Ormai la Legge di Bilancio 2025 è ufficialmente entrata in vigore con il passaggio dell’anno, e anche stavolta il testo contiene alcune informazioni specifiche inerenti i diritti delle persone con disabilità. Tra l’altro, il 2025 sarà un anno di profonda attenzione nei confronti del tema della disabilità, visto che è stata avviata la sperimentazione della Riforma dedicata – di cui parla la Manovra stessa.
All’interno di questa guida sintetizziamo i principali punti d’interesse per le persone con disabilità inseriti nella Manovra, nel campo appunto della disabilità, e quali potrebbero essere i cambiamenti a cui quest’anno stiamo per andare incontro.
Legge di Bilancio 2025 e disabilità: la Riforma per la Disabilità
Il 2025 è l’anno di applicazione della Riforma per la Disabilità, un testo chiacchierato da tempo e che quest’anno inizia la sua sperimentazione sotto diversi punti.
Ad esempio la Legge di Bilancio 2025 è intervenuta nei riguardi dell’urgenza di trovare altri medici e operatori da destinare alle sperimentazioni in 9 province italiane, cioè Brescia, Catanzaro, Firenze, Forlì-Cesena, Frosinone, Perugia, Salerno, Sassari e Trieste. Nel dettaglio, questa sperimentazione è rivolta all’avvio del nuovo sistema di accertamento dell’invalidità civile e dell’introduzione del “Progetto di vita”.
Un altro aspetto su cui la Manovra 2025 è entrata nel vivo della Riforma riguarda il processo in base al quale i pazienti oncologici devono essere rivisti nel corso dell’anno per l’accertamento di invalidità o disabilità già riconosciute.
Infine un terzo punto disciplina l’accorpamento della valutazione di base in un unico processo: per cui, gli accertamenti di invalidità civile, sordità, cecità, sordocecità e disabilità avranno tutti un unico percorso, e non sono dunque previste le commissione specifiche su un determinato accertamento. Questo accorpamento influisce anche sulle valutazioni dell’invalidità previdenziale.
Legge di Bilancio 2025 e disabilità: come cambiano le detrazioni
Come sappiamo, la Manovra 2025 prevede due riforme specifiche. La prima riguarda quella dell’IRPEF, i cui scaglioni sono confermati a tre rispetto alle ipotesi diffuse in questi mesi: aliquota al 23% su importi fino a 28mila euro; aliquota al 35% per i redditi tra i 28mila e i 50mila euro; aliquota al 43% per redditi fino a 50mila euro.
Poi c’è il tema del taglio del cuneo fiscale e delle detrazioni in generale. La Legge di Bilancio 2025 specifica che, nel caso di detrazioni per redditi medio alti, l’indicatore familiare per i nuclei con figli con disabilità è sempre 1, per cui la cifra detraibili sarà sempre quella massima. Ad esempio, nel caso di redditi tra i 75mila e i 100mila euro, la cifra massima detraibili sarà fino a 14mila euro, mentre per i redditi tra i 100mila e i 120mila euro, la cifra massima sarà di 8mila euro.
Sono state presentate modifiche anche per quanto concerne le detrazioni forfettarie per carichi di famiglia, la cui cifra massima è di 950 euro per un limite di età di 30 anni, mentre prima era 21. Tuttavia, nel caso di figli con disabilità, tale limite non sussiste, previa presentazione di un certificato di disabilità.
Legge di Bilancio 2025 e Caregiver
Nel contesto sociale, la figura del caregiver è al centro di numerosi dibattiti, e anche nella Manovra 2025 ha trovato il suo spazio. Nel 2021 era stato creato un fondo dedicato ai caregiver familiari, di 30 milioni di euro per ciascuno degli anni successivi, fino al 2023.
La Legge di Bilancio 2025 rifinanzia questo fondo per 62,5 milioni di euro per il 2025, mentre l’anno successivo scenderà a 57,7 milioni, per poi risalire a 61,25 euro per il 2027. Tuttavia viene inserita una clausola, che non concede i fondi direttamente ai caregiver familiari, ma li smista prima a fondo per le non autosufficienze, poi agli Ambiti Sociali Territoriali per gli anziani non autosufficienti. Per i caregiver familiari invece bisognerà attendere una specifica disposizione.
Legge di Bilancio 2025 e insegnanti di sostegno
La Manovra 2025 interviene anche nel contesto di una delle problematiche strutturali più nome del sistema scolastico italiano: ci sono pochi docenti di sostegno in relazione al numero di studenti con disabilità iscritti nelle scuole.
Per ora però la Legge di Bilancio 2025 punta a contrastare la precarietà lavorativa e il fenomeno delle supplenze in deroga all’organico per difendere la continuità didattica: il testo prevede l’assunzione di 2mila insegnanti di sostegno, da ripartire in due fasce: 1866 nell’anno scolastico 2025/2026 e 134 per quello successivo.
Legge di Bilancio 2025 e associazionismo
Nel campo del Terzo Settore, la Manovra 2025 istituisce un fondo con 1,5 milioni di euro per il 2025 di dotazione allo scopo di sostenere enti, organismi e associazioni che promuovono i diritti delle persone con disabilità e la loro partecipazione e inclusione sociale. Al momento non c’è un regolamento su come distribuire queste risorse.
Legge di Bilancio 2025 e mototerapia
La legge sulla mototerapia è stata pubblicata anche nella Manovra e il prossimo step riguarderà l’istituzione del tavolo nazionale per la stesura delle linee guida. Lo rivela il Ministero per le disabilità, affrontando un argomento molto discusso alla fine dello scorso anno.
Nel novembre 2024 la mototerapia è diventata legge come terapia complementare che consiste in esibizioni di motocross all’interno di ospedali o all’aperto per ragazzi con disabilità o pazienti (principalmente pediatrici) con gravi patologie. A oggi mancano ancora le specifiche di regolamentazione riguardo tale terapia.
Legge di Bilancio 2025 e cani di assistenza
La Manovra 2025 interviene all’interno di svariati dibattiti relativi ai cani di assistenza. Innanzitutto viene aumentata la detrazione forfettaria per il mantenimento dei cani guida: si passa da mille a 1.100 euro. Poi equipara tutti gli animali destinati all’assistenza di persone con altre compromissioni fisiche, mentali, intellettive o sensoriali o da specifiche patologie ai cani per ciechi.
Poi specifica che tale equiparazione necessità comunque del tesserino identificativo dell’animale, principalmente cane da assistenza. Successivamente poi il ministero della Salute, il ministero per la disabilità, il ministero dell’economia, l’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità e il Centro di referenza nazionale per gli interventi assistiti dagli animali, lavoreranno insieme per indicare quali sono le patologie e compromissioni che rientrano in questo insieme. Tale decreto dovrà inoltre indicare qual saranno i percorsi di allenamento e addestramento dei cani di assistenza.
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