“Uomini e dei, il mare e il sacro” vince il Premio come Miglior Documentario al Jharkhand National Film Festival 2024

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Il documentario italiano trionfa in India

Il Premio

Il documentario “Uomini e dei, il mare e il sacro”, diretto da Massimo D’Alessandro, ha ricevuto il prestigioso premio come Miglior Documentario al Jharkhand National Film Festival 2024, tenutosi in India.

Questo riconoscimento rappresenta un importante traguardo per il team di produzione e per il settore dell’archeologia subacquea e speleologia.

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Il Festival

Il Jharkhand National Film Festival (JNFF) ha celebrato la sua quinta edizione nel dicembre 2024 presso l’XLRI Auditorium di Jamshedpur.

Questo evento internazionale ha riunito cineasti, professionisti del settore e appassionati di cinema da tutto il mondo, offrendo una piattaforma per la promozione della diversità culturale e dell’espressione artistica.

Il festival, organizzato da ASMA Charitable Trust e Mitra Production, è nato nel 2018 con l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico su tematiche sociali e di creare un punto di incontro per gli appassionati di cinema.

Il Documentario

“Uomini e dei, il mare e il sacro” è un documentario italiano del 2023 della durata di 43 minuti, diretto da Massimo D’Alessandro e prodotto da A.S.S.O. ETS, Università di Bari e Università di Foggia.

La consulenza scientifica è stata fornita da Giuliano De Felice, Danilo Leone, Maria Turchiano e Giuliano Volpe.

Il documentario, girato in lingua italiana, esplora le grotte sull’isolotto di Sant’Eufemia, di fronte alla città di Vieste, che custodiscono oltre 200 iscrizioni rupestri risalenti a diverse epoche storiche.

La Scoperta Archeologica

Le grotte di Sant’Eufemia rappresentano un prezioso patrimonio archeologico che offre uno sguardo affascinante sulla vita dei marinai che solcavano le acque dell’Adriatico.

Le iscrizioni rupestri, che vanno dal periodo romano fino all’età contemporanea, raccontano storie dimenticate e testimoniano il legame profondo tra l’uomo e il mare.

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Tra le incisioni più antiche, spiccano quelle dedicate alla dea Venere Sosandra, la “salvatrice degli uomini”, e quelle cristiane del periodo medievale, dove i naviganti rendevano omaggio alle loro divinità protettrici.

Il Lavoro degli Archeologi

Il documentario mette in luce il lavoro degli archeologi delle università di Bari e Foggia, guidati dal professor Giuliano Volpe, che hanno riportato alla luce reperti archeologici di grande valore.

Tra questi, ceramiche antiche e frammenti di ossa umane che coprono quasi mille anni di storia.

Questi ritrovamenti offrono nuove prospettive sulla comprensione del passato e sul legame tra l’uomo e il sacro.

La Geografia del Sacro

Le grotte di Sant’Eufemia si inseriscono in una “geografia del sacro” che caratterizza le coste del basso Adriatico e lo stretto di Otranto.

Il documentario esplora anche altri santuari marittimi, come quelli presenti sulla costa dell’Albania, nella baia di Grammata.

Questi luoghi sacri testimoniano il profondo legame tra l’uomo e il mare, un legame che si riflette nelle dediche votive incise sulle pareti rocciose.

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“Uomini e dei, il mare e il sacro” non solo rivela un frammento della storia del territorio di Vieste, ma invita anche a riflettere sul rapporto tra l’uomo e il mare e sulle divinità che lo hanno accompagnato nel corso dei secoli.

Grazie al lavoro degli archeologi e alla regia di Massimo D’Alessandro, il documentario offre una nuova voce al patrimonio iconografico dell’isola di Sant’Eufemia, aprendo nuove porte alla comprensione del passato.

Citazione

Il documentario si conclude con una citazione evocativa: “Afrodite è il mio capitano, Eros tiene il timone, reggendo in mano la barra della mia anima”, che sintetizza il profondo legame tra l’uomo, il mare e le divinità.

Questo riconoscimento al Jharkhand National Film Festival rappresenta un importante traguardo per il documentario e per il settore dell’archeologia subacquea, confermando l’importanza di preservare e valorizzare il nostro patrimonio storico e culturale.


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