Primi incontri tra Unione Europea e nuovo governo siriano. A Damasco la ministra degli Esteri tedesca Baerbock e il suo omologo francese Barrot hanno incontrato il nuovo capo siriano al-Jolani. \”I due ministri degli Esteri portano alla Siria il messaggio dell’Europa che chiede garanzie\”, afferma su X l’Alta rappresentante dell’Ue Kallas.
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La protezione civile palestinese ha riferito che è salito ad almeno 31 morti il bilancio delle vittime di oggi in diversi raid israeliani sulla Striscia di Gaza. Uno degli attacchi ha colpito e distrutto una casa a Gaza City, uccidendo 11 persone, tra cui 7 bambini e una donna.
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L’attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele ha riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. L’APPROFONDIMENTO
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L’Unifil ha accusato l’esercito israeliano di aver distrutto un barile blu che segna il confine tra Israele e Libano, nonché una torre di osservazione dell’esercito libanese vicino a una delle postazioni della forza di osservazione delle Nazioni Unite. \”Questa mattina i peacekeeper hanno visto un bulldozer dell’IDF distruggere un barile blu che segna la linea di ritiro tra Libano e Israele a Labbouneh, nonché una torre di osservazione appartenente alle Forze armate libanesi immediatamente accanto a una posizione dell’Unifil\”, si legge in un post della forza Onu du X che parla di \”distruzione deliberata e diretta\” in \”flagrante violazione della risoluzione 1701 e del diritto internazionale\”.
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Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha confermato la ripresa dei negoziati indiretti con Hamas in Qatar per il rilascio degli ostaggi. Il ministro ha informato i genitori dell’ostaggio Liri Albag, \”degli sforzi in corso per liberare gli ostaggi, in particolare con la partenza ieri della delegazione israeliana per i colloqui in Qatar\”. Una nota del ministero specifica che il primo ministro Benjamin Netanyahu ha dato \”direttive specifiche per la continuazione dei negoziati\”.
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L’aviazione israeliana è tornata in serata a bombardare diversi obbiettivi a Gaza. A quanto riferisce l’agenzia di stampa palestinese Wafa, almeno quattro persone sono rimaste uccise in un attacco sul campo profughi di al Bureij, nel centro della Striscia. Il Times of Israel riporta un comunicato delle Forze Armate israeliane su un attacco aereo lungo il corridoio Salah a-Din contro operativi di Hamas \”coinvolti in attività terroristiche\” compiute sfruttando le rotte degli aiuti umanitari. Il corridoio, noto anche come Philadelphi, 14 chilometri lungo il confine con l’Egitto, è tra le vie più importante per il transito di aiuti umanitari per la popolazione di Gaza. \”L’attacco è avvenuto a distanza dal passaggio di convogli umanitari e non ha avuto ripercussioni sull’ingresso degli aiuti\”, ha assicurato l’IDF nella nota.
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Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha parlato con Shira ed Eli Elbag, i genitori della soldatessa ostaggio Liri Elbag, a seguito del video pubblicato da Hamas che la ritrae in cattività. Ne ha dato notizia l’Ufficio del Primo Ministro (Pmo).
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“Il primo ministro ha assicurato che Israele continua a lavorare senza sosta per riportare Liri e tutti gli ostaggi a casa, e che gli sforzi sono in corso, anche in questo momento – si legge nel comunicato dell’ufficio del primo ministro- il premier ha ribadito che chiunque osi fare del male ai nostri ostaggi ne porta la responsabilità”.
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La famiglia della soldatessa ostaggio Liri Elbag ha approvato la pubblicazione delle immagini del video di Hamas che la ritrae, e ha invitato il premier israeliano Benjamin Netanyahu e i funzionari a “prendere le vostre decisioni come se i vostri figli fossero lì”. Lo riporta Haaretz.
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La famiglia ha dichiarato che “il video pubblicato oggi ci ha straziato il cuore. Questa non è la stessa figlia e sorella che conosciamo. È in cattive condizioni e il suo difficile stato mentale è evidente”. “Abbiamo visto Liri, la nostra eroina, sopravvivere e implorare per la sua vita. È a diverse decine di chilometri da noi e da 456 giorni non riusciamo a riportarla a casa – hanno detto – Liri è viva e deve tornare viva, dipende solo da voi. Non dovete perdere l’opportunità attuale di riportare tutti indietro”.
