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La Cronaca di Monemvasia è un resoconto storico bizantino composto fra il X e l’XI secolo[1]; costituisce l’unica fonte nota per lo studio della penetrazione e dell’insediamento degli Slavi e degli Avari nella Grecia continentale (nel Peloponneso in primis), fra il VI ed il VII secolo d.C., e della conseguente migrazione medievale ellenica in Sicilia ed in Italia meridionale[2]. Il luogo della sua compilazione ed il suo autore sono sconosciuti, ed è solo un’ipotesi che quest’ultimo sia stato originario di Monemvasia: la città ha dato il nome alla Cronaca solo per le notizie sulla sua fondazione contenute nell’opera[3].
Data per la prima volta alle stampe nel 1749 a Torino, dove fu scoperta nel codice miscellaneo CCCXXXVI. b. I, 4 della Biblioteca regia dal codicologo Giuseppe Pasini[4], la Cronaca di Monemvasia ha altre due versioni, entrambe rinvenute dallo storico greco Spyridōn Lampros nel XIX secolo in monasteri atoniti: una all’interno del codice 329 del monastero di Iviron, l’altra nel codice 220 del monastero di Kutlumùs[5]. Un suo ulteriore frammento è invece contenuto in un manoscritto del Collegio greco di Roma[6].
La Cronaca inizia descrivendo l’arrivo dei primi ambasciatori avaro-slavi a Costantinopoli, durante il regno dell’imperatore Giustiniano I, ed elencando le loro conquiste balcaniche al tempo di Giustino II[7]. L’autore data poi l’occupazione slava di Epiro, Tessaglia, Attica, Eubea e di quasi tutto il Peloponneso all’epoca di Maurizio (582–602), cosa che portò alla fuga della popolazione greca: gli abitanti di Patrasso fuggirono in Calabria, presso Reggio, quelli di Corinto sull’isola di Egina, quelli di Argo sull’isola di Levita e quelli di Sparta a Demenna, in Sicilia. Gli Spartani rimasti in patria scelsero invece di dirigersi sulla costa egea, di abitare la Zaconia e di fondare Monemvasia, in una posizione inattaccabile, condotti dal loro vescovo: a quel punto l’autore della Cronaca dichiara che la dominazione avaro-slava in Grecia, da lì in avanti (e cioè dal 587–588), sarebbe durata fino all’805–806[8].
Per il comando amministrativo e militare della limitata autorità bizantina nel Peloponneso, da Costantinopoli iniziarono a giungere degli strateghi finché uno di questi, originario della Piccola Armenia e membro della famiglia degli Scleri, riuscì a debellare gli Slavi durante il regno dell’imperatore Niceforo I (802–811): dopo la riconquista, Patrasso venne ripopolata richiamando gli esuli dalla Calabria[9] e Sparta con genti provenienti dai themata Armeniakon e Thrakesion e con dei «Kaphiroi», forse dei musulmani convertiti all’ortodossia[10].
- Josephus Pasinus, Antonius Rivautella e Franciscus Berta, Codices manuscripti regii Taurinensis Athenaei I. Manuscriptorum codicum Bibliothecae Taurinensis Athenaei pars prima, complectens hebraicos et graecos, Torino, 1749.
- Ivan Dujčev (a cura di), Cronaca di Monemvasia: Introduzione, testo critico, traduzione e note, collana Testi e monumenti, Istituto siciliano di studi bizantini e neoellenici, Palermo, 1976.
- ^ Ivan Dujčev, Prolegomeni, in Cronaca di Monemvasia, Palermo, 1976, p. XLIV.
- ^ Ivan Dujčev, Prolegomeni, in Cronaca di Monemvasia, pp. XLII-XLIII.
- ^ Ivan Dujčev, Prolegomeni, in Cronaca di Monemvasia, p. XLV.
- ^ Ivan Dujčev, Prolegomeni, in Cronaca di Monemvasia, pp. IX-X.
- ^ Ivan Dujčev, Prolegomeni, in Cronaca di Monemvasia, p. XIII.
- ^ Ivan Dujčev, Prolegomeni, in Cronaca di Monemvasia, p. XVI.
- ^ Ivan Dujčev (a cura di), Chronicon dictum Monemvasiae, in Cronaca di Monemvasia, pp. 2-7.
- ^ Ivan Dujčev (a cura di), Chronicon dictum Monemvasiae, in Cronaca di Monemvasia, pp. 8-19.
- ^ Ivan Dujčev (a cura di), Chronicon dictum Monemvasiae, in Cronaca di Monemvasia, pp. 19-21.
- ^ Ivan Dujčev (a cura di), Chronicon dictum Monemvasiae, in Cronaca di Monemvasia, pp. 22-23.
- (FR) Antoine Bon, Le Péloponnèse byzantin jusqu’en 1204, collana Bibliothèque byzantine (I), Presses universitaires de France, Parigi, 1951.
- (EN) Peter Charanis, The Chronicle of Monemvasia and the question of the slavonic settlements in Greece, in Dumbarton Oaks Papers, vol. 5, Washington, D.C., 1950, pp. 139–166.
- (DE) Ewald Kislinger, Regionalgeschichte als Quellenproblem. Die Chronik von Monembasia und das sizilianische Demenna, collana Philosophisch-historische Klasse (294), Österreichische Akademie der Wissenschaften, Vienna, 2001, ISBN 978-37-0013-001-7.
- (FR) Paul Lemerle, La Chronique improprement dite de Monemvasie: le contexte historique et légendaire, in Revue des études byzantines, vol. 21, Parigi, 1963, pp. 5–49.
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