Il portavoce del Comitato Elba Salute fa un lungo elenco di problemi che riguardano la situazione dell’isola
PORTOFERRAIO — “Qualche settimana fa in occasione di una manifestazione spontanea con grande partecipazione da parte di un sindacato, io per primo chiesi di rimettere la nave delle 6,30 in partenza da Portoferraio e delle 20,30 da Piombino, in quanto la loro soppressione pesa moltissimo sulla sanità poiché negli ultimi tempi anche per bruscolino negli occhi o una lastra al mignolo bisogna andare al di là del mare. Così come pesa moltissimo a chi prende la nave per studio o lavoro a quell’ora. Ci fu garantito che avrebbero rivisto gli orari a compensare le tante corse annullate. Pomessa non mantenuta”.
Lo scrive Francesco Semeraro, portavoce del Comitato Elba Salute, a proposito della continuità territoriale sull’isola.
“I sindaci, infatti, dopo un invito alquanto strano di non partecipare alla prima manifestazione, nella seconda si dissero pronti a una manifestazione cittadina con loro ad aprire il corteo qualora non fossero state accettate queste variazioni. – prosegue Semeraro – Pochi giorni fa sono stati emessi i nuovi orari delle navi dove quelle due corse non sono state aggiunte lasciando invariato il tutto. Come garantito e scritto dai Sindaci ci si aspettava questa importantissima reazione di protesta Istituzionale ma ciò non è avvenuta. Ci credo! Perché da un colloquio avuto, in presenza di altre persone con l’assessore regionale Baccelli in occasione della seconda manifestazione a Portoferraio, abbiamo appurato che i nuovi orari da applicare non li ha fatti la Regione per le compagnie di navigazione ma sono stati decisi all’Elba”.
“Se questo fosse vero – prosegue Semeraro- chiediamo conferma o smentita perché se confermato qualcuno deve dare spiegazione agli Elbani di quanto deciso, in particolar modo deve dare una spiegazione ai malati oncologici che tutte le mattina andavano a Livorno con la nave delle 6,30 per fare le terapie salvavita”.
“Prendiamo il tema della sanità. – aggiunge Semeraro- Non è forse vero che non abbiamo un cardiologo neanche per le urgenze e a volte per leggere un E.C.G. lo si manda in altri ospedali della costa togliendo forse tempo di vita al paziente? Non è forse vero che siamo quasi senza anestesisti e con tutta la buona volontà che potrà avere il nuovo direttore di chirurgia che verrà, potrebbe fare la fine dei suoi predecessori che se ne sono andati per l’impossibilità di operare? Non è forse vero che abbiamo un bravo direttore a scavalco di cardiologia che non viene all’Elba a fare ambulatorio? Non è forse vero che hanno chiuso anche le agende dei dentisti quando qui all’Elba ne abbiamo in numero sufficienti per azzerare le liste di attesa? Non è forse vero che anche in ortopedia c’è un direttore a scavalco che non viene all’Elba a fare ambulatorio?”
“Non è forse vero che non c’è più il medico legale, figura importantissima nel panorama della vasta medicina legale e tale mancanza può mettere seria difficoltà gli invalidi ai quali scade la concessione di sosta? – prosegue ancora Semeraro- Non è forse vero che il “Sistema” ideato da una mente eccelsa e che penalizza in maniera pesante gli utenti Elbani fa sì che molti esami diagnostici e alcune visite specialistiche si possono fare solo se sei residente dove c’è la disponibilità? Un caso di questi giorni. Un residente a Portoferraio si è visto negare una visita dermatologica a Livorno perché non era residente lì. Assurdo”.
“A Portoferraio a chi dobbiamo rivolgerci per queste follie che penalizzano sempre i poveri cristi che non hanno soldi per il privato? Non è forse vero che non si fanno più le cataratte? E dei geriatra, oculista, dermatologo ne vogliamo parlare? – continua Senegal- Non è forse vero che per una riabilitazione e fisioterapia si devono aspettare mesi mentre le cure dovrebbero iniziare immediatamente dopo l’intervento chirurgico? Non è forse vero che per una RX bisogna aspettare mesi e mesi? Ma con questi radiologi che vengono qui col progetto “Anch’io all’Elba” pagati profumatamente e trattati meglio dei medici dell’Arabia Saudita non dovevano azzerarsi le liste di attesa? Non è forse vero che non esiste più una figura medica per fare un doppler arterioso, venoso o carotide (esame salvavita)?”
“Non è forse vero che non si è ancora in grado di organizzare una Commissione comunale sulla sanità che aiuterebbe non solo la cittadinanza a curarsi o a preventivare le cure, ma anche a stabilire direttamente i rapporti sulla sanità tra maggioranza e opposizione? Io forse sarò noioso per non dire di peggio ma queste sono alcune delle promesse mancate che porterebbero sicuri miglioramenti nella qualità di vita dei cittadini”, conclude il portavoce di Elba Salute.
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