Groenlandia e Faroe nel nuovo stemma reale: Frederik X manda un messaggio forte: «Siamo tutti uniti, dalla minoranza danese nel Sud Schleswig alla Groenlandia». Soren Gade, Speaker del Parlamento danese al Corriere: «Il Re ha militato nei corpi speciali, è attento a difesa ed esteri»
Re Frederik X di Danimarca cambia lo stemma reale alla vigilia dell’arrivo in Groenlandia del figlio del presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump Jr. E proclama: «Siamo tutti uniti, dalla minoranza danese nel Sud Schleswig alla Groenlandia».
Un cambio che mette in primo piano proprio i simboli di quei territori, la Groelandia e le isole Faroe, l’orso e l’ariete, legati al destino della Corona danese ma da tempo tentati dall’autonomia. Tanto più dopo che Donald Trump che a giorni giurerà a Washington come successore di Joe Biden, ha dichiarato di voler acquistare la Groenlandia. Forte delle parole del premier groenlandese Mute Egede che nel suo discorso di fine anno ha invocato la fine del «Colonialismo» dopo aver accusato la Danimarca di genocidio per lo scandalo dei contraccettivi negli anni ’60.
Re Frederik, che a giorni – il 14 gennaio – taglierà la boa del suo primo anno di regno dopo l’abdicazione a sorpresa la notte di capodanno di un anno fa della madre la regina Margrethe, non ha dunque esitato a mettere in chiaro quali siano per lui i soli confini del regno. Un regno che comprende la Groenlandia come le isole Faroe. Terre dove la madre Margrethe ogni anno si recava e dove anche Frederik è arrivato con i primi viaggi ufficiali del suo nuovo regno.
E un assaggio del suo pensiero lo aveva offerto in fondo la scelta del suo motto quando era stato annunciato come nuovo sovrano al balcone di Cristiansborgh sull’Isola del palazzo, lo Slotsholmen nel cuore della capitale danese, la mattina del 14 gennaio 2024: «Forbundne, forpligtet, for kongeriget Danmark», insomma, uniti nel regno di Danimarca.
«Con il Motto l’aiuto di Dio, l’amore del popolo, la forza della Danimarca, la Regina è stata capo di stato della Danimarca, delle Isole Faroe e della Groenlandia per cinquant’anni – ha spiegato al Corriere lo storico Michael Bregnsbo, professore all’University of Southern Denmark –. Frederik è un re moderno, che ha studiato scienze politiche alla Aarhus University, appassionato di ambiente e sport, che ha fatto parte anche del Comitato olimpico internazionale e ha lanciato la Royal Run, ma anche un re che ha fatto un percorso militare e questo sarà d’aiuto visto che la Danimarca dopo la guerra in Ucraina ha un piano di incremento delle spese in sicurezza. Con la regina Margrethe, Frederik e Mary hanno accolto un anno fa in Danimarca al palazzo reale il presidente Zelensky».
«Mi aspetto che molta attenzione del suo regno sarà dedicata proprio al suo background militare, al ruolo delle forze armate», completa lo storico danese. Insomma un piglio decisionista, militare per il nuovo re che vuole riaffermare i confini del Paese. E che giorni fa si è presentato con il figlio ed erede Christian al tradizionale banchetto di Inizio anno, l’evento più importante nel calendario reale danese.
Frederik X, compagno di avventure sugli sci ad alto tasso di rischio, con l’erede al trono di Norvegia, Haakon, ha compiuto la Vasaloppet la più famosa gara di sci attraverso montagne di più Paesi. Ed è anche il primo Reale ad aver completato il percorso Ironman nel 2013 e negli anni ha partecipato a diverse spedizioni ad alto tasso di rischio, come Expedition Sirius nel 2000 nei ghiacciai polari.
Non a caso è stato «ammesso per il servizio militare nelle forze speciali dell’esercito come ha raccontato al Corriere Soren Gade, Speaker del Parlamento danese il Folketinget e politico liberale di Venstre —. Il re ha militato nelle forze speciali! Se non hai il fisico, principe o no, non vieni accettato, lo so bene sono stato ministro della Difesa. E Frederik è stato formidabile nell’esercito. Mi aspetto molta più attenzione alla politica di sicurezza».
Intanto dal suo account il figlio di Trump scrive «Make Groelandia Great again!» echeggiando lo slogan MAGA che ha portato alla vittoria Donald Trump.
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