Nei cantieri della Itq di Spresiano lavori da finire e fatture in sospeso: l’allarme delle imprese

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#finsubito

Conto e carta

difficile da pignorare

 


Sono settimane di allerta tra condomini, appartamenti e uffici di piccoli fornitori impegnati in questi ultimi mesi nei lavori di restauro o riqualificazione legati al bonus 110% e al bonus energia affidati alla Itq di Spresiano.

Da più parti si segnalano lavori non finiti e in alcuni casi mai iniziati, fatture in sospeso e cantieri fermi.

Tutto in 4 mesi

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Il problema parte da Spresiano, dove ha sede il Gruppo Itq, società di costruzioni nata nel 2018 dalle ceneri di «Edilizia e Scavi», precedente azienda guidata da Iljrian Quarri, titolare di Itq, 45 anni.

La società opera da anni nella Marca e nel resto d’Italia, gestendo commesse private e appalti pubblici (Roma, Verona e altre amministrazioni): dalle bonifiche alle infrastrutture e, negli ultimi tempi, cavalcando l’onda dei bonus edilizi.

Gli ultimi lavori legati ai bonus sono stati avviati tra il 2023 e il 2024, principalmente a Treviso e provincia. Tuttavia, quattro mesi fa è scattata l’allerta.

Alcuni condomini si sono ritrovati con lavori non completati nonostante gli acconti versati (come nel caso di un palazzo in viale Europa). Altri, come a Zero Branco, attendono ancora l’inizio dei lavori.

Ad alzare un polverone sono state anche le imprese artigiane assoldate da Itq per i lavori e «mai pagate». La situazione ha generato numerose recensioni negative online e istanze di pignoramento da parte degli avvocati.

L’azienda in “salvaguardia”

Prima che le richieste di pagamento potessero sfociare nella liquidazione, il Gruppo Itq – il 17 dicembre scorso – ha attivato con il tribunale una procedura di salvaguardia o composizione negoziata.

Questo nuovo strumento consente di affidare i conti della società a un esperto, congelando ogni istanza economico-legale da parte di privati (siano fornitori o clienti) fino alla formulazione di un piano finanziario di rientro.

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A definire il piano sarà il commercialista veneziano Marcello Lo Giudice, mentre la sua validazione sarà a cura del tribunale. Per Itq si prevede la conclusione del piano entro marzo. Nel caso non fosse accolto, per l’azienda si aprirebbe la prospettiva del ko tecnico.

L’allerta

Questo ulteriore passaggio ha fatto impennare le preoccupazioni degli inquilini dei palazzi clienti di Itq, così come quelle degli artigiani e delle piccole imprese coinvolte nei lavori.

Anche gli amministratori di condominio attuali si trovano in difficoltà, alle prese con le ire degli inquilini e il limbo operativo della società. Non sono esenti neppure gli amministratori passati: in caso di irregolarità nei contratti stipulati per i lavori, potrebbero essere chiamati in causa in solido.

Il tutto avviene in un contesto di fermo generale dei cantieri, poiché i conti della società non possono essere mossi fino alla conclusione dell’analisi finanziaria.

«Rispetteremo gli impegni», ha sottolineato ieri l’amministrazione del Gruppo Itq, «siamo una società sana ma siamo stati messi in crisi di liquidità dalle procedure per i crediti fiscali».

La replica dell’azienda

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«Siamo andati in sofferenza per colpa dei crediti fiscali, e del fatto che con la normativa in vigore molti istituti abbiano chiuso i cordoni e abbia rallentato le procedure ed anche ridotto le liquidazioni». Da Spresiano il Gruppo Itq intende placare gli animi di tutti, dagli inquilini agli artigiani: «Siamo un’azienda sana e rispetteremo gli impegni» dicono dall’amministrazione.

La ricostruzione della sofferenza dell’impresa, e del conseguente fiorire di fatture da pagare a lavori da finire, è netta: «Non siamo un’impresa improvvisata, lavoriamo da anni e con serietà. Anche per questo quando si è aperta la partita dei bonus molti ci hanno chiamato per eseguire lavori sui condomini. il problema» spiega Itq, «si è posto quando, a fronte di una serie di crediti che abbiamo chiesto alle banche di liquidarci per fare la cassa necessaria a proseguire, ci siamo trovati davanti tempi lunghi e soprattutto proposte di liquidazione a ribasso.

Di qui, avendo conti da saldare e lavori da proseguire» proseguono dall’azienda di Spresiano, «abbiamo fatto fronte agli impegni economici con la liquidità aziendale, ma senza incassare il dovuto dai crediti fiscali non potevamo supportare tutta l’esposizione nei tempi richiesti da fornitori e dai contratti».

Ecco le istanze dei creditori e l’avvio della procedura di salvaguardia a fine dicembre.

«E l’abbiamo voluta noi» dicono da Itq, «anche perché è giusto che venga fatto valere il fatto che abbiamo un piano di sviluppo e promozione aziendale di respiro triennale. Viviamo una difficoltà vera, ma momentanea».

Non si nasconde una certa insofferenza nei confronti di chi, pur «non avendo ridotto i preventivi ed avendo assicurazioni di pagamento», davanti alla difficoltà dell’impresa «abbia agito duramente», ovvero affidandosi a legali e minacciando istanze di fallimento o pignoramenti. Ma va anche capita la realtà di Marca dove nei mesi passati le imprese e i cittadini rimasti vittima di furbetti dei bonus sono stai molti e le ferite pesanti.

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«Sono tante, purtroppo, le aziende che oggi sono messe in crisi proprio dallo strumento dei crediti» evidenziano dalla Itq, «ma ribadiamo: in poche settimane risolveremo e finiremo i cantieri in sospeso. Tutti i condomini con cui stiamo lavorando hanno in mano un cronoprogramma che verrà rispettato»



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