ANCONA – Li univano il grande cuore, la generosità di mettersi sempre al servizio degli altri. Vent’anni insieme Lucia e Diego, sposati dal 2013 ma eterni fidanzati anche dopo la nascita di loro figlio. Eternamente insieme, anche nella tragedia immane che ieri mattina li ha strappati per sempre all’amore della loro creatura, che ieri a soli 10 anni è rimasta orfana di entrambi i suoi genitori. E che tra l’altro si è trovato con la nonna a raggiungere il luogo dell’incidente in cui hanno perso la vita la mamma, Lucia Manfredi 40 anni, dottoressa della Clinica Medica dell’ospedale di Torrette e il suo amato papà Diego Duca, 46 anni autista del 118 presso l’Azienda Ospedaliera di Perugia. I due sarebbero morti dopo una carambola, causata da una Bmw nera che scendeva da via Esino – condotta da un professore – e che ha perso il controllo a causa del manto stradale scivoloso per una sottile lastra di ghiaccio presente sull’asfalto.
Lucia Manfredi e Diego Duca morti, la tragedia
Entrambi originari di Fabriano, appartenenti alla parrocchia di San Nicolò, avevano festeggiato il 26 dicembre i loro 20 anni di fidanzamento. Un legame solido, che il 22 giugno 2013 li aveva portati a pronunciare il fatidico “sì” per suggellare quel loro grande amore da cui era nato un figlio amatissimo. Una famiglia unita, speciale. Come speciali nella bontà d’animo, nella generosità e nell’altruismo erano Lucia e Diego, salutati con commozione da tantissimi colleghi e amici. Vivevano in un appartamento a Torrette. Ieri mattina erano usciti insieme per andare al lavoro, Lucia era attesa in reparto e Diego alla postazione 118 in Umbria. Ma non sono mai arrivati a destinazione perché la meta del loro ultimo viaggio, sempre l’una accanto all’altro, era tristemente diversa. I cellulari squillavano all’impazzata mentre i soccorritori del 118 con le lacrime agli occhi coprivano con i teli bianchi della resa i loro poveri colleghi. Il mondo della sanità è sotto choc. Trema da ieri il cuore dell’ospedale regionale di Torrette, che ha perso una validissima giovane professionista, stimata e ben voluta da tutti. Quando la notizia è rimbalzata sulle chat dei vari reparti, sui volti di chi la conosceva traspariva una profonda angoscia. Un sentimento amplificato quando, molte ore dopo, con il riconoscimento della seconda vittima, si è scoperto che anche il marito, Diego, aveva perso la vita.
«Siamo sconvolti – sono le parole scandite a fatica del direttore generale dell’Azienda ospedaliero universitaria di Torrette, Armando Marco Gozzini – quella di oggi (ieri per chi legge, ndr.) è stata una giornata davvero molto brutta. Altre ne seguiranno, e saranno tristi per noi e per chi lavorava con la dottoressa Manfredi, una giovane professionista motivata e in gamba. Anche l’altra sera so che aveva partecipato a una riunione con il primario finita tardi, si impegnava tanto nel suo lavoro. Era speciale. Spezza il cuore il pensiero di un bambino rimasto solo senza i genitori. Assurdo. Come Azienda sanitaria siamo vicini e a disposizione di chi resta».
Cordoglio anche da parte dell’Azienda ospedaliera di Perugia: «Il più profondo cordoglio per la tragica scomparsa del collega Diego Duca, autista del 118, e di sua moglie, entrambi vittime dell’incidente stradale a Torrette di Ancona. In questo momento di dolore, ci stringiamo con affetto ai loro cari e a tutti coloro che li hanno conosciuti e apprezzati. Le sue qualità umane e professionali rimarranno per sempre ispirazione per tutti noi», sottolineano la direzione e il personale dell’Azienda ospedaliera. Hanno partecipato al lutto anche il segretario regionale Anaao Assomed Daniele Fumelli e tutto il consiglio direttivo, ricordando che la dottoressa Manfredi era una loro iscritta.
LA CHAT
«Stavo andando a lavorare, ero di guardia alle 8 poi ho visto la strada sbarrata, il caos – racconta incredulo il dottor Andrea Vecchi, dirigente medico e chirurgo dei trapianti – ho capito che c’erano vittime, ma mai mi sarei immaginato che a perdere la vita potesse essere una collega. Sono cose inverosimili, non ci si può credere. Sembra una manovra assurda del destino. Ho saputo di Lucia molte ore dopo, da una nostra chat interna, sono sconvolto. Lo siamo tutti». «Eri un medico meraviglioso, una persona gentile. Non doveva succedere», scrive una collega ricordando Lucia come empatica, attenta e gentile, dolcissima e dal sorriso garbato, capace di curare i pazienti «con amore e devozione». Listati a lutto i profili social degli autisti e soccorritori del 118, uniti nel ricordo di Diego, ex dipendente della Croce Verde di Cupramontana. L’associazione in segno di rispetto ha annullato la “cioccolata calda augurale” prevista per oggi.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link