Legge di Bilancio 2025, Confartigianato esprime soddisfazione

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La Legge di Bilancio 2025 ha ricevuto, il 28 dicembre scorso, il via libera dalle Camere.

Confartigianato Imprese, nelle parole del presidente Marco Granelli, esprime soddisfazione per “l’equilibrio tra rigore e crescita. Una scelta responsabile per garantire la stabilità finanziaria e il progressivo riallineamento dei conti pubblici, senza far mancare l’orientamento allo sviluppo”. 

Il Presidente di Confartigianato sottolinea, nel suo commento l’importanza di “realizzare le riforme necessarie per rendere più competitiva l’Italia, tra cui quelle riguardanti la Pubblica Amministrazione, il fisco, il sistema degli incentivi”. Granelli sottolinea però che “risulta del tutto incomprensibile e inattesa la penalizzazione retroattiva del programma Transizione 4.0, proprio nel momento critico in cui è necessario spingere sugli investimenti privati per aggredire la doppia transizione è reagire alla particolare congiuntura negativa che sta vivendo il nostro manifatturiero di punta”.

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

Qui le schede di riepilogo realizzate dalla Confederazione nazionale.

Queste le principali misure, come sottolineate dal Ministero dell’Economia e delle Finanze

Taglio del cuneo fiscale

Confermato e reso strutturale il taglio del cuneo fiscale per i redditi medio-bassi ed esteso anche ai redditi fino a 40.000 euro. Con la nuova legge di bilancio il taglio del cuneo resta contributivo per i redditi fino a 20.000 euro mentre per i redditi tra 20.000 e 40.000 euro il taglio diventa fiscale, con una detrazione fissa di 1.000 euro fino a 32.000 euro, detrazione che diminuisce progressivamente fino ad azzerarsi (decalage) tra i 32.000 e i 40.000 euro.

Revisione delle aliquote IRPEF

Confermata e resa strutturale anche la revisione delle aliquote IRPEF a tre scaglioni, già introdotta per il 2024, che prevede l’accorpamento dei primi due scaglioni di reddito con l’applicazione dell’aliquota al 23% sugli imponibili fino a 28.000 euro lordi (anziché fino a 15.000 euro). 

Bonus bebè

Previsto un bonus di 1.000 euro per ogni figlio nato o adottato da gennaio 2025 per famiglie con ISEE non superiore a 40.000 euro annui.

Esonero contributivo mamme lavoratrici

Confermato ed esteso alle lavoratrici a tempo determinato e a quelle autonome, anche con reddito d’impresa che non optano per il regime forfettario, il bonus mamme lavoratrici. Si tratta di uno sgravio contributivo che dal

  • 2025 spetta alle lavoratrici madri di due o più figli, fino al compimento del decimo anno d’età del figlio più piccolo
  • 2027 spetta alle madri con tre o più figli fino al compimento del 18esimo anno d’età del figlio più piccolo. L

L’esonero è riconosciuto soltanto a condizione che la retribuzione o il reddito imponibile ai fini previdenziali non sia superiore a 40.000 euro annui.

Deduzione relativa al costo del lavoro

Prorogata, per i prossimi tre anni, la maggiorazione del 20% della deduzione relativa al costo del lavoro derivante da nuove assunzioni di dipendenti a tempo indeterminato svolte da imprese e professionisti. La deduzione può arrivare fino al 130%, nel caso di assunzioni stabili di particolari categorie di soggetti (disabili, giovani under 30 ammessi agli incentivi occupazione, mamme con almeno due figli, donne vittime di violenza, ex percettori del reddito di cittadinanza).

Detassazione premi di produttività

Prorogata fino al 2027 la riduzione – dal 10% al 5% – dell’imposta sostitutiva sui premi di risultato o di partecipazione agli utili d’impresa.

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per le imprese

 

Fringe benefit

Confermata per il triennio 2025-2027 la soglia di esenzione fiscale per i fringe benefit (1.000 euro per i lavoratori senza figli e fino a 2.000 euro per quelli con figli). Per i nuovi assunti a tempo indeterminato con reddito fino a 35.000 euro nell’anno precedente, che accettano di trasferire la residenza di oltre 100 chilometri, le somme erogate o rimborsate dai datori di lavoro per il pagamento dei canoni di locazione e delle spese di manutenzione non concorrono a formare il reddito ai fini fiscali entro il limite complessivo di 5.000 euro annui per i primi due anni dalla data di assunzione.

Aumento soglia flat tax per lavoratori dipendenti

Sale da 30mila a 35mila euro la soglia di reddito da lavoro dipendente o da pensione che permette di beneficiare della flat tax al 15%.

 

Per maggiori approfondimenti o chiarimenti contatta la sede di Confartigianato Bologna Metropolitana più vicina a te



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