Ternana-Pontedera, Abate: «Domani inizia un altro campionato, voglio una squadra feroce»

di Mattia Farinacci

È ripartita la Serie C e torna in azione anche la Ternana, che lunedì pomeriggio contro il Pontedera disputerà la prima partita di un’annata decisamente importante per le Fere e la città tutta: «Entriamo in un anno importante per la società – esordisce Abate nella conferenza di vigilia – e speriamo di poterci togliere delle belle soddisfazioni. Speriamo anche di partire domani con il piede giusto, è una partita difficilissima e la più importante tra le prossime: è come una finale per noi».

La condizione fisica e il mercato Ternana che dunque riaccende i motori dopo la sosta ma che sarà pronta a riattaccare la spina già dal match di domani: «Dopo la partita di Pescara i ragazzi hanno staccato tre giorni, poi si sono allenati da soli e infine si sono presentati tirati a lucido; abbiamo caricato tanto e in questi giorni hanno lavorato a testa bassa. Li posso solo ringraziare per la crescita avuta, domani è un’incognita perché le partite dopo la sosta sono pericolose. Voglio un approccio feroce, quello che è stato è stato e ormai non conta più: se vogliamo tenere il passo delle altre e ambire a qualcosa di importante bisogna migliorare». Per migliorare è atteso anche qualche rinforzo dal mercato, anche le strategie dettate da Abate sono chiare: «Le squadre si costruiscono a luglio e non a gennaio. Dobbiamo sostituire il difensore centrale e il mediano e io ho chiesto alla società di allenarsi in 20 con i doppi ruoli naturali. Dobbiamo alzare il livello di allenamenti perché ultimamente nei 20 ci sono i ragazzi primavera: hanno qualità ma ormai abbiamo raggiunto un livello di intensità mentale importante. Queste due saranno le operazioni che noi faremo ma dei pilastri non uscirà nessuno. Il mercato è imprevedibile, tranne per i giovani che vogliono andare a giocare: noi non blocchiamo nessuno e se escono saranno sostituiti con gente pronta che alzerà il livello. Queste sono le indicazioni, altrimenti noi stiamo bene così: non contano i nomi ma la voglia e l’ambizione che stiamo dimostrando di avere».

Il Pontedera e il campionato Per la sfida di lunedì pomeriggio la classifica non deve ingannare le Fere: il Pontedera è squadra tosta da affrontare: «Loro hanno cambiato allenatore, li abbiamo studiati molto. Sono forti nel reparto offensivo, fisici e attaccano bene la profondità. Sono forti anche sul gioco diretto e sulle seconde palle. Coprono molto bene l’area e difendono da squadra, ma noi domani giochiamo in casa e vogliamo iniziare con il piede giusto. È una partita pericolosissima ma ho visto i ragazzi con l’atteggiamento giusto». Quella di domani sarà dunque una delle tappe di un campionato difficile ed equilibrato, dove tante squadre sono ancora in corsa per l’obiettivo grosso: «Le prime sei squadre sono tutte in corsa, la classifica è spaccata ma conta poco perché il campionato è lungo e da domani ne inizia un altro, dove la prima fase sarà importantissima perché bisogna riprendere a fare punti, chilometri e ritrovare la propria identità. Tra gennaio e febbraio sono 8 partite e poi ne mancano 10 alla fine: c’è poco tempo per ragionare».

L’infermeria La truppa di Abate torna a lavoro dopo una sosta utile a recuperare tanti uomini, anche se l’infermeria non si è ancora svuotata: «Tra gli indisponibili c’è Donnarumma che ha sofferto di un’infiammazione al ginocchio ma già oggi sta molto meglio. Vedremo se rischieremo di portarlo domani, sennò da martedì sarà con la squadra. Maestrelli ha sempre quel problema che si porta dietro da un mese e per cui non si era allenato. Aveva stretto i denti per essere a disposizione. Ha avuto un problema al flessore e ora va risparmiato per farlo recuperare al meglio: entro gennaio dovrebbe essere pronto ma non rischieremo. Su Viviani il presidente lo ha voluto mettere dentro ma la situazione non è cambiata molto: abbiamo bisogno di un mediano pronto e in questo momento non c’è tempo per dare minutaggio a qualcuno per recuperare. Credo che arriverà un centrocampista».