«Manfredi sta facendo un grande lavoro, il capoluogo vive profonde trasformazioni»

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«Insieme a Pompei e Napoli possiamo costituire il polo del turismo del Mezzogiorno». Ha le idee chiare il sindaco di Sorrento, Massimo Coppola, all’alba del 2025, anno che deve consolidare ulteriormente la crescita innescata con il post pandemia per il comparto che traina l’economia della Costiera e, attraverso l’indotto, anche dei territori vicini.

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Sorrento è considerata da tempo la capitale dell’ospitalità del Meridione, ma ora Napoli sta facendo registrare numeri eccezionali. Si può lavorare in sinergia?

«Assolutamente sì. L’amministrazione del sindaco Gaetano Manfredi sta portando avanti un grande lavoro che sta dando ottimi risultati. È in atto una profonda trasformazione della città simbolo del Sud, che non vuole essere più inchiodata agli stereotipi, ma punta a crescere ed affermarsi, così come la sua gente. Una partnership tra Napoli, Sorrento e Pompei, località quest’ultima che detiene un patrimonio storico, artistico e culturale unico al mondo, può innescare uno sviluppo economico straordinario per l’intera area metropolitana».

Cosa manca per avviare questo percorso virtuoso?

«Le infrastrutture adeguate. Bisogna innanzitutto potenziare i collegamenti e attivare tutti quei servizi che i moderni viaggiatori chiedono».

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A Sorrento siete già avviati verso questa transizione?

«La nostra città vive una stagione di profondi cambiamenti. Alla vigilia del mio mandato, quattro anni fa, avevo chiaramente in mente ciò che bisognava fare per sollevare la città, ma devo dire che non immaginavo a questo punto di essere già così avanti. Da quando mi sono insediato abbiamo avviato una ventina di opere pubbliche, molte delle quali ultimate, mentre altre saranno completate nei prossimi mesi».

Faccia qualche esempio di quelle più significative per il territorio.

«È difficile perché sono veramente tante. Ricordo la riqualificazione dell’ingresso in città lungo il corso Italia al confine con Sant’Agnello, il restyling del teatro comunale Tasso, il recupero del camminamento di ronda lungo le antiche mura vicereali, l’impianto sportivo polifunzionale di via Capasso, la realizzazione di un nuovo piano della scuola Vittorio Veneto e la sostituzione di settecento punti luce con lampade a led. Ma abbiamo vissuto anche altri momenti importanti ai quali ha preso parte anche il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, come la dismissione del depuratore di Marina Grande, attesa da decenni, e l’apertura del nuovo reparto di rianimazione dell’ospedale».

E per il futuro?

«Abbiamo già attivo il cantiere per riqualificare piazza Veniero recuperando gli antichi reperti interrati. Siamo pronti a partire per il restyling dell’eliporto e il recupero della pineta de Le Tore, ma anche per riaprire il Parco Ibsen e realizzare quello della Regina Giovanna. Senza dimenticare i lavori in via Fontanelle al Capo di Sorrento, franata ormai più di dieci anni fa. E poi c’è il campo Italia da adeguare agli standard della Lega così da poter riportare la squadra a Sorrento dall’esilio forzato a Potenza».

Manca qualcosa?

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«L’opera più importante ed attesa: il percorso pedonale meccanizzato tra il centro cittadino e il porto di Marina Piccola. Un’opera per la quale la Regione ha già stanziato quasi 20 milioni di euro e che garantirà maggiore vivibilità al cuore di Sorrento».

Opere di cui godranno i residenti ma anche i turisti?

«Il primo obiettivo è quello di soddisfare le aspettative dei sorrentini, ma è chiaro che di molte di queste infrastrutture beneficeranno anche gli ospiti della città».

Anche perché l’intera economia del territorio ruota intorno alla macchina dell’ospitalità.

«Proprio così. Se la nostra città come il resto della Costiera può affermare di avere un tasso di disoccupazione praticamente pari a zero è proprio grazie al turismo. Tutti, in un modo o nell’altro, siamo legati al comparto. E noi dobbiamo essere fieri di poter vantare la presenza in penisola sorrentina dei migliori operatori del settore dell’accoglienza e della ristorazione a livello nazionale e non solo».

Ma non è tutto rose e fiori?

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«Purtroppo non mancano le criticità. Prima tra tutte quella relativa alla mobilità, come ho già ricordato parlando della carenza di infrastrutture. Una Circumvesuviana che garantisse un servizio adeguato sarebbe utile anche a ridurre il peso del traffico. Speriamo solo che arrivino presto i tanto attesi nuovi treni. Si potrebbe anche migliorare il trasporto via mare, anche se su questo punto qualche passo in avanti lo abbiamo fatto. Intanto nelle prossime settimane abbiamo in programma nuovi incontri con il prefetto Michele di Bari per attivare provvedimenti che possano migliorare la viabilità».

Nel 2025 scade il suo primo mandato da sindaco, la domanda è d’obbligo: si ricandida?

«Devo dire che con gli alleati non ne abbiamo ancora discusso, ma tra di noi il feeling in questi anni non è mai venuto meno, anzi. Anche la città sembra apprezzare i risultati del nostro lavoro ed attende che completiamo l’opera avviata. Quindi posso dire che l’orientamento è quello di dare continuità al mandato ricevuto quattro anni fa. In breve? Sono pronto a ricandidarmi».





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