La Roma ritrova il sorriso vincendo 2-0 il derby della Capitale contro la Lazio e regala a Claudio Ranieri, che tornava a vivere l’emozione della stracittadina dopo 14 anni, il quinto successo su cinque derby sulla panchina della Roma. Una vittoria costruita nel primo tempo con i giallorossi che grazie alla perla di capitan Pellegrini e al gol di Saelemakers hanno indirizzato la sfida, con la Lazio di Baroni, all’esordio nel derby, che nonostante un secondo tempo all’arrembaggio non è riuscita a ribaltare la sfida. La Roma con questo importante successo sale a 23 punti, mentre la Lazio resta ferma a 35. Ranieri per il derby sceglie, un po’ a sorpresa Pellegrini dal 1′ a supporto di Dybala e Dovbyk. In mezzo al campo Konè e Paredes, e sulle corsie laterali confermati Saelemakers e Angelino. Baroni dall’altra parte opta per Isaksen preferito a Tchaouna a destra per completare la trequarti con Dele-Bashiru e Zaccagni. In avanti Castellanos. Prima frazione a forti tinte giallorosse con la squadra di Ranieri che parte subito forte. Al 3′ Koné si libera al limite dell’area e conclude con un destro a giro ma è bravo Provedel a respingere in angolo. La Lazio prova a reagire e al 5′ Tavares serve Isaksen ma la conclusione viene ribattuta due volte e sulla respinta Marusic manda alto sopra la traversa. Al 10′ la Roma passa: grande ripartenza dei giallorossi con Dybala che allarga, poi la palla arriva al limite a Pellegrini che con un tiro a giro di gran classe batte Provedel per l’1-0. La Lazio accusa il colpo e la Roma prova ad affondare.
PAGELLE ROMA
SVILAR 7: Un quarto d’ora a godersi i cori della Sud, poi si tuffa bene su un tiro senza pretese di Isaksen. Di fatto l’unico vero intervento di un primo tempo in cui Hummels e gli altri gli coprono bene le spalle. La ripresa è tutta un’altra storia. Castellanos lo impegna subito sul primo palo, poi vola a deviare il tiro deviato di Guendouzi.
MANCINI 6,5: L’anti-Lazio dell’ultimo derby si gode una serata da tifoso aggiunto. Ma oltre ad esultare per i compagni mette la garra che serve nei momenti in cui la Roma abbassa un po’ il ritmo del derby. Ci pensa lui a suonare la sveglia e a impedire a Zaccagni di tramutarsi di nuovo da bestia nera.
HUMMELS 7: Giusto cinque minuti per capire dove tira il vento. Poi si prende la barca e tira dritto verso il porto, non gli interessa in che condizioni si arriva. Copre il perimetro dietro, imposta in avanti e rischia pure di trovare il gol nel primo tempo.
NDICKA 7: C’è Isaksen che fa girare le gambe e impone attenzione. Lui ce la mette pure su Dele-Bashiru quando evita con un salvataggio la rete del 2-1 dopo venti minuti abbondanti. Una pezza che ripropone anche al 75’ nel periodo forse di maggiore difficioltà.
Il più sereno di un reparto che concede davvero poco nonostante la Lazio ci provi fino alla fine.
SAELEMAEKERS 7: C’è chi si preoccupava di Nuno Tavares. Ma dall’altra parte non avevano fatto i conti col belga che si prende fascia, raddoppio e ovazione dell’Olimpico. Qualche apprensione difensiva era fisiologica, soprattutto nella ripresa. (66’ El Shaarawy 6: lui fa la differenza quando c’è da andare dall’altra parte, ma il finale è tutto di sacrificio)
PAREDES 7: Dove sta Leo? Da nessuna parte e ovunque. Si mette la tuta da Ninja, si nasconde dietro i ricci di Guendouzi e ripulisce palloni e situazioni senza urlare e senza fare troppo casino. A inizio ripresa si abbassa un po’ troppo, poi riprende a combattere e a impedire a Rovella di accorciare le distanze. Nel finale decide di tornare ad alzare la voce e si attacca con tutti.
KONÈ 7: Tira fuori subito la spada da infilzata e per poco non sorprende Provedel. E’ l’uomo in più di un reparto che si prende in mano il derby con cura e prepotenza, con stile ed arroganza. Gestisce bene strappi e pause in una sfida di fuoco tutta francese con Guendouzi e si prende pure qualche calpestata da Rovella. Il primo errorino arriva dopo oltre un’ora, tanto per rendere l’idea.
ANGELINO 6,5: Movimenti semplici, essenziali e una pressione psicologica su Marusic che resta ben fuori da dinamiche pericolose per un tempo intero. Nel secondo tempo la Lazio mette da quella parte Tchaouna e bisogna riequilibrare ingredienti. Ci mette un po’, ma poi fila tutto liscio e si permette pure un bel taglio a impedire l’infilata di Tavares.
DYBALA 7,5: Alla ricerca della prima gioia da derby. Si piazza tra le due linee, con quei tocchi che mandano ai matti le difese di mezzo mondo. Si divide la tela del vantaggio con Pellegrini, se ne prende un altro pezzo sul raddoppio di Saelemaekers. Poi si diverte a far ammonire mezza Lazio, manco fosse il Vigile Celletti. (74’ Baldanzi sv)
PELLEGRINI 7,5: Arrenditi o rinasci. Quale occasione più definitiva di un derby. Lorenzo scende in campo con la faccia concentrata, coi nervi tesi, coi capelli pronti a diventare biondi. Fa nascere, crescere e morire alle spalle di Provedel l’azione di un meraviglioso vantaggio. La notte per rinascere, per riprendere quello che si è perso. Dopo il gol Lorenzo non si ferma e continua a combattere anche se all’ultimo minuto del primo tempo si perde Castellanos. (66’ Pisilli 6,5: esordio da brividi in un derby, ma lui paura non ne ha. Impatta subito bene rubando una palla a Marusic. Poi corre tanto a impedire guai)
DOVBYK 6,5: Svetta e spizza palloni preziosi, come quello che porta al 2-0. Ma anche palla a terra ha spesso la meglio su Romagnoli. Certo, se pensi al migliore nel derby non pensi a lui. Ma come battesimo può andare anche bene così. (74’ Shomurodov sv: a cercare di dare profondità)
RANIERI 8: Ci sono le categorie, nella vita e nel calcio. Claudio sta dove stanno in pochi. Cala il pokerissimo nei derby, azzecca la magia Pellegrini e porta la sua Roma fuori dalla crisi con un primo tempo di cinismo e tecnica, e una ripresa di vecchio sacrificio.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 6 Gennaio 2025, 07:29
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