Leopardi, sulla Rai la miniserie sul “poeta dell’infinito” e il suo tormentato amore per Fanny Targioni Tozzetti

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Leopardi, su Rai 1 arriva Il poeta dell’infinito: nella miniserie di Sergio Rubini la storia dell’amore sognato e platonico per Fanny Targioni Tozzetti

Dopo l’anteprima mondiale al Festival di Venezia 2024, l’anima di Giacomo Leopardi arriva sulla Rai. Nelle prime serate di martedì 7 e mercoledì 8 gennaio su Rai1 andrà infatti in onda Leopardi – Il poeta dell’infinito, la miniserie evento diretta da Sergio Rubini, (al suo esordio registico in un progetto seriale per la tv) che, attraverso il giovane volto di Leonardo Maltese, racconta uno sguardo inedito del grande poeta, filosofo e pensatore politico, universalmente riconosciuto come uno dei massimi esponenti della cultura italiana di sempre.

Girata tra la natìa Recanati, le Marche, Bari e la Puglia, ma anche a Mantova, Torino, Roma, Napoli e Bologna, la serie mette al centro del racconto le palpitazioni del cuore di Giacomo, un genio capace di incendiare con i suoi versi non soltanto le passioni amorose – come quella per Fanny Targioni Tozzetti – ma anche gli ideali politici. Leopardi era infatti un poeta libero, avverso al compromesso. Sfidò il suo tempo, l’invasore austriaco, la Chiesa e gli stessi fondatori del nascente stato italiano.

Leopardi sulla Rai, cosa racconta la miniserie

La miniserie Leopardi – Il poeta dell’infinito si divide in due parti e altrettante prime serate su Rai1. Ecco le trame.

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Trama della prima parte della serata di martedì 7 gennaio

Napoli, 1837. Giacomo Leopardi, l’ateo miscredente, è morto. Il suo fraterno amico, Antonio Ranieri, cerca di convincere Don Carmine a dargli degna sepoltura, ripercorrendo la vita del poeta. Recanati, 1809. Seguito da un precettore, il piccolo Giacomo dimostra un’intelligenza prodigiosa e uno spirito ribelle. Vorrebbe uscire di casa, vedere il mondo ma il rigido padre, Monaldo, glielo vieta. Sfoga quindi la sua rabbia sui libri, trascorrendo intere giornate nella biblioteca di famiglia. Nel 1817, la visita della bellissima cugina Geltrude scuote e sconvolge Giacomo, che ormai intrattiene fitti rapporti epistolari con i maggiori intellettuali dell’epoca. La sua frustrazione viene riversata nella stesura di All’Italia, che si diffonde come un inno carbonaro tra i patrioti che combattono per il nascente Stato italiano. Sempre costretto in casa, Giacomo compone la più importante lirica dai tempi di Dante Alighieri: L’infinito.

Finalmente, suo zio Carlo Antici riesce a strapparlo all’attaccamento morboso del padre e portarlo a Roma, dove Giacomo rifiuta la carriera ecclesiastica: lui sogna l’amore e la libertà, ma si scontra con una città mondana e superficiale, per cui si trasferisce a Milano, dove consegna alle stampe la prima edizione ufficiale delle Operette morali, caposaldo della filosofia italiana. A causa della natura dei suoi scritti, Giacomo si ritrova in gravi ristrettezze economiche. Per questa ragione decide di spostarsi a Firenze, dove conosce Vieusseux, figura di spicco dei patrioti italiani. È in questo periodo che stringe il suo sodalizio con il fascinoso patriota napoletano Antonio Ranieri, che si offre di fargli da agente, e conosce Fanny Targioni Tozzetti, la donna più bella e sensuale di Firenze, di cui si innamora. Ranieri gli promette che lo aiuterà a conquistarla. Di nuovo nel 1837, Ranieri ha convinto Don Carmine a seppellire Leopardi in chiesa. Nel salutarlo un’ultima volta, Ranieri trova nel taschino del suo frac la lettera d’amore che Fanny gli ha scritto. Antonio ricorda quella lettera e capisce che Leopardi ha risposto a Fanny spacciandosi per lui.

Il cast e i personaggi

Come scritto sopra, protagonista nei panni di Giacomo Leopardi è Leonardo Maltese (già apprezzato nei film Rapito di Marco Bellocchio e Il Signore delle Formiche di Gianni Amelio, per i quali ha vinto il Premio Guglielmo Biraghi ai Nastri D’Argento 2023). Vediamo poi in azione: Alessio Boni nel ruolo dell’austero padre, il Conte Monaldo Leopardi, Valentina Cervi nei panni della madre Adelaide Antici, Giusy Buscemi che interpreta l’amata Fanny Targioni Tozzetti, emblema dell’amore irraggiungibile magnificato nei suoi versi. E ancora Cristiano Caccamo, nelle vesti dell’amico Antonio Ranieri, Alessandro Preziosi nel ruolo di Don Carmine e Fausto Russo Alesi in quello di Pietro Giordani, amico e mentore del poeta.

Chi era Giacomo Leopardi, “il poeta dell’infinito”

Bambino prodigio paragonabile a Mozart, Giacomo Leopardi (1798-1837) fu un adolescente ostile ai genitori proprio come un moderno teenager. Poeta romantico, filosofo e pensatore politico, Giacomo Leopardi è stato il primo esistenzialista della modernità, un riferimento dei tumultuosi anni del Risorgimento italiano che scrisse versi eterni dando forma a pensieri che oggi, nel nuovo millennio, sono ormai consolidate verità. È l’incontenibile amore per la vita il motore che muove Leopardi e la sua poetica; e il suo pessimismo è il risultato di una costante ricerca di felicità negata da un universo incomprensibile e sordo ai desideri degli uomini. La continua tensione del poeta verso la vita si manifesta attraverso una voglia di libertà, di amore e di bellezza, a costo di mettere in discussione ogni ordine costituito, dalla famiglia al conformismo dei suoi contemporanei.



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