Saldi, pienone a Bergamo e nei centri commerciali

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 


Caccia allo sconto nella Bergamasca nel primo giorno di saldi invernali. I negozi del capoluogo e i centri commerciali sparsi in provincia stanno registrando un buon afflusso di clienti, pronti a sfruttare l’occasione per portarsi a casa articoli a prezzo ribassato.

Pienone in centro e in Città Alta

Sin dalla mattina il centro di Bergamo e Città Alta hanno registrato un bel movimento di persone che, sacchetti alla mano, si sono date allo shopping. Particolarmente gettonate dalle famiglie le attività commerciali che propongono capi di abbigliamento, intimo e accessori.

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

Traffico verso Oriocenter

Il rovescio della medaglia sono, come sempre, code e parcheggi sold out. Il traffico si è ulteriormente intensificato nel pomeriggio, nelle vie del centro e in particolare sull’asse interurbano, in direzione di Oriocenter.

I saldi invernali, che normalmente registrano un grande interesse da parte del pubblico soprattutto nel corso del primo fine settimana di sconti, possono godere del primo ponte festivo del 2025, che permetterà di fare acquisti con maggior libertà per tre giorni consecutivi, da sabato 4 gennaio all’Epifania.

Il vademecum dei saldi

Ecco le indicazioni di Federazione Moda Italia e Confcommercio Imprese per l’Italia per il corretto acquisto degli articoli in saldo. Qui tutte le info utili.

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (Art. 129 e ss. D.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato (art. 135 bis del D.Lgs. 206/2005 – Codice del Consumo). Per gli acquisti online i cambi o la rescissione del contratto sono sempre consentiti entro 14 giorni dalla ricezione del prodotto indipendentemente dalla presenza di difetti, fatta eccezione per i prodotti su misura o personalizzati (artt. 52 e ss. del D.Lgs. 206/2005 – Codice del Consumo).
Prova dei capi: non c’è obbligo. È rimessa alla discrezionalità del negoziante.
Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless.
Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.
Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e, generalmente, il prezzo finale. In tutto il periodo dei saldi il prezzo iniziale sarà il prezzo più basso applicato alla generalità dei consumatori nei 30 giorni antecedenti l’inizio dei saldi (Art. 17 bis D.Lgs. 206/2005 – Codice del Consumo introdotto dal D.Lgs. n. 26/2023 di recepimento della Direttiva UE «Omnibus»).

Saldi, le previsioni di Confcommercio

Le previsioni di spesa di Confcommercio Bergamo fanno ben sperare, con 152 euro a persona per gli acquisti principalmente di abbigliamento, calzature, articoli sportivi. Una cifra in rialzo di 7 euro pro capite rispetto all’anno scorso (quando il budget era di 145 euro, 139 euro nel 2023, 134 euro nel 2022 e 124 euro nel 2021 della pandemia). Il budget medio a famiglia per la nostra provincia riservato ai saldi è di 354,20 euro (contro i 307 euro nazionali). La spesa complessiva stimata da Confcommercio Bergamo per la nostra provincia è di 124 milioni e 500mila euro, con una crescita rispetto ai saldi invernali scorsi di 7milioni e 700mila euro (erano 116 milioni e 800mila euro l’anno scorso). Il 73,5 dei bergamaschi farà quest’anno qualche acquisto scontato (+1% rispetto a gennaio 2024). La media di spesa nazionale, rilevata dall’Ufficio Studi Confcommercio, è di 138 euro a persona per un giro d’affari complessivo di 4,9 miliardi di euro (100 milioni di euro in più rispetto allo scorso anno) e 16 milioni di famiglie italiane impegnate nello shopping d’occasione.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link