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Quattro persone sono state fermate dalla polizia israeliana durante una manifestazione davanti alla residenza del premier Benjamin Netanyahu a Gerusalemme, in cui si chiedeva di raggiungere velocemente un accordo per liberare gli ostaggi detenuti da Hamas. Lo riporta il sito di notizie Walla.
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Le proteste sono avvenute mentre Hamas rilasciava un video con segni di vita della 19enne soldatessa ostaggio Liri Albag. I manifestanti accusano Netanyahu di aver ostacolato i precedenti sforzi per raggiungere un accordo sugli ostaggi per salvaguardare la sua coalizione.
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La protezione civile palestinese ha riferito che è salito ad almeno 31 morti il bilancio delle vittime di oggi in diversi raid israeliani sulla Striscia di Gaza. Uno degli attacchi ha colpito e distrutto una casa a Gaza City, uccidendo 11 persone, tra cui 7 bambini e una donna.
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In seguito alla pubblicazione da parte di Hamas di un video della soldatessa ostaggio Liri Elbag, il Forum degli ostaggi e delle famiglie ha rilasciato una dichiarazione in cui invita il pubblico a unirsi alle manifestazioni e alle veglie di protesta per chiedere la restituzione degli ostaggi.
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“Il segno di vita di Liri è una prova schiacciante e innegabile dell’urgenza di riportare a casa tutti gli ostaggi! Ogni giorno nell’inferno di Hamas a Gaza comporta un rischio immediato di morte per gli ostaggi vivi e mette a repentaglio la possibilità di recuperare i caduti per una sepoltura adeguata – si legge nella dichiarazione – Mancano sedici giorni all’ultimatum fissato dal presidente eletto Trump. Non dobbiamo perdere questa storica finestra di opportunità! È ora che il nostro Primo Ministro e gli altri leader mondiali agiscano con coraggio e riportino a casa Liri e tutti gli ostaggi”.
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Secondo i servizi di emergenza di Gaza è salito ad almeno 26 morti il bilancio delle vittime negli attacchi israeliani di oggi nella Striscia. Il Ministero della Sanità del governo di Hamas a Gaza nelle denuncia 136 uccisi nelle ultime 48 ore.
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Il leader siriano Abu Mohammed al Jolani si è espresso così nella visita del 31 dicembre con Ibrahim Faltas, vicario della Custodia di Terra Santa. Il loro incontro a Damasco è raccontato dallo stesso Faltas sulle pagine dell’Osservatore Romano. LEGGI QUI
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Hamas ha diffuso un video che mostra l’ostaggio Liri Albag, 19 anni, ancora in vita. Lo rendono noto i media israeliani. Il video, della durata di tre minuti e mezzo, non è datato, ma Albag afferma di essere stata trattenuta per oltre 450 giorni, indicando che è stato girato di recente. Albag, una soldatessa addetta alla sorveglianza a Nahal Oz, è stata rapita insieme ad altre sei persone dai terroristi di Hamas il 7 ottobre. Una di loro è stata salvata e un’altra è stata trovata morta. Gli altri cinque — Albag, Karina Ariev, Agam Berger, Naama Levy e Daniella Gilboa — sono ancora ostaggi.
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Hamas ha già diffuso in precedenza video simili degli ostaggi in suo possesso, che Israele considera una forma di guerra psicologica. La famiglia di Albag ha chiesto ai media di non pubblicare il video o immagini tratte da esso. La maggior parte dei media israeliani evita di trasmettere i video pubblicati da Hamas, a meno che le famiglie degli ostaggi non lo richiedano espressamente.
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Hamas ha diffuso un video della 19enne ostaggio Liri Albag. Nel video, della durata di tre minuti e mezzo, Albag afferma di essere detenuta da oltre 450 giorni, a indicare che sarebbe stato girato di recente. Lo ha reso noto il Times of Israel. Soldatessa di sorveglianza di stanza alla postazione di Nahal Oz, era stata rapita insieme ad altri cinque da terroristi di Hamas il 7 ottobre del 2023. Una è stata salvata e un’altra è stata recuperata morta dopo essere stata uccisa durante la prigionia. Gli altri cinque – Karina Ariev, Agam Berger, Naama Levy e Daniella Gilboa – sono ancora ostaggi.
