Genova. Sarà attivo dal prossimo 20 gennaio il bando, annunciato a giugno e rimasto poi bloccato nel periodo elettorale, con cui Regione Liguria intende favorire un’occupazione più stabile nei settori del commercio e dell’artigianato tramite bonus fino a 12mila euro per chi assume.
La misura, in coerenza con il patto del lavoro nel commercio e nell’artigianato sottoscritto a giugno scorso con le sigle sindacali e le associazioni categoria, avrà una dotazione economica iniziale di 5 milioni di euro (a valere sui fondi FSE+ 2021-2027) ed è rivolta alle attività dell’entroterra, a quelle aderenti a consorzi o reti di imprese e a quelle di qualità (in possesso dei marchi riconosciuti da Regione Liguria) che assumono primariamente con contratti a tempo indeterminato.
“Questo bando conferma il forte impegno da parte della Regione Liguria su un fronte determinante come quello del lavoro – commenta il presidente della Regione Liguria Marco Bucci – Oggi avviamo, con ben 5 milioni di euro di dotazione, un’iniziativa che vuole sostenere due settori di grande importanza come commercio e artigianato, e allo stesso tempo dare occupazione ai liguri, privilegiando quella stabile, elemento cardine per le famiglie e per le prospettive future delle persone. Questo bando – prosegue Bucci – ricalca quello già avviato negli anni scorsi nel settore turistico, che ha dato risultati importanti e concreti ed ha dimostrato di essere particolarmente apprezzato non solo dai lavoratori, ma anche dalle imprese. Oggi rispettiamo inoltre un impegno che ci eravamo presi con le organizzazioni sindacali nel primo incontro avuto nelle settimane scorse: vogliamo lavorare insieme per creare un futuro sempre più florido e stabile per la nostra regione”.
L’incentivo regionale varia a seconda della tipologia contrattuale. In particolare il contributo massimo concedibile per le imprese localizzate in comuni non costieri è di 12mila euro, fino a 8mila euro per quelle aderenti a consorzi, reti di imprese o in possesso di uno dei marchi di qualità riconosciuti da Regione Liguria (Artigiani in Liguria, Botteghe Storiche – Locali di tradizione, Bottega Ligure).
La dotazione potrà essere incrementata a seconda delle richieste. “Sulla scia del successo ottenuto attraverso i bonus assunzionali nel settore turismo e a seguito di un importante lavoro condiviso con le parti sociali, lanciamo questo atteso bando che darà un supporto fondamentale alle imprese del commercio e dell’artigianato – dichiara l’assessore regionale alla Programmazione del Fondo Sociale Europeo Marco Scajola -. Attraverso le risorse Fse garantiamo un primo impegno di 5 milioni di euro volto a sostenere l’inserimento lavorativo nelle nostre imprese con un occhio di riguardo significativo all’entroterra. Aiutiamo dunque sia i titolari delle attività, sia i lavoratori con una specifica premialità per i contratti a tempo indeterminato. Con una programmazione strategica del Fondo Sociale Europeo avviamo l’ennesimo aiuto tangibile ai cittadini liguri. Sono oltre 41mila quelli già raggiunti dai nostri provvedimenti, legati a formazione, lavoro, sport e sociale, sulla programmazione 2021-2027 con un impegno economico totale di 205 milioni di euro”.
“Il commercio e l’artigianato rivestono un ruolo centrale per l’economia regionale – conclude l’assessore alle Politiche dell’Occupazione Simona Ferro –. Con questo bando Regione Liguria, ancora una volta, si mette in gioco per aiutare le imprese ad assumere e dimostra grande sensibilità nei confronti di tante preziose realtà dell’entroterra, un tessuto produttivo di fondamentale importanza che non deve essere trascurato ma, al contrario, valorizzato”.
“Regione Liguria da tempo sostiene il commercio e l’artigianato con strumenti unici nella gestione dei fondi europei, come Garanzia Artigianato e Cassa Commercio Liguria, che ne hanno fortemente migliorato l’accesso al credito delle imprese. Con questa nuova misura – sottolinea il consigliere delegato allo Sviluppo economico Alessio Piana – avviamo il percorso, introdotto a giugno scorso con la sottoscrizione del Patto del Lavoro nel Commercio e nell’Artigianato, per favorire, con importanti bonus assunzionali, un’occupazione più stabile, con particolare riguardo alle imprese dell’entroterra, a quelle che rientrano in consorzi o reti soggetto e quelle in possesso di marchi qualità”.
