16.35 – martedì 7 gennaio 2025
Il valore del riciclaggio e delle altre condotte finanziarie illecite in Italia.
SINTESI NON TECNICA DELLO STUDIO “THE SIZE OF MONEY LAUNDERING AND OTHER ILLICIT FINANCIAL CONDUCT FOR ITALY”.
M. Giammatteo *
Stimare il valore del riciclaggio di denaro è un’attività complessa, trattandosi di un fenomeno non direttamente osservabile e caratterizzato dall’uso di tecniche avanzate per mascherare l’origine illecita dei fondi. Le stime esistenti a livello nazionale dei capitali riciclati risultano frequentemente non paragonabili tra loro e spesso forniscono valori contrastanti.
Inoltre, le evidenze empiriche disponibili sono spesso limitate a fenomeni correlati, come il traffico di droga o l’economia sommersa, e non sempre sono replicabili. Una delle stime più citate, formulata dal FMI nel 1998 e basata su opinioni di esperti e analisi non pubblicate, ha ipotizzato un valore annuale del riciclaggio a livello mondiale compreso tra il 2% e il 5% del PIL globale.
Il presente studio propone una metodologia robusta e innovativa per la stima del valore del riciclaggio e delle altre condotte finanziarie illecite in Italia, fornendo due contributi principali alla letteratura di riferimento.
In primo luogo, rispetto alle fonti utilizzate, per la prima volta la stima è basata su informazioni provenienti dalle segnalazioni di operazioni sospette (SOS) ricevute dalla UIF, inviate regolarmente da un’ampia platea di soggetti obbligati in ottemperanza alla normativa antiriciclaggio. Sebbene le SOS siano caratterizzate da una potenziale sotto o sovra-segnalazione di operazioni finanziarie riconducibili al riciclaggio, costituiscono comunque la misura più affidabile e rilevante del fenomeno in esame; malgrado ciò, quasi tutte le stime esistenti del riciclaggio ignorano tali informazioni, tipicamente per la loro natura riservata.
Attraverso una selezione accurata dei dati, questo studio supera la limitazione legata al mancato utilizzo delle SOS, dimostrando altresì che è possibile mitigare eventuali distorsioni insite nel processo di segnalazione da parte dei soggetti obbligati, garantendo l’accuratezza del processo di stima del valore del riciclaggio a livello aggregato.
In secondo luogo, per quanto riguarda le metodologie proposte, viene implementato un rigoroso processo di selezione per identificare le SOS rilevanti, ovvero quelle che a seguito delle analisi finanziarie condotte dagli esperti della UIF presentano un rischio elevato o hanno ricevuto feedback investigativi
positivi da parte degli Organi investigativi. Inoltre, si utilizza un algoritmo di machine learning per calcolare il valore delle transazioni finanziarie segnalato alla UIF atteso (in senso statistico) da ogni banca, in ciascuna provincia italiana. Questa stima si basa su un insieme di indicatori finanziari a livello provinciale e bancario disponibili presso l’Unità, nonché su dati di fonte ISTAT e Agenzia delle Entrate rappresentativi del contesto economico locale. Confrontando i valori delle operazioni effettivamente desumibili dalle SOS con quelli stimati dall’algoritmo vengono identificati due gruppi di combinazioni banca-provincia: il primo include quelle che segnalano un valore dell’operatività finanziaria sospetta in linea con il valore atteso, e pertanto considerate osservazioni “affidabili” ai fini dello studio;
il secondo gruppo comprende quelle che mostrano una significativa incoerenza, per eccesso o per difetto, e sono considerate “non affidabili” (sempre naturalmente ai fini dello studio). Successivamente, viene implementato un metodo statistico per sostituire il valore delle transazioni finanziarie sospette associato a ciascuna delle osservazioni “non affidabili” con quello dell’unità statisticamente più simile scelta nel gruppo delle osservazioni “affidabili”. Il valore totale del riciclaggio viene quindi calcolato sommando i valori derivati dalle osservazioni “affidabili” con quelli delle osservazioni “non affidabili”, opportunamente sostituiti.
La metodologia applicata fornisce una stima del riciclaggio in Italia per il periodo 2018-2022 (dati aggiornati a maggio 2024) attorno all’1,5-2,0% del PIL, corrispondente a circa 25-35 miliardi di euro. Il profilo annuale delle stime consente di caratterizzare il fenomeno del riciclaggio come pro-ciclico, ossia crescente nelle fasi di espansione e decrescente nella fasi di recessione.
La stima ottenuta fornisce un importante contributo alla conoscenza del fenomeno del riciclaggio. Il valore aggregato può rappresentare uno strumento di ausilio alla valutazione dell’esposizione complessiva dell’intero sistema paese al rischio di riciclaggio, mentre la sua scomposizione a livello territoriale potrebbe essere utilizzata come potenziale indicatore diretto di rischio locale. Inoltre, se utilizzato in modelli per la valutazione di politiche economiche con riferimento a un periodo sufficientemente lungo, potrebbe in linea di principio consentire la misurazione dell’impatto che modifiche normative o innovazioni nelle attività di prevenzione e contrasto possono produrre sul valore dei flussi finanziari coinvolti nel riciclaggio.
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