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\”Non considero i siriani cristiani una minoranza ma una parte integrante e importante della storia del popolo siriano\”. Lo ha detto il nuovo leader siriano Abu Mohammed al Jolani a Ibrahim Faltas, vicario della Custodia di Terra Santa, che racconta il loro incontro il 31 dicembre a Damasco sulle pagine dell’Osservatore Romano. Jolani ha anche colto l’occasione per esprimere \”innanzitutto grande ammirazione, stima e rispetto per Papa Francesco\”. \”E’ un vero uomo di pace — ha sottolineato —, ho apprezzato i suoi appelli e le sue azioni a favore della pace e dei popoli in difficoltà\”.
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I soccorritori della Striscia di Gaza hanno dichiarato che almeno 19 persone, tra cui otto bambini, sono state uccise negli attacchi israeliani nel territorio palestinese.
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La Siria annuncia la ripresa dei voli internazionali da e per Damasco a partire da martedì prossimo, 7 gennaio. \”Annunciamo che inizieremo a ricevere voli internazionali da e per l’aeroporto internazionale di Damasco a partire da martedì\”, riferisce l’agenzia di stampa statale Sana, citando Ashhad al-Salibi, direttore dell’Autorità per l’aviazione civile e il trasporto aereo. Aerei umanitari internazionali sono già atterrati in Siria e sono ripresi anche i voli interni.
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È salito a 45.717 il numero delle persone che sono state uccise e a 108.856 quello dei feriti nella Striscia di Gaza da quando è iniziata l’offensiva militare israeliana in risposta all’attacco di Hamas contro Israele il 7 ottobre del 2023. Lo rende noto il ministero della Sanità di Gaza City.
\nSolo nelle ultime 24 ore sono stati uccisi 59 palestinesi e altri 273 sono rimasti, si legge in una nota. ”Un certo numero di vittime sono ancora sotto le macerie e per le strade che le ambulanze e i soccorritori non possono raggiungere”, afferma il ministero.
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L’Autorità nazionale palestinese (Anp) ha annunciato la notte scorsa che un’operazione militare israeliana in un campo profughi di Nablus, nella Cisgiordania occupata, ha provocato un morto e nove feriti, quattro dei quali sono in gravi condizioni. Un giovane di 18 anni, Mohammad Medhat Amin Amer, \”è stato ucciso dai proiettili dell’occupazione (israeliana) nel campo di Balata\”, si legge in un comunicato del ministero della Sanità dell’Autorità palestinese. Nove persone sono rimaste ferite, \”di cui quattro sono in gravi condizioni\”, prosegue la nota
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Il presidente eletto Donald Trump ha nominato il suo vice inviato speciale per la pace in Medio Oriente: Morgan Ortagus. Gia’ portavoce del Dipartimento di Stato sotto l’allora Segretario di Stato Mike Pompeo durante il primo mandato di Trump alla Casa Bianca, Ortagus e’ stata in passato una voce critica nei suoi confronti. Con l’occasione della sua nomina viene anche rimproverata con ironia del presidente rieletto che non nasconde il suo scetticismo. \”Morgan mi ha combattuto per tre anni, ma spero che abbia imparato la lezione\”, ha scritto Trump in un post su Truth Social. Ortagus lavorera’ nel team di Steven Witkoff, magnate immobiliare di New York e amico intimo di Trump, gia’ nominato inviato in Medio Oriente a novembre.
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Hamas ha diffuso un video che mostra l’ostaggio Liri Albag, 19 anni, ancora in vita. Il video, della durata di tre minuti e mezzo, non è datato, ma Albag afferma di essere stata trattenuta per oltre 450 giorni, indicando che è stato girato di recente. Albag, una soldatessa addetta alla sorveglianza a Nahal Oz, è stata rapita insieme ad altre sei persone dai terroristi di Hamas il 7 ottobre. Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha confermato la ripresa dei negoziati indiretti con Hamas in Qatar per il rilascio degli ostaggi.
Primi incontri tra Unione Europea e nuovo governo siriano. A Damasco la ministra degli Esteri tedesca Baerbock e il suo omologo francese Barrot hanno incontrato il nuovo capo siriano al-Jolani. “I due ministri degli Esteri portano alla Siria il messaggio dell’Europa che chiede garanzie”, afferma su X l’Alta rappresentante dell’Ue Kallas.
