Pienone al concerto del Nuovo Anno, Romani dirige anche il pubblico

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MACERATA – Al Lauro Rossi appuntamento con il consueto spettacolo della Form che registra il tutto esaurito. Protagonisti Verdi, Puccini, Rossini e Strauss. Molto applaudito il soprano Hanying Tso-Petanaj, divertente siparietto finale



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Francesco Di Rosa introduce l’evento

di Marco Ribechi

Lauro Rossi pieno per il concerto del Nuovo Anno della Form, Stefano Romani dirige anche il pubblico. Grande presenza di spettatori nel teatro di Macerata per il primo appuntamento del 2025 con l’Orchestra Filarmonica Marchigiana. Il consueto concerto per il Nuovo Anno registra praticamente il tutto esaurito regalando una notte di grande musica e forti emozioni. L’evento, che nei prossimi giorni sarà replicato anche a Jesi, Fabriano, Osimo e San Severino, è diviso in due parti ben distinte. La prima è un omaggio ai grandi compositori italiani, Verdi, Puccini e Rossini. La seconda metà invece vuole celebrare i duecento anni dalla nascita di Johann Strauss Jr. A fare gli onori di casa, in apertura, è Francesco di Rosa, direttore artistico della Form. «La stagione si identifica con il titolo “Musicattraverso” – spiega di Rosa – e prevede oltre 70 concerti in meno di cinque mesi, in ben 23 sedi differenti. Un viaggio musicale che attraversa il tempo e lo spazio della musica in ogni genere e stile, segnando i 40 anni di attività dell’Orchestra stessa. Vi invitiamo quindi a partecipare anche ai prossimi appuntamenti poiché gli ospiti e i brani scelti sono davvero di livello internazionale».

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Il soprano Hanying Tso-Petanaj con il direttore Stefano Romani

Per l’occasione il palco del Lauro Rossi appare finemente drappato di rosso per ospitare i circa 50 musicisti della Form, pronti a seguire la direzione di Stefano Romani, già protagonista nei più importanti teatri internazionali fin dagli anni ‘90. Con lui il secondo ospite è la cantante Hanying Tso-Petanaj, primo soprano taiwanese ad ottenere la borsa di studio nazionale per cantanti solisti e ad avere un ingaggio come solista presso il Teatro alla Scala dove ha vinto numerosi premi in concorsi nazionali di canto. Ad aprire il concerto è Giuseppe Verdi con la Sinfonia del Nabucco, seguita da “Nel dì della vittoria – Vieni! T’Affretta” tratto dal Macbeth, opera particolarmente cara al soprano Hanying Tso che duetta splendidamente con l’orchestra. Dopo l’Intermezzo di Manon Lescaut è la volta della Turandot con “In questa reggia”, uno dei momenti più iconici dell’opera di Puccini che permette al soprano di brillare ulteriormente rivelando sia il cuore gelido che la vulnerabilità del suo personaggio. In seguito il trittico italiano si conclude con Rossini e la sinfonia di Semiramide, capolavoro che combina eleganza classica e virtuosismo, caratterizzato da una scrittura vivace e dinamica di cui la Form fa brillante sfoggio.

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La Form al completo

Dopo una breve pausa ci si sposta in Austria con una selezione di arie di Johann Strauss, immancabili in un concerto di inizio anno, un vero e proprio viaggio attraverso la brillantezza e il fascino del repertorio viennese. L’ouverture di Waldmeister è vivace e giocosa, mentre Frühlingsstimmen celebra la primavera con leggerezza e virtuosismo vocale. Éljen a Magyar e Annen Polka evidenziano la vitalità delle polke, alternando ritmo incalzante e grazia melodica. Infine, An der schönen blauen Donau incanta con la sua celebre melodia, incarnando l’eleganza e il romanticismo della tradizione viennese. Gli applausi scroscianti del pubblico, davvero rapito dal valido concerto, fanno presagire la necessità del bis che puntualmente arriva in doppia misura, uno per salutare il soprano mentre l’altro dedicato specialmente all’orchestra. Si tratta de “Il bacio” di Luigi Arditi e della “Marcia di Radetzky” di Strauss padre in cui il direttore Romani si cimenta anche nella conduzione del pubblico che segue alla perfezione i suoi gesti, controllando l’intensità degli applausi. Un finale allegro e divertente come i migliori auguri per l’anno nuovo.

Il prossimo appuntamento con la Form a Macerata è per domenica 19 gennaio alle 17 al Lauro Rossi quando il programma vedrà il pianista e direttore Alexander Lonquich condurre l’orchestra in un programma di Schumann e Mendelssohn.

 

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