goccia fredda dalla Russia. Colpiti Abruzzo, Molise, Basilicata e Puglia. Neve diffusa

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I modelli meteorologici continuano a perfezionare la previsione della traiettoria della goccia fredda in arrivo dalla Russia, che potrebbe portare un’ondata di freddo e neve a partire dall’11 gennaio. Questo fenomeno meteorologico, caratterizzato da un nucleo di aria fredda in quota, è da giorni al centro dell’attenzione, visto che avevamo già accennato alla possibilità di una “nevicata perfetta” per il 12 gennaio. Ora, con le dovute precauzioni, questa previsione sembra sempre più concreta, soprattutto per le regioni centrali e meridionali dell’Adriatico, come Abruzzo, Molise, Basilicata e Puglia.




Cos’è una goccia fredda e come colpirà l’Italia

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La goccia fredda è un fenomeno meteorologico che si verifica quando una massa di aria molto fredda si stacca dalla circolazione principale del vortice polare e si dirige verso sud. Questo tipo di configurazione può generare instabilità atmosferica significativa, causando nevicate anche a quote basse. Nel caso specifico, la goccia fredda in arrivo sembra puntare verso l’Italia centrale e meridionale, attraversando l’Adriatico e coinvolgendo regioni come Abruzzo, Molise, Basilicata e Puglia.


Secondo gli ultimi aggiornamenti dei modelli numerici, la massa di aria fredda entrerà nel nostro Paese l’11 gennaio, con effetti che si manifesteranno pienamente il giorno successivo, il 12 gennaio. I modelli, come il GFS e l’ECMWF, hanno mostrato oscillazioni nei giorni scorsi, ma la tendenza generale sembra convergere su una traiettoria che favorirà nevicate diffuse sulle aree interessate.


Le aree a rischio neve


Abruzzo e Molise saranno probabilmente le regioni più esposte ai primi effetti della goccia fredda. La combinazione tra aria gelida e umidità garantita dall’Adriatico potrebbe portare nevicate già dalla serata dell’11 gennaio, inizialmente sopra i 300-400 metri ma con possibilità di raggiungere quote prossime al livello del mare nella giornata del 12.

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Anche la Basilicata e la Puglia, in particolare il Gargano e l’entroterra barese, potrebbero essere colpite da fenomeni nevosi intensi. Sulle Murge, ad esempio, non si escludono accumuli significativi, mentre nelle zone costiere si prevede la possibilità di fenomeni misti o a carattere di pioggia congelante, a seconda delle temperature locali.


Leggi anche: Gelo e neve su Emilia Romagna, Abruzzo, Marche, Molise, Puglia e Basilicata


Perché è necessario aspettare conferme


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Nonostante la crescente fiducia nelle previsioni, gli esperti raccomandano cautela. La traiettoria delle gocce fredde è particolarmente difficile da prevedere con precisione, a causa delle piccole variazioni nelle condizioni atmosferiche che possono deviare il nucleo freddo anche di centinaia di chilometri. Ad ogni aggiornamento, i modelli affinano le previsioni, ma resta fondamentale monitorare la situazione fino all’ultimo.


Un altro elemento da considerare è la formazione di minimi depressionari secondari lungo l’Adriatico, che potrebbero influenzare l’intensità e la distribuzione delle nevicate. Questi sistemi, se si sviluppano, tendono a incrementare l’instabilità atmosferica, favorendo precipitazioni più abbondanti.


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Impatto e consigli per chi vive nelle aree interessate


Se le previsioni si confermeranno, sarà necessario prestare attenzione alla viabilità, soprattutto nelle zone interne e montuose. Le autorità locali potrebbero emettere allerte meteo e predisporre interventi di emergenza per garantire la sicurezza stradale. È consigliabile equipaggiare i veicoli con pneumatici invernali o catene da neve, anche nelle aree dove la neve è meno frequente, come le pianure pugliesi.


Inoltre, il freddo intenso potrebbe comportare rischi per le colture agricole e problemi alle infrastrutture, come tubature idriche non adeguatamente isolate. Anche per questo, gli enti preposti stanno monitorando l’evoluzione del fenomeno per intervenire tempestivamente in caso di necessità.


Conclusione: il momento della neve sembra arrivato

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La possibile nevicata del 12 gennaio rappresenta un evento significativo per le regioni dell’Italia centro-meridionale. Dopo giorni di attesa e monitoraggio, sembra che i modelli stiano finalmente convergendo su una previsione più chiara. Tuttavia, la prudenza resta d’obbligo: solo nelle 48 ore precedenti sarà possibile avere un quadro definitivo della situazione.


Per ora, non resta che prepararsi all’eventualità e seguire gli aggiornamenti dei bollettini meteo ufficiali. La neve, se confermata, sarà non solo una sfida per molte aree ma anche un’occasione per vivere uno spettacolo naturale raro e suggestivo, come dimostrano le immagini delle coste innevate in periodi analoghi.



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