La protezione civile palestinese ha riferito che è salito ad almeno 31 morti il bilancio delle vittime di oggi in diversi raid israeliani sulla Striscia di Gaza. Uno degli attacchi ha colpito e distrutto una casa a Gaza City, uccidendo 11 persone, tra cui 7 bambini e una donna.
Approfondimenti:
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La questione israelo palestinese, cos’è e come è nata
L’attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele ha riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. L’APPROFONDIMENTO
Unifil, Idf ha distrutto marcatore confine con il Libano
L’Unifil ha accusato l’esercito israeliano di aver distrutto un barile blu che segna il confine tra Israele e Libano, nonché una torre di osservazione dell’esercito libanese vicino a una delle postazioni della forza di osservazione delle Nazioni Unite. “Questa mattina i peacekeeper hanno visto un bulldozer dell’IDF distruggere un barile blu che segna la linea di ritiro tra Libano e Israele a Labbouneh, nonché una torre di osservazione appartenente alle Forze armate libanesi immediatamente accanto a una posizione dell’Unifil”, si legge in un post della forza Onu du X che parla di “distruzione deliberata e diretta” in “flagrante violazione della risoluzione 1701 e del diritto internazionale”.
Israele conferma ripresa negoziati Doha su ostaggi
Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha confermato la ripresa dei negoziati indiretti con Hamas in Qatar per il rilascio degli ostaggi. Il ministro ha informato i genitori dell’ostaggio Liri Albag, “degli sforzi in corso per liberare gli ostaggi, in particolare con la partenza ieri della delegazione israeliana per i colloqui in Qatar”. Una nota del ministero specifica che il primo ministro Benjamin Netanyahu ha dato “direttive specifiche per la continuazione dei negoziati”.
Nuovi raid su Gaza, almeno quattro morti
L’aviazione israeliana è tornata in serata a bombardare diversi obbiettivi a Gaza. A quanto riferisce l’agenzia di stampa palestinese Wafa, almeno quattro persone sono rimaste uccise in un attacco sul campo profughi di al Bureij, nel centro della Striscia. Il Times of Israel riporta un comunicato delle Forze Armate israeliane su un attacco aereo lungo il corridoio Salah a-Din contro operativi di Hamas “coinvolti in attività terroristiche” compiute sfruttando le rotte degli aiuti umanitari. Il corridoio, noto anche come Philadelphi, 14 chilometri lungo il confine con l’Egitto, è tra le vie più importante per il transito di aiuti umanitari per la popolazione di Gaza. “L’attacco è avvenuto a distanza dal passaggio di convogli umanitari e non ha avuto ripercussioni sull’ingresso degli aiuti”, ha assicurato l’IDF nella nota.
Netanyahu a genitori soldatessa ostaggio: “Sforzi in atto per riportarla a casa”
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha parlato con Shira ed Eli Elbag, i genitori della soldatessa ostaggio Liri Elbag, a seguito del video pubblicato da Hamas che la ritrae in cattività. Ne ha dato notizia l’Ufficio del Primo Ministro (Pmo).
“Il primo ministro ha assicurato che Israele continua a lavorare senza sosta per riportare Liri e tutti gli ostaggi a casa, e che gli sforzi sono in corso, anche in questo momento – si legge nel comunicato dell’ufficio del primo ministro- il premier ha ribadito che chiunque osi fare del male ai nostri ostaggi ne porta la responsabilità”.
Famiglia soldatessa ostaggio a Netanyahu: “Decidete come se fossero vostri figli”
La famiglia della soldatessa ostaggio Liri Elbag ha approvato la pubblicazione delle immagini del video di Hamas che la ritrae, e ha invitato il premier israeliano Benjamin Netanyahu e i funzionari a “prendere le vostre decisioni come se i vostri figli fossero lì”. Lo riporta Haaretz.
La famiglia ha dichiarato che “il video pubblicato oggi ci ha straziato il cuore. Questa non è la stessa figlia e sorella che conosciamo. È in cattive condizioni e il suo difficile stato mentale è evidente”. “Abbiamo visto Liri, la nostra eroina, sopravvivere e implorare per la sua vita. È a diverse decine di chilometri da noi e da 456 giorni non riusciamo a riportarla a casa – hanno detto – Liri è viva e deve tornare viva, dipende solo da voi. Non dovete perdere l’opportunità attuale di riportare tutti indietro”.
