Accordo tra l’Italia e Musk per le comunicazioni sicure di Starlink: che cosa prevede il progetto

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Mentre Palazzo Chigi smentisce l’avvenuta firma, Bloomberg anticipa i possibili termini della fornitura quinquennale da 1,5 miliardi di euro. Si tratta di un pacchetto di «telecomunicazioni crittografate» via satellite a uso delle istituzioni del Paese, dal Governo alle forze dell’ordine. «Progetti alternativi avrebbero un costo superiore ai 10 miliardi di euro»

I termini del possibile accordo tra il Governo italiano e Space X di Elon Musk per la «fornitura di servizi di telecomunicazioni sicure per le istituzioni» del Paese non sono al momento noti. La discussione starebbe andando avanti dalla metà del 2023 e l’unico atto formale al momento è da un lato la conferma da parte di Palazzo Chigi delle indiscrezioni pubblicate domenica da Bloomberg, e dall’altro la smentita che sia stata già firmata un’intesa in tal senso. Se il possibile accordo non è stato tra gli argomenti di conversazione tra la premier Meloni e il futuro presidente degli Stati Uniti, Donald Trump – come ribadito dalla nota di Palazzo Chigi -, è indubitabile che l’incontro a Mar-a-lago abbia riscaldato le trattative, con Musk, definito il «regista occulto» dell’incontro.

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Secondo quanto riporta Bloomberg, l’accordo avrebbe una durata quinquennale ed è bene specificare che non riguarda in alcun modo la parte commerciale del servizio Starlink di SpaceX, connettività domestica tramite satelliti, peraltro già attiva in Italia da qualche settimana (al costo fisso di 349 euro per il kit di installazione, e poi con un abbonamento che parte da 29 euro al mese). Il progetto da 1,5 miliardi di euro, che viene definito «il più grande di questo tipo in Europa» e che sarebbe già stato approvato dai servizi segreti e dal ministero della Difesa, riguarda la fornitura di un pacchetto completo di connessione crittografata di alto livello per i servizi di comunicazione utilizzati dal Governo, dall’esercito e dalle forze dell’ordine italiane. Il piano in discussione comprende anche una copertura di comunicazione sicura per l’intera area del Mediterraneo e l’introduzione del servizio direct-to-cell per i casi di emergenze gravi, come attacchi terroristici o disastri naturali, quando potrebbe esserci una compromissione delle infrastrutture tradizionali. Questo servizio di Starlink è in cosiddetta «fase beta», cioè di sperimentazione, per esempio con il provider americano T-Mobile, e garantirebbe una connessione diretta satellite-smartphone – utilizzando telefoni di ultima generazione ma non con caratteristiche speciali -, così da garantire anche in casi emergenziali una connettività costante e senza possibilità di interferenza.




















































Sempre seguendo le indiscrezioni riportate da Bloomberg, le fonti anonime citate dalla testata britannica confermano come il governo italiano starebbe valutando altre alternative rispetto all’accordo con SpaceX. Tra queste, la possibilità di appoggiarsi al servizio analogo che sarà offerto da IRIS², la rete da 290 satelliti che sta nascendo all’interno dell’Unione Europea, oppure la progettualità di creare una propria costellazione satellitare. Ma in entrambi i casi, si legge, il costo dei progetti significherebbe un investimento superiore ai 10 miliardi di euro. E il commento di Elon Musk su X non si è fatto attendere: «Pronti a fornire all’Italia la connettività più sicura e avanzata!».

Sempre pronto a fare marketing, anche ad altissimi livelli, per le sue aziende, l’intervento dell’imprenditore naturalizzato americano arriva in risposta a un lungo post a opera di Andrea Stroppa, il 30enne italiano considerato il referente di Musk nel nostro Paese. 

L’informatico sul suo profilo X da più di 100 mila follower ha pubblicato un «vademecum» polemicamente dedicato ai «giornalisti non faziosi». Si tratta di una sorta di domanda/risposta – che utilizza un tono di voce e argomentazioni molto informali – che andrebbe a chiarire i possibili dubbi sull’utilizzo di un sistema privato e straniero per la sicurezza e i dati del Governo italiano.

6 gennaio 2025 ( modifica il 6 gennaio 2025 | 16:28)

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