Le due big sono identiche in tutto, ma con filosofie opposte: che lotta al vertice!

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Lo sport vive di rivalità, è un dato di fatto. E sicuramente le rivalità più apprezzate sono quelle che non presentano un vincitore certo sin dall’inizio, ma un continuo testa a testa che faccia rimanere col fiato sospeso fino alla fine. Infondo ci vuole sempre un Prost per un Senna, o un Magic Johnson per un Larry Bird: altrimenti, che competizione sarebbe? E a Milano, nel Girone C di Under 15 ci sono due squadre che hanno preso particolarmente a cuore l’intrattenimento di tutti gli appassionati: si tratta dell’Ardor Bollate e della Cob 91.

EQUILIBRIO TOTALE

Le due squadre hanno un modo di interpretare il calcio completamente agli antipodi, eppure hanno anche tantissime cose in comune. Iniziamo dai numeri: 25 punti per entrambe, con lo stesso numero di vittorie (8), pareggi (1) e sconfitte (1). Impressionante anche un altro dato: sia l’Ardor che la Cob 91 hanno segnato 37 gol, anche se con due modi di attaccare molto diversi.

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L’Ardor ha dalla sua Davide Doniselli (capocannoniere con 15 reti) e Leonardo Asslani (già a quota 10), che insieme compongono il tandem offensivo più pericoloso di tutto il campionato. La strategia della Cob 91 è differente, come testimoniano le parole dell’allenatore Fiorenzo Poggi: «Rispetto all’Ardor, noi puntiamo di più sul gioco di squadra: abbiamo molti giocatori che vanno in gol e credo che questo sia un valore aggiunto. Infatti può capitare che i singoli abbiano una giornata storta e non riescano a farti vincere la partita, mentre con la forza collettivo ci sono molte più probabilità di avere successo in ogni caso».

LO SCONTRO DELL’ANDATA…

Il 26 ottobre è andato in scena il primo atto di questa stupenda opera teatrale: il tabellino recita 1-0 per la Cob 91, grazie al gol decisivo di Palmeri nel secondo tempo. La gara ha lasciato l’amaro in bocca a Michele Lo Dico, tecnico dell’Ardor Bollate: «Quella con la Cob è sicuramente la partita per cui ho più rimpianti: era lo scontro diretto e abbiamo giocato al di sotto del nostro livello, pagandone le conseguenze. È stata una partita molto combattuta fisicamente e non abbiamo sfruttato bene le occasioni, così nel secondo tempo loro hanno approfittato di una nostra distrazione e hanno vinto meritatamente. Sono molto contento di come ha reagito la squadra da lì in poi: abbiamo iniziato a giocare con più fame e non abbiamo vinto solo contro la Suprema ODB, anche se avremmo strameritato».

Con la vittoria nello scontro diretto, la Cob 91 ha rimediato alla sconfitta contro la Suprema ODB alla quarta giornata: «Non mi aspettavo la sconfitta contro la Suprema, anche se sapevo che avremmo faticato sul loro campo. Non abbiamo sfruttato al meglio le occasioni e abbiamo sbagliato pure un rigore, è normale essere dispiaciuti. Ma al ritorno sarà diverso, perché giocheremo in casa» ha dichiarato Poggi.

…IN ATTESA DEL RITORNO

La data da cerchiare sul calendario è sabato 1 marzo, occasione in cui l’Ardor ospiterà la Cob 91 per il secondo atto di uno scontro che molto probabilmente si rivelerà cruciale in vista della fine del campionato. Gli allenatori sono già carichissimi: «A prescindere dall’avversario, sappiamo che dipende tutto da noi: conosciamo il nostro valore e sappiamo che se giochiamo con una grande fame di risultati non dobbiamo temere nessuno. Il nostro obiettivo è vincere il campionato e sono sicuro che sia così anche per Cob 91 e Suprema ODB: non possiamo più nasconderci» ha precisato Lo Dico. Anche Poggi si è espresso a riguardo: «Il ritorno è sempre più difficile, perché gli avversari ti conoscono e di conseguenza sanno come fermarti. Ma noi ci faremo trovare pronti: stiamo lavorando ad alcuni cambiamenti tecnici per essere ancora più imprevedibili. Stiamo sicuramente facendo una stagione al di sopra delle aspettative e siamo già competitivi: l’appetito vien mangiando e io voglio mangiare la torta finale».

COB 91 UNDER 15 • Lanotte, Zaltieri, Centimeri e Merola

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Così diverse eppure così simili. Filosofie contrapposte, ma unite da una serie di statistiche identiche e da un altro elemento in comune: il desiderio di vincere il campionato. Con due protagoniste così, la lotta per la vetta del Girone C si prospetta incerta fino alla fine e, come ogni opera teatrale di grande livello, aperta a colpi di scena imprevedibili. L’imperativo è solo uno: Nessun dorma.





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