Proteste davanti casa di Netanyahu per chiedere accordo su ostaggi, 4 arresti
Quattro persone sono state fermate dalla polizia israeliana durante una manifestazione davanti alla residenza del premier Benjamin Netanyahu a Gerusalemme, in cui si chiedeva di raggiungere velocemente un accordo per liberare gli ostaggi detenuti da Hamas. Lo riporta il sito di notizie Walla.
Le proteste sono avvenute mentre Hamas rilasciava un video con segni di vita della 19enne soldatessa ostaggio Liri Albag. I manifestanti accusano Netanyahu di aver ostacolato i precedenti sforzi per raggiungere un accordo sugli ostaggi per salvaguardare la sua coalizione.
Hamas, almeno 31 i morti nei raid israeliani sulla Striscia
La protezione civile palestinese ha riferito che è salito ad almeno 31 morti il bilancio delle vittime di oggi in diversi raid israeliani sulla Striscia di Gaza. Uno degli attacchi ha colpito e distrutto una casa a Gaza City, uccidendo 11 persone, tra cui 7 bambini e una donna.
Forum famiglie degli ostaggi: video soldatessa prova urgenza di riportarli a casa
In seguito alla pubblicazione da parte di Hamas di un video della soldatessa ostaggio Liri Elbag, il Forum degli ostaggi e delle famiglie ha rilasciato una dichiarazione in cui invita il pubblico a unirsi alle manifestazioni e alle veglie di protesta per chiedere la restituzione degli ostaggi.
“Il segno di vita di Liri è una prova schiacciante e innegabile dell’urgenza di riportare a casa tutti gli ostaggi! Ogni giorno nell’inferno di Hamas a Gaza comporta un rischio immediato di morte per gli ostaggi vivi e mette a repentaglio la possibilità di recuperare i caduti per una sepoltura adeguata – si legge nella dichiarazione – Mancano sedici giorni all’ultimatum fissato dal presidente eletto Trump. Non dobbiamo perdere questa storica finestra di opportunità! È ora che il nostro Primo Ministro e gli altri leader mondiali agiscano con coraggio e riportino a casa Liri e tutti gli ostaggi”.
Hamas, 26 morti nei raid israeliani su Gaza
Secondo i servizi di emergenza di Gaza è salito ad almeno 26 morti il bilancio delle vittime negli attacchi israeliani di oggi nella Striscia. Il Ministero della Sanità del governo di Hamas a Gaza nelle denuncia 136 uccisi nelle ultime 48 ore.
Al-Jolani: “Cristiani parte integrante della Siria, ammiro il Papa”
Il leader siriano Abu Mohammed al Jolani si è espresso così nella visita del 31 dicembre con Ibrahim Faltas, vicario della Custodia di Terra Santa. Il loro incontro a Damasco è raccontato dallo stesso Faltas sulle pagine dell’Osservatore Romano. LEGGI QUI
Hamas pubblica video dell’ostaggio Liri Albag, ancora viva
Hamas ha diffuso un video che mostra l’ostaggio Liri Albag, 19 anni, ancora in vita. Lo rendono noto i media israeliani. Il video, della durata di tre minuti e mezzo, non è datato, ma Albag afferma di essere stata trattenuta per oltre 450 giorni, indicando che è stato girato di recente. Albag, una soldatessa addetta alla sorveglianza a Nahal Oz, è stata rapita insieme ad altre sei persone dai terroristi di Hamas il 7 ottobre. Una di loro è stata salvata e un’altra è stata trovata morta. Gli altri cinque — Albag, Karina Ariev, Agam Berger, Naama Levy e Daniella Gilboa — sono ancora ostaggi.
Hamas ha già diffuso in precedenza video simili degli ostaggi in suo possesso, che Israele considera una forma di guerra psicologica. La famiglia di Albag ha chiesto ai media di non pubblicare il video o immagini tratte da esso. La maggior parte dei media israeliani evita di trasmettere i video pubblicati da Hamas, a meno che le famiglie degli ostaggi non lo richiedano espressamente.
