Palermo, Osti si presenta: “Ecco il calciomercato che faremo”

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Il nuovo ds: “La squadra mi piace, ho parlato con Dionisi. Ho piena autonomia”

Il Palermo riparte da Carlo Osti. Giornata di presentazione allo stadio “Renzo Barbera”: il nuovo direttore sportivo dei rosanero è intervenuto in conferenza stampa da neo-dirigente del club di viale del Fante. Insieme a lui c’era anche l’amministratore delegato e direttore generale Giovanni Gardini. Osti ha risposto a diverse domande dopo aver iniziato la conferenza con alcune dichiarazioni spontanee.

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“Per me l’anno è iniziato molto bene. Ho ricevuto la telefonata di Gardini, ho lavorato con lui a Treviso quasi 25 anni fa. Mi chiedeva la disponibilità a venire a Palermo e chiaramente ho risposto di sì dando la massima disponibilità per vari motivi. La squadra mi piace nonostante il momento di difficoltà. Sono convinto che ci siano state varie difficoltà, uno dei miei primi impegni sarà quello di capire con l’allenatore l’involuzione della squadra. I conti comunque li faremo alla fine, c’è anche un mercato davanti”.

“Poi Palermo nel mio immaginario è sempre stato un club e una città affascinante – prosegue il ds -. Me lo raccontano persone che sono diventate importanti per il club come Sabatini, un mio amico fraterno. La mia conoscenza deriva anche da questo, dai suoi racconti dall’era Zamparini. Con Delio Rossi allenatore ho fatto anche alcune trasferte. Palermo calcisticamente ha sempre rappresentato qualcosa di bello, la città poi non ne parliamo. Sono stato qui per lavoro a e anche da turista. Ho fatto un giro in centro per capire ogni angolo della città”.

“La telefonata di Gardini mi ha scatenato qualcosa dentro di importante. Questa è un’opportunità bella e inaspettata che spero di sfruttare al meglio. Entro in punta di piedi ma consapevole che si possano raggiungere risultati di cui ha parlato Gardini, risultati che tutti vogliamo. Sono obiettivi ambiziosi di una proprietà ambiziosa. Entro a far parte del Palermo e del CFG, questo mi dà orgoglio. Spero di poter cambiare le cose, secondo me potrebbero cambiare rapidamente perché credo in questa squadra. Cercherà di capire quanto successo ma sono convinto che la squadra possa cambiare il senso del campionato fin da subito”, ha aggiunto.

Osti sul calciomercato del Palermo

Argomento chiave della presentazione del nuovo dirigente è stato, chiaramente, il calciomercato del Palermo: “Penso di poter portare la mia esperienza, un valore aggiunto per aiutare il club, i giocatori e l’allenatore che in questo momento hanno difficoltà. Non sono più giovanissimo, ma mi ha spinto anche il fatto che in questi sei mesi è stata la massima autonomia che mi viene data, anche sul mercato. Le decisioni saranno le mie, voglio dare un’impronta a questa squadra con la mia testa, condividendo tutto con il gruppo. Le decisioni però saranno le mie, penso sia giusto così”.

“Di quanti interventi ha bisogno questa squadra? Questo è un po’ prematuro, mi sono confrontato con Dionisi in un paio di occasioni ma è presto per capire. Brunori? Intanto ho parlato con la squadra e poi individualmente a qualcuno di loro e il primo è stato proprio lui. Una chiacchierata sincera, si è aperto molto con me analizzando la sua situazione al momento. Secondo me il ragazzo è molto rasserenato, gli ho chiesto di riappropriarsi della fascia di capitano e del suo ruolo di capitano nel gruppo dentro e fuori lo spogliatoio. Lui mi ha dato massima disponibilità. L’ho fatto perché penso che se ci sono ragazzi demotivati io penso di doverli motivare”.

“Io non sono mai stato a Manchester e l’unico referente è sempre stato Gardini. La squadra secondo me non va ricostruita ma ritoccata, ha potenzialità pur avendo avuto dei problemi. Servirà farlo da qui fino al 3 febbraio. Sarà la squadra che debba fornire prestazioni per riportare i tifosi dalla propria parte, questo succede ovunque. Spero ci sia una inversione di tendenza tra prestazioni e risultati”.

Sull’allenatore? Ho parlato con lui, ho trovato un allenatore motivato e consapevole del momento difficile ma che può fare uscire la squadra dal momento di difficoltà. Ho visto tre allenamenti e la squadra lavora benissimo, per niente svogliata o che ha subito contraccolpi psicologici negativi. Spero che a questo seguano anche i risultati sul campo”.

Desplanches? Me ne hanno parlato tutti molto bene, non vedo perché non si debba rinnovare la fiducia al ragazzo. Se ha vissuto un momento difficoltà potrà avere stimoli interni per poterne uscire. Valutazioni di mercato? Per me i giocatori sono tutti uguali, l’ho detto alla squadra. Nessun giocatore mi ha chiesto di essere ceduto, poi faremo le nostre valutazioni. Cercheremo di capire quali sono i problemi e dove intervenire. Ripeto, nessun giocatore mi ha chiesto di essere ceduto”.

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“Priorità di mercato? Anche qui è un po’ presto, la cosa più importante per ora è che l’allenatore decida il sistema di gioco con cui andare avanti per capire le esigenze anche in termini numerici – ha aggiunto -. Sinceramente non abbiamo ancora parlato di questo, ma dopo questa decisione cercheremo sul mercato e di riequilibrare la rosa sulla base del sistema di gioco, qualora dovesse cambiare”.

Interventi di mercato? Dovrò avere il tempo di capire. Leggendo i numeri della squadra vedo che subisce pochi gol ma ne fa pochi pure. La squadra sviluppa gioco, diciamo che davanti non siamo in linea con i gol fatti. Il fatto che Brunori possa essere un altro Brunori potrà essere una cosa positiva. Probabilmente il ragazzo può ritornare ai suoi livelli e già questo può essere un acquisto importante. Cercheremo di lavorare in modo chirurgico, è una squadra da perfezionare”.

Classifica? Il tempo c’è, sarà importante capire e svoltare come ha fatto il Venezia. Penso il tempo ci sia, non sarei venuto sennò. La squadra mi piace, non avrei accettato altrimenti. Questa squadra è in grado di fare sempre la partita con tutti – spiega il ds -. Perché ha perso otto partite è una bella domanda, ci possono essere anche questioni mentali. Ho fatto il calciatore, in un’altra epoca, e penso che le difficoltà, le pressioni siano una cosa fondamentale per fare il salto di qualità. Se un calciatore non le supera diventa un problema grosso. Per questo un giocatore normale diventa di qualità diversa”.

“Io non voglio parlare del passato, ho parlato con Brunori perché è capitano e sono partito da lui. Mi è sembrato che ha ritrovato il sorriso, si è allenato bene ed era disponibile con i compagni. Lo ha fatto con naturalezza, come se fosse il primo giorno di scuola. Io prima non c’ero, è chiaro che c’era sofferenza con lui. Io posso solo dire che abbiamo parlato con chiarezza e sincerità, il mister mi ha detto ‘Brunori così non l’ho mai visto’. Spero che il ragazzo possa dare quello che ha sempre dato per questa maglia. Gomes? Non ho ancora parlato con lui, sono qui solo da tre giorni”, ha concluso Osti.



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