ROMA-LAZIO: le pagelle. PELLEGRINI “Romana fenice” 9 – KONÈ “Super Saiyan” 9

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LAROMA24.IT (Matteo Vitale) – Roma ha vinto, Roma è giallorossa. La partita era delicatissima e Ranieri l’ha preparata alla perfezione. I suoi ragazzi hanno azzannato la partita ed è merito suo, come dimostra la sua striscia vincente nei derby. L’uomo più atteso era Dybala, comunque tra i migliori, ma Ranieri schiera dal 1′ Pellegrini, forse anche sorprendendo Baroni, e quella mossa è la sua firma su un’altra pagna di storia: il Capitano ripaga la fiducia e indirizza il match verso i colori giallorossi, Saelemaekers la chiude. Il belga scrive il proprio nome sulla corsia destra: attenzione in difesa, assist e gol, gara perfetta. Spiccano anche le prestazioni di Svilar, impeccabile in diverse occasioni, Hummels, Dybala e Ndicka. Questa è la via: seguirla a tutti i costi.

SVILAR 8 – La prima parte della gara la passa in Curva Sud, poi deve alzare il muro e non concede neanche le briciole agli avversari. Respinge o trattiene tutto quello che gli capita tra le mani. Fortino.

MANCINI 7,5 – Non era facile, anche perché Saelemaekers ammonito lo priva di raddoppi utili, ma rimane concentrato e chiude il cancello da quella parte. Insegue Zaccagni su tutto il verde e non sbaglia un intervento. Lucido.

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HUMMELS 8,5 – Al centro della difesa è commovente, non sbaglia mai un tempo di uscita e un possesso, ma quello che fa quando sale in regia dà l’idea della sua grandezza, tanto che a volte sembra un alieno.

NDICKA 8 – Non passa neanche uno spiffero. Di testa respinge tutto e su tanti palloni in area piccola è il più rapido e attento.

SAELEMAEKERS 8,5 – Alzi la mano chi quando ha tentato la scivolata con il giallo sulle spalle non ha sentito saltare qualche battito. E quella è l’immagine della sua prestazione. Fa segnare, segna il gol che chiude il match e poi tiene Tavares senza rischiare il secondo giallo. Padrone della fascia. DAL 67′ EL SHAARAWY 6,5 – La zona di campo è calda e Ranieri gli chiede un lavoro duro, lui si mette a disposizione e sbaglia il meno possibile.

KONÈ 9 – Circa il 70,8% della superficie terreste è coperta da Manu Koné, il resto è sua gentile concessione. I capelli non hanno cambiato colore, ma Koné si è trasformato in Super Saiyan e ha dominato ogni millimetro di campo, portandosi in spalle squadra e avversari.

PAREDES 7,5 – Le chiavi del gioco hanno le sue iniziali sopra e lui non le perde mai. Gestisce ritmi e possessi con freddezza e lucidità, nel finale finisce nel vortice di scintille ma oggi porta la tuta ignifuga.

ANGELINO 8 – Si allarga, si accentra, allunga la fascia e supporta Ndicka, il tutto senza sprecare un possesso.

DYBALA 8 – Negli occhi di molti rimarrà il guizzo che porta al 2-0, ma la prestazione dell’argentino è totale. Domina il possesso, sparisce tra le maglie avversarie e fa piovere cartellini gialli, pulisce e rende giocabili anche palloni sgonfi. Brilla come un gioiello nella notte giallorossa. DAL 74′ BALDANZI 7 – Entra al posto di una delle stelle del match in un momento delicatissimo e fa solo cose utili, anche e soprattutto in difesa. Esemplare.

PELLEGRINI 9 Protagonista della nuova favola della buonanotte giallorossa, in quello che è sempre stato il match dei Capitani Lorenzo rinasce nell’abbraccio della sua gente e dopo 10′ spacca il match con un gol che solo lui e pochi altri sanno fare. Poi riempie la gara di giocate utili e determinanti fin quando non ne ha più. Romana Fenice. DAL 67′ PISILLI 6,5 – Entra e le gambe non tremano mai. Chi ben comincia (nei derby)…

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DOVBYK 7 – La squadra non gli regala occasioni da gol, ma lui con umiltà capisce l’aria e lotta su ogni pallone disponibile, come quello che conquista e mette a disposizione di Dybala e Saelemaekers per il 2-0. DAL 74′ SHOMURODOV 6,5 – Lotta a testa bassa, questo chiedeva il match e questo ha fatto.

RANIERI 9Cinque derby su cinque, punta sul Capitano dopo avergli dato fiducia a parole e aver chiesto una mano ai tifosi, gestisce le energie della squadra pescando senza paura dalla panchina e una pennellata dopo l’altra dipinge l’ennesimo capolavoro della sua carriera. La serenità con la quale si prende responsabilità e assolve i relativi compiti è degna della leggenda. Se mai dovessero fare un talent show per gli allenatori nel logo ci sarebbe lui. Mastercoach.





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