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Si chiamavano Daniele Bordicchia e Eliza Stefania Feru i due coniugi trovati morti ieri mattina, 5 gennaio 2024, in un’abitazione di Gaifana, una piccola frazione del Comune di Gualdo Tadino, nel Perugino. Secondo le prime ricostruzioni, il loro sarebbe un caso di femminicidio-suicidio: l’uomo, di 38 anni, avrebbe ucciso la moglie, di 29 anni, e si sarebbe poi tolto la vita.

Daniele Bordicchia e il femminicidio-suicidio di Gualdo Tadino

Daniele Bordicchia lavorava come guardia giurata per una ditta di vigilanza privata. Per uccidere la moglie di origini romene, Eliza Stefania Feru, di nove anni più giovane, avrebbe usato la sua pistola d’ordinanza, una Glock 17 calibro 9 regolarmente detenuta. Con la stessa arma si sarebbe suicidato.

Il suo cadavere e quello della moglie sono stati ritrovati ieri mattina dai genitori di Bordicchia, che abitano poco lontano: uno era in camera da letto, l’altro in salotto. Non si esclude, dai primi accertamenti, che il decesso possa risalire a diverse ore prima. Sarà il medico legale a chiarirlo.

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Mentre gli inquirenti, analizzando i loro telefoni cellulari, già sequestrati, dovranno risalire al movente.

Chi era la vittima, Eliza Stefania Feru

Le prime indiscrezioni parlano di rapporti di coppia ormai deteriorati: sembra che Eliza Stefania, assunta a tempo indeterminato all’Istituto Serafico di Assisi, dove si occupava dell’assistenza a bambine e bambine disabili come operatrice socio-sanitaria, volesse lasciare il marito.

Si erano sposati sette mesi fa. Ad ottobre erano partiti per l’Egitto per la loro luna di miele. Cosa sia successo tra loro non è chiaro. Al ritorno, però, avrebbero iniziato a litigare. E, secondo qualcuno, per qualche tempo Eliza avrebbe anche lasciato la casa familiare di via degli Ulivi, salvo poi tornarci.

“Voleva andarsene di nuovo”, pare. Si ipotizza che Bordicchia non abbia accettato la sua decisione. “10% testardo, 20% perfido, 70% vendicativo, 100% pazzo”, scriveva sui suoi profili social. E ancora: “Se mi rispetti io ti rispetto altrimenti ti cancello dalla faccia della terra”.

Ma condivideva anche foto del matrimonio: scatti di lui e della moglie stretti in un abbraccio, sorridenti, nel loro giorno più bello. Chi lo conosce lo ha descritto ai giornalisti come “un ragazzo dolce, forse troppo fragile”.

Sconvolta la comunità colpita dalla tragedia

“Era molto brava, siamo sconvolti”, ha dichiarato all’Ansa Francesca Di Maolo, presidente del Serafico, riferendosi alla vittima. Come lei, in molti hanno espresso sgomento per l’accaduto e rivolto un pensiero alla 29enne.

“Una preghiera”, ha scritto qualcuno. “Non dimenticherò mai il tuo sorriso, buon viaggio amica mia. Continua a splendere”, recita un altro messaggio. Secondo il sindaco di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti, tra i primi a raggiungere il luogo della tragedia, “niente lasciava presagire un epilogo di questa natura”.

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La violenza di genere è uno dei più grandi problemi sociali attuali, che ci interroga tutti sulle cause e obbliga ognuno, a partire dalle istituzioni, a fare la propria parte. Non c’è più tempo da perdere,

ha dichiarato la presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti. Quello di Eliza Stefania è il primo femminicidio dell’anno e ricorda molto, per modalità, quello di Giulia Donato, che aprì tragicamente il 2023. La giovane, poco più che ventenne, fu uccisa dal compagno, che avrebbe voluto lasciare, con la pistola d’ordinanza. Anche lui, come Bordicchia, era una guardia giurata. Anche lui si suicidò.

Cosa sappiamo finora del caso

  • Femminicidio-suicidio a Gualdo Tadino: Daniele Bordicchia, guardia giurata di 38 anni, ha ucciso la moglie Eliza Stefania Feru, 29 anni, con la sua pistola d’ordinanza, e poi si è suicidato. I corpi sono stati ritrovati dai genitori.
  • Dissidi coniugali: sembra che Eliza Stefania, di professione operatrice socio-sanitaria, volesse lasciare il marito a causa di litigi e disaccordi. È possibile che Bordicchia non abbia accettato la sua decisione.
  • Reazioni dalla comunità e riflessioni: la comunità locale è rimasta sconvolta dalla tragedia. La presidente della Regione Umbria, nell’esprimere il suo sgomento, ha lanciato un appello contro la violenza di genere.





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