Il social di Musk, l’ex nobile Twitter, diventato l’X dell’ultra destra planetaria, viola le regole sui Servizi digitali nei processi elettorali. Il monito della Commissione Ue. Problema politico planetario, da Zuckerberg a Musk, dal capitalismo digitale al fascismo delle piattaforme. Nella Germania elettorale Musk sostiene l’Afd che prova a camuffare la sua base neonazi.
La Commissione Ue contro Musk
La Commissione Ue mette in guardia Elon Musk, sempre più imbarazzante per qualcuno. Preoccupazione per la situazione politica della Germania, il paese più grande dell’Unione, alle urne il 23 febbraio, dove lo smodato miliardario ha già annunciato il sostegno al partito di estrema destra Afd. Nel mirino di Bruxelles c’è X, il fu Twitter snaturato da Musk neo proprietario, piattaforma con oltre 100 milioni di utenti nell’Ue, quindi sotto giurisdizione europea e da fine 2024 sotto procedimento formale da parte delle Commissione. La meno di sinistra mai esistita.
Regolamento sui servizi digitali
Regolamento sui servizi digitali (Dsa), moderazione dei contenuti, gestione dei rischi nel discorso pubblico e nei processi elettorali. Tutto il contrario di Musk persona e imprenditore. L’Ue spiega che le grandi piattaforme hanno l’obbligo di «analizzare e mitigare» i rischi dai contenuti a cui viene dato rilievo. Inclusi quelli diffusi da Musk. Ma i richiami dell’esecutivo Ue sono giudicati timidi da Renew Europe. «Semplici dichiarazioni di principio, senza intervenire di fronte alle palesi violazioni con ‘X’ veicolo di disinformazione e propaganda reazionaria», riporta Andrea Valdambrini sul manifesto.
Caso Musk, l’Italia e Starlink
Il capitolo italiano sul caso Musk. L’articolo precedente su Remocontro: la notizia di un accordo in discussione con Musk, anche proprietario di Space X, per la fornitura dei servizi satellitari di Starlink in Italia. Ma l’Ue solo poche settimane fa non aveva presentato il proprio progetto di sistema satellitare, Iris2? «Sull’ipotesi Starlink nessuna comunicazione ufficiale dall’Italia» dice Bruxelles. Neppure al parlamento di Roma. In attesa di dovuto dibattito politico senza mascherature umanitarie (il drammatico caso di Cecilia Sala).
Oligarchi tra tecnologie e forme politiche
Il capitalismo contemporaneo secondo Marco Buscetta. Sui campioni dell’oligarchia tecnocratica, «primo fra tutti l’istrione Elon Musk, e l’opinione pubblica divisa tra quelli che lo acclamano come genio del millennio e quanti lo considerano invece un pericoloso bullo pieno di soldi e di ambizioni ai limiti della patologia». Il ‘postfordismo’: lo sviluppo di una economia ‘immateriale e delle sue “metafisiche merci” come informazione, relazioni sociali, aspirazioni individuali, saperi ed esperienze diffuse gettate in un nuovo mercato del lavoro potenzialmente senza confini.
Il capitalismo digitale
‘Capitalismo digitale’, lo scambio ineguale tra l’informazione ceduta dagli utenti ai padroni della rete e i servizi e gli strumenti messi a disposizione da questi ultimi. L’enorme quantità di conoscenze e baggianate che circolano nel Web e le capacità di selezionarli, elaborarli, confezionarli e metterli a profitto costituiscono una ricchezza e uno strumento di controllo che non hanno eguali nella storia, anche se possono offrire qualche opportunità di azione ai movimenti e alle reti politiche che si battono, in posizione di estremo svantaggio (Remocontro uno di loro), contro le grandi concentrazioni di potere.
Nessuna argomentazione ma solo invettiva
I post di Musk ai suoi 200 milioni di follower. «Aggredisce e insulta ripetutamente leader ed esponenti politici della parte avversa, (da Scholz a Starmer a George Soros) o esalta le formazioni dell’estrema destra […], non troveremo la minima traccia di argomentazione. Il formato è quello dell’invettiva, dello slogan, dell’affermazione apodittica […]. Simula un’interazione e una partecipazione [a colpi di Like] che non esistono nella realtà mentre esercita dall’alto un potere di controllo e di condizionamento che incontra ben pochi ostacoli».
«Passaggio dal capitalismo delle piattaforme a un fascismo delle piattaforme capace di decostruire i meccanismi democratici, sedurre la società civile, reclutare forza lavoro allucinata e asservita e gettare le fondamenta tecnocratiche di un sistema dichiaratamente oligarchico».
Maquillage Afd contro le rughe Nazi
Verso il congresso di Afd: il volto «nuovo» prova a camuffare la base neonazi, racconta Sebastiano Canetta. ‘Aria nuova’ dell’ultradestra col volto presentabile di Alice Weidel -la candidata-cancelliera su cui ha scommesso tutta l’internazionale sovranista da Elon Musk fino a Matteo Salvini-, nonostante «l’insopprimibile tanfo di fogna nera che sale dalla sezione giovanile del partito che non ha mai smesso di andare a braccetto con i neonazisti dichiarati, i duri e puri orfani del Terzo Reich». Con milioni di tedeschi che si ostinano a scendere in piazza per difendere la democrazia contro il fascio-populismo di Afd.
‘Operazione doppiopetto’
Un’autentica operazione doppiopetto per la destra, con grossi problemi sul fronte giovanile, sua espressione meno ipocrita. Legami aperti dei giovani alternativi con la galassia neonazi che si muove fra gli ex Npd, il partito dei nostalgici del Terzo Reich e i fascisti del nuovo millennio di Terza Posizione.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link