“Esprimiamo senz’altro soddisfazione per l’accoglimento della richiesta di estendere, anche al commercio e all’artigianato, misure analoghe a quelle già approvate con buoni risultati nel turismo – ha detto invece il presidente regionale di Confesercenti, Marco Benedetti – Consideriamo questo intervento sperimentale, frutto di una lunga trattativa, che necessita di essere testato sul campo. Apprezzabile è poi certamente l’attenzione riservata all’entroterra, che si conferma una priorità anche per il sistema delle imprese. Ora c’è grande attesa anche dei nuovi bonus assunzionali per quanto riguarda il turismo”.
Lo strumento è retroattivo a partire dal 1° giugno 2024, a patto che il contratto per cui si richiede l’agevolazione sia ancora in essere alla data di presentazione della domanda. Per le imprese dell’entroterra, inoltre, è previsto un ulteriore importo, pari al 60% del bonus assunzionale, nel caso in cui sia stato stipulato almeno un contratto di lavoro a tempo determinato (a decorrere dal 1° giugno 2024), con una durata minima pari o superiore a 4 mesi e che sia giunto a naturale scadenza prima della data di apertura del bando.
Le domande devono essere presentate esclusivamente online, accedendo al sistema “Bandi on line” di Filse, nel periodo compreso tra il 20 gennaio e il 29 maggio 2025.
A partire dal 16 gennaio sarà disponibile la modalità offline per iniziare a compilare la procedura.
Bonus assunzioni commercio e artigianato in Liguria: requisiti, a chi sono rivolti
Il patto prevede due diverse misure incentivanti per le imprese del commercio e dell’artigianato, una per l’entroterra (tipologia A) e una anche per i comuni costieri (tipologia B) in presenza di determinati requisiti. I bonus saranno erogati per la stabilizzazione e il prolungamento dei contratti di lavoro del personale dipendente, al fine di creare maggiore occupazione e più duratura.
Potranno presentare domanda di bonus assunzionale tutte quelle aziende costituite in forma di micro e piccola impresa o in forma cooperativa o reti di impresa per assunzioni a decorrere dal 1° giugno 2024. Il requisito per tutti è assumere applicando il contratto collettivo nazionale di lavoro e l’importo del bonus varia a seconda della durata del contratto (il massimo è riservato alle assunzioni a tempo indeterminato).
Sono 4 le linee di beneficio:
• Essere un’impresa in un comune non costiero al di sotto dei 1.000 abitanti e stipulare un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato della durata pari o superiore ai 4 mesi e, se part time , che preveda un impegno orario di almeno 24 ore settimanali. In questo caso bonus possono oscillare da 2.500 euro fino a 12.000 euro in base al tipo di assunzione.
• Essere un’impresa in comuni non costieri con popolazione compresa tra i 1.000 e i 2.000 abitanti e stipulare un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato della durata superiore ai 6 mesi o part time che preveda un impegno orario di almeno 24 ore. In questo caso il bonus può variare da 5.000 a 12.000 euro.
• Essere un’impresa che ha sede in comuni non costieri con più di 2.000 abitanti e stipulare un contratto di lavoro a tempo indeterminato o determinato della durata pari o superiore agli 8 mesi e, se part time, che preveda un impegno orario di almeno 24 ore settimanali. In questo caso il bonus può variare da 8.000 a 12.000 euro.
• Previsti incentivi anche alle aggregazioni di imprese e alla valorizzazione del commercio di qualità, cioè per tutte quelle imprese – anche a Genova e nei comuni costieri – che risultano in possesso di uno dei seguenti marchi: “Artigiani di Liguria”, “Botteghe Storiche”, “Bottega Ligure”, oppure che facciano parte di un consorzio (tipo Civ), reti soggetto o altra forma di aggregazione strutturata e che assumano un lavoratore a tempo indeterminato o determinato pari ad almeno 8 mesi. In questo caso il bonus potrà variare da 4.000 a 8.000 euro.
Sono previste anche ulteriori premialità fino al 50%: l’importo del bonus sarà aumentato del 10% per i lavoratori beneficiari del supporto per la formazione e il lavoro, 15% se il lavoratori ha un patto di servizio attivo nell’ambito del programma Gol, 35% in caso di lavoratori disabili, 50% se l’impresa ha stipulato dal 1° gennaio 2024 accordi aziendali sottoscritti dai sindacati più rappresentativi o accordi sindacali di primo o secondo livello.
Destinatari del bonus sono le persone che al momento dell’assunzione non abbiano altri rapporti di lavoro in essere, con l’esclusione dei rapporti di lavoro intermittente.
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