“Penalizzata la chirurgia di Pordenone”

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Microcredito

per le aziende

 


“Sgomento per la pesante penalizzazione prevista per la chirurgia del nostro presidio”. Sono le prime parole contenute nella lettera che trentasette direttori di Soc e di Ssd hanno firmato contro il piano oncologico previsto dalla Regione. I dirigenti hanno inviato il documento alla terza commissione salute del Consiglio regionale che si sta occupando dell’assetto organizzativo della rete oncologica sulla base dei contenuti del Rapporto Agenas. 

La lettera

“Gli interventi chirurgici per neoplasie del pancreas, del fegato, del cardias e del polmone vengono da molti anni eseguiti presso il nostro centro, con volumi in linea con altri centri della Regione e in alcune situazioni anche superiori”, si legge nel documento. “Questo ha permesso all’equipe di Chirurgia generale di garantire la cura alla popolazione di riferimento, di limitare le fughe fuori regione e al contrario attrarre pazienti. Ha consentito di ottenere la necessaria esperienza per gli interventi combinati con le altre unità operative, in particolare, Urologia, Chirurgia Vascolare e Otorinolaringoiatria. Ha consentito al nostro pronto soccorso di rispondere a tutte le emergenze correlate a patologie acute o traumatiche riguardanti questi organi”.

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

Per i direttori “perdere queste funzioni sminuirebbe pesantemente il ruolo del nostro ospedale”, portando a una perdita di pazienti (che per lo più migrerebbero fuori regione), di giovani chirurghi formati per queste patologie che andrebbero in questo caso in un’altra struttura, di investimenti regionali. “I volumi di attività, i risultati chirurgici, l’epidemiologia corrente e futura giustificano ampiamente la permanenza di questi interventi presso il nostro Presidio, garantendo una proficua collaborazione con il Cro, a cui afferiscono pazienti da svariate parti di Italia, oltre che una adeguata risposta al territorio”.

I trentasette dirigenti non accettano quello che loro stessi definiscono uno “svilimento professionale” viste le possibili ripercussioni su tutta la rete ospedaliera “Chiediamo una revisione del piano Oncologico regionale che preveda l’inclusione attiva del nostro presidio per il trattamento chirurgico di tali patologie”.

Conficoni: “La destra penalizza la sanità pordenonese”

Nicola Conficoni, consigliere regionale e candidato sindaco di Pordenone per il Partito democratico, lancia un duro attacco al centro destra insieme al responsabile Salute della segreteria regionale del Pd Nicola Delli Quadri. “La lettera dei dirigenti medici dell’ospedale di Pordenone conferma quanto la destra che guida la Regione Fvg e il Comune capoluogo stia penalizzando la sanità provinciale. Il Piano oncologico è solo l’ultimo tassello di un disegno che impoverisce presidi e servizi nel Friuli Occidentale”. 

“Nove anni fa – proseguono gli esponenti dem – l’ex sindaco Ciriani aveva promesso di fare la sentinella del territorio. Assieme ad Alessandro Basso, però, è rimasto colpevolmente in silenzio di fronte alle scelte politiche assunte dalla giunta regionale danneggiando la destra Tagliamento. Grazie alle deroghe richieste per Latisana e Tolmezzo, infatti, la provincia di Udine con 500mila abitanti avrà quattro punti nascita mente quella di Pordenone con 300mila residenti solo uno, in virtù delle chiusure nel Policlinico e a San Vito”.

Conficoni e Delli Quadri, nel focalizzarsi sui fondi destinati alle diverse aziende sanitarie territoriali del Friuli Venezia Giulia, parlano di “sottofinanziamento dell’Asfo che condividerà un unico direttore generale a scavalco con il Cro, il cui ruolo non viene valorizzato dal piano oncologico regionale”.

“La riorganizzazione dell’attività chirurgica voluta dalla coppia udinese Riccardi-Fasola, tuttavia, indebolisce anche l’ospedale Santa Maria degli Angeli che può contare sui nuovi padiglioni sbloccati dal centrosinistra, ma soffre la carenza di personale e la destra vuole privare di funzioni importanti sulla base di criteri di valutazione opinabili. Ci batteremo – concludono – affinché l’appello dei direttori di struttura non resti inascoltato. Resta il fatto che chi governa Pordenone dal 2016 e si agita in vista delle elezioni ha ampiamente tradito la promessa di tutelare la sanità pordenonese”

PordenoneToday è anche su WhatsApp. Iscriviti al nostro canale

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link