Le spaccature all’interno del centrodestra di Gallo e nell’amministrazione comunale di Papasso trovano sempre più conferme. Un esempio emblematico si è verificato venerdì sera, durante l’incontro presso la sezione di Forza Italia a Sibari. Nonostante l’occasione fosse dedicata agli auguri, si è avuta la conferma che il partito è attraversato da una profonda spaccatura.
La sezione di Cassano era assente, così come quella di Sibari non ha partecipato agli auguri organizzati dalla sezione di Cassano. Ma nonostante tutto, l’attuale opposizione rivendica la candidatura a sindaco, anche se divisi, mostrandosi pronta per le elezioni sui social, con foto e brindisi.
Si consiglia di tornare con i piedi per terra e, se possibile, riprendere un confronto serio sulla politica.
Se oggi ricoprono il ruolo di consiglieri e aspirano alla promozione ad amministratori, è importante valutare se il loro merito giustifica tale avanzamento, visto che la promozione, non dovrebbe essere un diritto automatico, ma dovrebbe essere il risultato di una valutazione attenta delle competenze.
Si chiede ai consiglieri comunali di minoranza: in cinque anni di amministrazione, quante interpellanze, interrogazioni, mozioni e altre istanze di sindacato ispettivo sono state presentate? Hanno mai proposto emendamenti al bilancio annuale, sollevato questioni politiche o denunciato azioni discutibili?
Il loro silenzio si interpreta come assenso alla gestione dell’amministrazione tanto che in più occasioni hanno garantito il numero legale per non mettere in discussione le scelte della maggioranza. Sul palco come giustificheranno queste cose? I Cassanesi li stanno aspettando alla porta…
Perché Gallo, pur essendo il leader di questa realtà, non si fa carico della situazione e non risponde della divisione che sta distruggendo l’unità del gruppo?
O semplicemente sta tenendo tutti a gioco perché in realtà lui ha già l’accordo di “una guerra senza armi” con Papasso? Sono lontani i tempi in cui Papasso definiva Gallo “l’incurvato” o come il “regista” di tutte le operazioni. Eppure, parliamo di qualche anno fa.
La politica e gli interessi hanno la memoria corta! Ma non è solo l’opposizione a essere in discussione.
I cittadini stanno aspettando con casse di pomodori anche Papasso e compagni. All’interno della maggioranza si confermano forti spaccature, come riportato dalla testata qualche settimana fa.
Come già detto, Papasso non ha mai fatto crescere nessuno dei suoi, decidendo e nominando chiunque volesse lui, senza consultarsi e senza tenere in considerazione il parere di nessuno dei consiglieri.
Ma le domande sono anche per Papasso, che pur di mantenere il suo controllo sull’amministrazione comunale, punta sulla Gaudiano, consapevole che con lei al suo fianco può continuare a dirigere le operazioni dietro le quinte. Questa scelta però ha rotto il giocattolo.
Papasso dovrebbe dare il “permesso” alla Gaudiano per rispondere alle domande che i cittadini le fanno e dovrà spiegare con chiarezza cosa ha concretamente fatto durante gli ultimi anni di amministrazione per meritarsi la candidatura.
Quali proposte ha avanzato? Quali emendamenti ha portato al tavolo del consiglio comunale per migliorare la gestione della città? Quali idee nuove ha cercato di introdurre, se ce ne sono, e in che modo ha contribuito a rafforzare le politiche locali?
Da consigliera delegata alla sanità, come ha tutelato la salute dei Cassanesi e l’ambiente? Non è lei stessa che ha contribuito a far spendere i 5 milioni di risarcimento delle feriti di zinco in asfalto invece di garantire un risanamento dell’ambiente e della salute pubblica?
Se la Gaudiano non è in grado di rispondere in maniera chiara a queste domande, rischia di continuare a rimanere una pedina nelle mani di Papasso, incapace di farsi carico delle richieste della città.
La spaccatura a casa Papasso è ormai palese e difficile da ignorare. I consiglieri ribelli, se davvero dovessero mantenere la loro posizione, avrebbero l’opportunità di dimostrare una certa coerenza. Fino ad ora, infatti, hanno sostenuto ed appoggiato una situazione che si è rivelata disastrosa sotto vari aspetti, tanto a livello amministrativo quanto politico. Passare dalla critica alle azioni concrete sarebbe un passo significativo, ma anche una sorta di riscatto nei confronti di scelte ed umiliazioni passate. D’altra parte, se dovessero piegarsi e tornare sui loro passi, rischierebbero di perdere definitivamente la loro credibilità, alimentando l’idea che la loro posizione sia stata più una mossa di opportunismo che una vera volontà di cambiamento. La coerenza non è solo una questione di principio, ma anche una condizione fondamentale per guadagnarsi la fiducia di chi li ha sostenuti.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link