Patrimonio culturale immateriale Unesco, il suono della campane

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 


Il suono manuale delle campane è stato recentemente riconosciuto come patrimonio culturale immateriale dall’UNESCO, una notizia accolta con grande entusiasmo non solo in Italia, ma anche in tutto il mondo. Questo riconoscimento, frutto di anni di impegno da parte della Federazione Nazionale Suonatori di Campane, sottolinea l’importanza culturale, storica e sociale di una tradizione che affonda le sue radici nei secoli.

Fondata nel 1945, l’UNESCO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura) è un’agenzia specializzata delle Nazioni Unite che opera per promuovere la pace attraverso la cooperazione internazionale in ambito educativo, scientifico e culturale. Tra le sue missioni principali, vi è la salvaguardia del patrimonio culturale, materiale e immateriale, che costituisce un elemento fondamentale dell’identità e della diversità delle comunità di tutto il mondo.

L’UNESCO riconosce due principali categorie di patrimonio:

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

  1. Patrimonio materiale, che include siti storici, edifici, monumenti e paesaggi naturali.
  2. Patrimonio immateriale, che abbraccia tradizioni orali, pratiche culturali, arti performative, artigianato tradizionale e altre espressioni che contribuiscono a definire l’identità di una comunità.

Il suono manuale delle campane rientra in questa seconda categoria, come espressione viva di una tradizione che continua a unire le persone attraverso i secoli.

Il suono della campane prodotto manualmente diventa patrimonio culturale immateriale UNESCO

Prodotto manualmente dai campanari, il suono delle campane ha rappresentato per secoli un linguaggio universale, capace di comunicare messaggi, segnare eventi importanti e scandire il tempo delle comunità. Dalla chiamata alla preghiera ai segnali di pericolo, dalle celebrazioni festive ai momenti di lutto, il suono delle campane è sempre stato parte integrante della vita collettiva.

Questo riconoscimento UNESCO è il risultato di un lavoro corale, culminato con la decisione presa durante la seduta del Comitato intergovernativo della Convenzione per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale, tenutasi ad Asunción, in Paraguay.

Tra le città italiane che hanno accolto con maggiore entusiasmo questa notizia vi è Gubbio, dove il famoso Campanone di Palazzo dei Consoli rappresenta non solo un simbolo della città, ma anche un elemento centrale della tradizione culturale locale. Domenica 29 dicembre, all’ora di pranzo, il suono del Campanone ha risuonato a festa grazie all’impegno instancabile dei Campanari Eugubini, i custodi di un’arte che si tramanda di generazione in generazione.

Il Campanone, con il suo suono imponente e vibrante, ha da sempre unito la comunità eugubina nei momenti più significativi, dalle celebrazioni della Festa dei Ceri agli eventi di carattere religioso e civile. I Campanari di Gubbio, insieme ad altre associazioni in tutta Italia, hanno dato un contributo fondamentale al riconoscimento UNESCO, dimostrando come questa tradizione sia ancora viva e profondamente radicata nel tessuto sociale.

Il riconoscimento non sarebbe stato possibile senza l’instancabile lavoro della Federazione Nazionale Suonatori di Campane. La Federazione ha svolto un ruolo fondamentale nella documentazione e promozione del suono manuale delle campane, organizzando eventi, raduni e iniziative di sensibilizzazione per sottolineare l’importanza di preservare questa tradizione.

Creata una rete di appassionati che hanno dato voce a questa antica arte

Grazie alla collaborazione tra associazioni locali, parrocchie e comunità, la Federazione ha creato una rete di appassionati che hanno contribuito a dare voce a questa antica arte. Il riconoscimento UNESCO rappresenta il culmine di un impegno collettivo che ha coinvolto non solo l’Italia, ma anche altri paesi dove il suono manuale delle campane è parte integrante del patrimonio culturale.

Il riconoscimento UNESCO non è solo un premio simbolico, ma anche un impegno concreto per la salvaguardia e la promozione di questa tradizione. Diventare patrimonio culturale immateriale significa ricevere una protezione speciale, con l’obiettivo di preservare e trasmettere alle future generazioni le conoscenze e le tecniche legate al suono manuale delle campane.

Prestito personale

Delibera veloce

 

In particolare, il riconoscimento offre:

  • Visibilità internazionale: Il suono delle campane entra a far parte di una lista prestigiosa, attirando l’attenzione globale e incentivando la valorizzazione di questa tradizione.
  • Supporto finanziario: Le comunità coinvolte possono accedere a fondi e risorse per progetti di tutela e formazione.
  • Rafforzamento dell’identità culturale: Il riconoscimento aiuta a sensibilizzare le nuove generazioni sull’importanza di mantenere vive le tradizioni locali.

Per Gubbio il riconoscimento rappresenta straordinaria opportunità di promuovere turismo culturale

Per comunità come Gubbio, il riconoscimento UNESCO rappresenta una straordinaria opportunità per promuovere il turismo culturale e rafforzare il legame tra tradizione e innovazione. Gli eventi legati al suono delle campane, come i raduni dei campanari e le esibizioni durante le festività, possono diventare momenti di attrazione per visitatori italiani e stranieri.

Inoltre, il riconoscimento può stimolare iniziative educative, come corsi e laboratori per giovani campanari, garantendo così la continuità di questa arte. Le scuole e le istituzioni locali possono collaborare per integrare il suono manuale delle campane nel curriculum educativo, sottolineandone il valore storico e culturale.

Nonostante il riconoscimento UNESCO, il suono manuale delle campane deve affrontare sfide significative. La progressiva meccanizzazione dei campanili ha ridotto il numero di campanari attivi, e molte tecniche tradizionali rischiano di andare perdute. È fondamentale quindi investire nella formazione di nuove generazioni di campanari e nella manutenzione dei campanili storici.

Il riconoscimento UNESCO è un primo passo, ma spetta alle comunità locali, alle istituzioni e ai cittadini assicurarsi che questa tradizione continui a vivere e a prosperare.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Richiedi prestito online

Procedura celere

 

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link