Hamas diffonde video di giovane soldatessa ostaggio
Hamas ha diffuso un video della 19enne ostaggio Liri Albag. Nel video, della durata di tre minuti e mezzo, Albag afferma di essere detenuta da oltre 450 giorni, a indicare che sarebbe stato girato di recente. Lo ha reso noto il Times of Israel. Soldatessa di sorveglianza di stanza alla postazione di Nahal Oz, era stata rapita insieme ad altri cinque da terroristi di Hamas il 7 ottobre del 2023. Una è stata salvata e un’altra è stata recuperata morta dopo essere stata uccisa durante la prigionia. Gli altri cinque – Karina Ariev, Agam Berger, Naama Levy e Daniella Gilboa – sono ancora ostaggi.
Jolani: “Cristiani parte integrante Siria, ammiro il Papa”
“Non considero i siriani cristiani una minoranza ma una parte integrante e importante della storia del popolo siriano”. Lo ha detto il nuovo leader siriano Abu Mohammed al Jolani a Ibrahim Faltas, vicario della Custodia di Terra Santa, che racconta il loro incontro il 31 dicembre a Damasco sulle pagine dell’Osservatore Romano. Jolani ha anche colto l’occasione per esprimere “innanzitutto grande ammirazione, stima e rispetto per Papa Francesco”. “E’ un vero uomo di pace — ha sottolineato —, ho apprezzato i suoi appelli e le sue azioni a favore della pace e dei popoli in difficoltà”.
Difesa civile Gaza: 19 morti in attacchi israeliani
I soccorritori della Striscia di Gaza hanno dichiarato che almeno 19 persone, tra cui otto bambini, sono state uccise negli attacchi israeliani nel territorio palestinese.
La Siria riapre da martedì voli internazionali su Damasco
La Siria annuncia la ripresa dei voli internazionali da e per Damasco a partire da martedì prossimo, 7 gennaio. “Annunciamo che inizieremo a ricevere voli internazionali da e per l’aeroporto internazionale di Damasco a partire da martedì”, riferisce l’agenzia di stampa statale Sana, citando Ashhad al-Salibi, direttore dell’Autorità per l’aviazione civile e il trasporto aereo. Aerei umanitari internazionali sono già atterrati in Siria e sono ripresi anche i voli interni.
Gaza, salgono a 45.717 i morti in offensiva Israele, 59 in 24 ore
È salito a 45.717 il numero delle persone che sono state uccise e a 108.856 quello dei feriti nella Striscia di Gaza da quando è iniziata l’offensiva militare israeliana in risposta all’attacco di Hamas contro Israele il 7 ottobre del 2023. Lo rende noto il ministero della Sanità di Gaza City.
Solo nelle ultime 24 ore sono stati uccisi 59 palestinesi e altri 273 sono rimasti, si legge in una nota. ”Un certo numero di vittime sono ancora sotto le macerie e per le strade che le ambulanze e i soccorritori non possono raggiungere”, afferma il ministero.
Raid Idf su campo profughi Nablus, un morto e 9 feriti
L’Autorità nazionale palestinese (Anp) ha annunciato la notte scorsa che un’operazione militare israeliana in un campo profughi di Nablus, nella Cisgiordania occupata, ha provocato un morto e nove feriti, quattro dei quali sono in gravi condizioni. Un giovane di 18 anni, Mohammad Medhat Amin Amer, “è stato ucciso dai proiettili dell’occupazione (israeliana) nel campo di Balata”, si legge in un comunicato del ministero della Sanità dell’Autorità palestinese. Nove persone sono rimaste ferite, “di cui quattro sono in gravi condizioni”, prosegue la nota
Usa, Trump nomina vice inviato speciale per pace in M.O
Il presidente eletto Donald Trump ha nominato il suo vice inviato speciale per la pace in Medio Oriente: Morgan Ortagus. Gia’ portavoce del Dipartimento di Stato sotto l’allora Segretario di Stato Mike Pompeo durante il primo mandato di Trump alla Casa Bianca, Ortagus e’ stata in passato una voce critica nei suoi confronti. Con l’occasione della sua nomina viene anche rimproverata con ironia del presidente rieletto che non nasconde il suo scetticismo. “Morgan mi ha combattuto per tre anni, ma spero che abbia imparato la lezione”, ha scritto Trump in un post su Truth Social. Ortagus lavorera’ nel team di Steven Witkoff, magnate immobiliare di New York e amico intimo di Trump, gia’ nominato inviato in Medio Oriente a novembre.
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