9 dollari per entrare in centro con l’auto

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Anche New York, come altre metropoli fanno già da anni, ha deciso di introdurre una tassa per i veicoli che transitano in certe aree centrali della città, con l’obiettivo di ridurre traffico e inquinamento, battendo contemporaneamente cassa. È la prima città statunitense a farlo. Ora costa nove dollari entrare con la propria vettura – che sia utilitaria, suv o pick-up – nella nuova ”Area C” di Manhattan. La zona interessata dalla nuova tassa, chiamata “Congestion Relief Zone”, si estenderà dalla 60esima strada, a sud di Central Park. L’obiettivo, spiega il New York Times, è tagliare il traffico di 80mila veicoli al giorno.

L’INIZIATIVA
La Metropolitan Transportation Authority della Grande Mela si è fatta promotrice dell’iniziativa con il sostegno del governatore di New York Kathy Hochul, precisando che incasserà anche 14,4 dollari per gli autobus non di linea, 21,6 dollari per i camion e 4,5 dollari per le moto. I passeggeri dei taxi e dei veicoli a noleggio dovranno pagare cifre comprese tra i 75 centesimi e di 1,50 dollari. La MTA prevede entrate di 15 miliardi che, promette, saranno impiegati per migliorare il servizio pubblico, dall’acquisto di nuovi bus elettrici al potenziamento della metropolitana. Non tutti, però, sono così ottimisti, e come avvenuto già nel resto del mondo, i detrattori sono numerosi: al primo posto ci sono gli automobilisti dei ceti medio bassi, che si recano in quelle zone ogni giorno per lavoro, e ora dovranno aggiungere un altro costo al loro trasporto. «Viviamo già in una città incredibilmente costosa. Aggiungere un pedaggio solo per attraversare il mio quartiere è ridicolo», ha dichiarato Samantha Popper, una residente locale al New York Post. Lo stesso Donald Trump, che si insedierà tra poche settimane alla Casa Bianca e notoriamente avverso alle cause green, l’aveva definita «una delle tasse più regressive mai concepite». I repubblicani locali gli hanno già chiesto di intervenire. Il deputato Mike Lawler, che rappresenta un distretto suburbano a nord di New York City, aveva chiesto a Trump a novembre di impegnarsi a «porre fine una volta per tutte a questa assurda» iniziativa. C’è poi chi ha puntato il dito contro la scarsa qualità del trasporto pubblico, sottolineando la lentezza delle metro e la sua scarsa sicurezza. Critiche che Janno Lieber, amministratore delegato della MTA, ha rispedito al mittente, definendo il servizio di metropolitana come «il migliore in termini di numeri che abbiamo avuto in oltre un decennio».

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BENEFICI E SVANTAGGI
D’altronde, anche a Londra c’è un sistema complesso di limiti per le auto che continua a incontrare resistenza anche a distanza di anni dalla sua introduzione. Oltre alla “Congestion Charge” – che riguarda le zone centralissime della metropoli e costa 15 sterline se si transita dalle 7:00 alle 18:00 dal lunedì al venerdì e dalle 12:00 alle 18:00 il sabato, la domenica e nei giorni festivi – c’è anche la Ulez, o Ultra low emission zone, per chi ha auto non elettriche o a impatto troppo inquinante. Questa costa 12,50 sterline, era stata annunciata da Boris Johnson quando era sindaco di Londra nel 2015 e introdotta da Sadiq Khan nel 2019, che l’ha poi ampliata prendendo una decisione molto impopolare, ma «necessaria per salvare vite, proteggere i polmoni dei bambini e contribuire a ridurre il rischio che i londinesi sviluppino asma, demenza e una serie di altri problemi di salute», aveva spiegato.

Se i residenti delle zone interessate ne traggono benefici, il malcontento di altri è tangibile. Da tempo autoproclamati “blade runner” vandalizzano le telecamere che leggono le targhe in ingresso delle aree “Ulez”, 3.200 occhi elettronici collegati a un sistema che multa automaticamente i conducenti che non hanno pagato la tassa entro tre giorni dal rilevamento. La polizia registrato 795 crimini relativi alle telecamere Ulez tra aprile e settembre dell’anno scorso mentre ci sono state 200 segnalazioni di furto di telecamere e 595 di danneggiamento dei dispositivi. Anche l’area C di Milano prevede dei limiti di ingresso per le auto considerate inquinanti. L’accesso, si legge sul sito del comune, è gratuito per i veicoli elettrici, per certi ibridi, per motoveicoli e ciclomotori, mentre è soggetto al pagamento di una tassa superiore a 7,5 euro per alcuni o addirittura del tutto vietato per altri, a seconda del livello di inquinamento causato dal motore del veicolo.

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