Nonostante il divario tra generazioni, dal Baby Boomer alla Gen Z, l’utilizzo della tecnologia e degli strumenti digitali diventa il ponte per valorizzare le differenze e creare un ambiente di lavoro inclusivo
Baby Boomers, Gen X, Millennials e Gen Z: nel panorama professionale di oggi, che ricorda a tratti una sit-com americana, quattro generazioni convivono sul posto di lavoro. E mentre le conversazioni tra di loro potrebbero apparire comiche come scene di The Office, la verità è che ogni generazione porta un valore unico.
Come integrare e valorizzare queste diversità?
MobieTrain, con la sua piattaforma di microlearning dedicata alla formazione del personale, ha la risposta: trasformare la diversità generazionale in una leva per innovare.
Circa il 60% dei Millennials e della Gen Z afferma che una delle principali fonti di ansia è la sensazione di non essere compresi o valorizzati dai colleghi di altre generazioni. Tuttavia, è per l’appunto dalle differenze che può nascere una grande forza. Infatti, come dimostrato da uno studio di LinkedIn Learning che rileva che il 79% dei lavoratori, indipendentemente dall’età, preferisce imparare utilizzando risorse digitali, un linguaggio comune che potrebbe rappresentare la chiave per superare il divario generazionale sarebbe proprio l’impiego del digitale.
Microlearning: il superpotere per unire le generazioni
Qui entra in scena MobieTrain, la scale-up belga con sede anche in Italia, che non solo offre una piattaforma di microlearning flessibile, ma rende l’apprendimento un’esperienza accessibile e personalizzabile per tutti. La chiave del successo? Il microlearning, ovvero moduli di apprendimento “a misura di attenzione”, ideali per essere consultati quando e dove serve. Questa metodologia migliora la retention delle informazioni fino all’80% e si adatta perfettamente ai ritmi frenetici di chi, come i Gen X, ha impegni e scadenze, o di chi, come i Gen Z, preferisce contenuti brevi e facilmente accessibili su smartphone.
Un ambiente di apprendimento inclusivo e proattivo
L’approccio di MobieTrain permette a ogni dipendente di progredire nel proprio percorso professionale. Attraverso lezioni concise e mirate, i team possono sviluppare le proprie competenze in base alle reali esigenze, facendo sentire tutti protagonisti e facilitando una comunicazione intergenerazionale più fluida. Inoltre, i dati ottenuti dalle piattaforme di microlearning supportano le aziende nell’adattare continuamente i contenuti formativi, rispondendo ai cambiamenti e alle preferenze di apprendimento dei dipendenti. MobieTrain, ad esempio, permette alle aziende di creare percorsi di apprendimento personalizzati, che rispecchiano la brand identity e gli obiettivi formativi, dando così alle persone un modo rapido e coinvolgente di aggiornarsi. Attraverso moduli brevi e facilmente accessibili, la formula del microlearning riesce a “parlare” a tutte le generazioni, dalla Gen Z, abituata a contenuti veloci e interattivi, fino ai Baby Boomers, che si stanno avvicinando agli strumenti digitali con sempre maggiore curiosità.
“Possiamo tranquillamente dire che ad oggi il nostro smartphone sia diventato una vera e propria estensione di noi stessi, utilizzata da tutti – Baby Boomers, Gen X, Millennials e Gen Z – nei momenti più disparati della giornata: durante una pausa, in attesa dell’autobus o sui mezzi, prima di andare a dormire. MobieTrain si ispira alle dinamiche tipiche delle piattaforme e dei social che conosciamo tutti molto bene, trasformando questa abitudine in un’opportunità di crescita personale e professionale, grazie a una formazione rapida, coinvolgente e sempre accessibile, adatta a qualsiasi generazione” – commenta Laura Fornaroli, Marketing Manager di MobieTrain.
Il microlearning di MobieTrain è la dimostrazione che la tecnologia, se ben progettata, può essere il vero punto di incontro tra generazioni, valorizzando talenti e potenzialità di ciascuno. In un mondo in cui l’apprendimento è continuo e integrato nel flusso di lavoro, applicazioni come quella di MobieTrain aprono la strada a un futuro in cui le generazioni collaborano, imparano e innovano insieme. Perché sì, il generation gap esiste, ma con la giusta tecnologia e la giusta collaborazione si possono raggiungere risultati inaspettati e fare in modo che il divario diventi il vero motore di innovazione aziendale.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link