palazzo Chigi, la giornalista, rientrata in Italia dopo la detenzione in Iran, ha ringraziato la premier portandosi le mani al petto, e poi congiungendole. Meloni le ha messo le mani sulle spalle e l’ha rassicurata. “Non dire niente, – ha detto la premier – adesso devi solo stare serena, ok? Sono qui per ringraziarti e per dirti che sei stata forte“.

Cecilia Sala e Giorgia Meloni
La premier Meloni: “Sono qui per ringraziarti e per dirti che sei stata forte” (ANSA FOTO) – Notizie.com

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Durissimo, infine, sulla vicenda, il commento del presidente dell’Associazione rifugiati politici iraniani residenti in Italia Davood Karimi. “Uno dei punti cardine dell’accordo tra Iran degli ayatollah ed il governo italiano – ha detto Karimi – è l’attribuzione della liberazione di Sala al pseudo presidente moderato del regime terroristico degli ayatollah“. Secondo i rifugiati, insomma, Meloni potrebbe invitare in Italia Masoud Pezeshkian, presidente della Repubblica Islamica dell’Iran. Lo scopo sarebbe di promuoverlo “come figura centrale e determinante nel rilascio di Cecilia Sala“.



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