di S.F.
Nel 2021 l’ok alla disciplina transitoria dopo il periodo più intenso della pandemia Covid, poi nel febbraio del 2023 l’approvazione del regolamento con l’amministrazione Latini. Ora, a distanza di quasi due anni, il Comune di Terni rimette mano al ‘lavoro agile’. In una delle ultime riunioni di giunta del 2024 è arrivato il semaforo verde per il regolamento del lavoro a distanza. Diversi i criteri in ballo.
PRIMAVERA 2024, SMART WORKING ANCORA NEL MIRINO: VERIFICA GENERALE
NOVEMBRE 2023, SMART WORKING CONFERMATO
A questo punto si arriva dopo che, lo scorso marzo, c’era stato un indirizzo di natura politica per un monitoraggio delle attività effettuate con modalità di lavoro a distanza. Sia per lo smart working che per quello da remoto, come disciplinato dal Ccnl del 2022. La differenza? «Il lavoro agile, in particolare, è una prestazione lavorativa effettuata senza precisi vincoli di orario o di luogo di lavoro, non esclusiva, ma che si alterna al lavoro in presenza e prevede per il personale che vi ricorre i medesimi diritti e obblighi nascenti dal rapporto di lavoro in presenza, ad eccezion fatta delle attività che non possono essere svolte con detta modalità». Invece il lavoro da remoto «può sempre essere svolto presso il domicilio del dipendente o presso altro luogo idoneo diverso dalla sede dell’ufficio». Questione di diversa flessibilità.
2 OTTOBRE 2023, ACQUE AGITATE SULLO SMART WORKING
10 OTTOBRE 2023, IL PASSO INDIETRO
A palazzo Spada hanno analizzato i risultati in termini di efficacia, efficienza, raggiungimento degli obiettivi ed esigenze per il benessere del lavoratore. Risultato? Individuate le attività che possono essere svolte in smart working ed i criteri per l’espletamento. Tutto condiviso con le organizzazioni sindacali. Per quel che concerne lo smart working le condizioni per accedervi – in linea di massima – sono sempre le stesse: non pregiudicazione della fruizione dei servizi per gli utenti, adeguata alternanza del personale che può farlo, previsione di un piano di smaltimento del lavoro arretrato e, in ogni caso, prevalente prestazione lavorativa in presenza da parte di dirigenti, posizioni con elevata qualificazione e responsabili di procedimenti. Sono numerosi i criteri di priorità in capo alle figure dirigenziali.
IL NUOVO REGOLAMENTO PER LO SMART WORKING (.PDF)
Le manifestazioni di interesse dei dipendenti saranno valutate sulla base di un’ordine priorità, «valutando la possibilità di derogare al numero massimo di quattro giorni mensili concedibili». In testa i lavoratori con figli in condizione di disabilità (104), poi coloro che hanno figli fino a 12 anni di età, dipendenti con disabilità con gravità accertata e caregivers. Stabiliti dei punteggi per la definizione delle graduatorie. Esempi? Dieci punti per chi ha una «situazione di disabilità psico-fisica grave non ancora certificata ai fini della legge 104», cinque per coloro che hanno «esigenze di assistenza nei confronti di uno o più familiari affetti da patologie che ne compromettono l’autonomia» e tre per un genitore unico «con figli minori con età fino a 16 anni». E via scorrendo (qui è possibile leggere il documento integrale).
FEBBRAIO 2023, IL REGOLAMENTO APPROVATO
Resta ovviamente il cosiddetto ‘diritto alla disconnessione’ dalle strumentazioni tecnologiche di lavoro come d’altronde disposto dalla legge 81 del maggio 2017 e dal Ccnl. «L’amministrazione riconosce il diritto del lavoratore agile di non leggere e rispondere a email, telefonate o messaggi lavorativi e di non telefonare, non inviare messaggi di qualsiasi tipo inerenti all’attività lavorativa nel periodo di disconnessione. Sarà cura del lavoratore contattare il datore di lavoro il prima possibile». Almeno in teoria. Ciò si applica (sia verso i propri responsabili che verso i colleghi) dalle 19 alle 7.30 dal lunedì al venerdì e nelle giornate di sabato/domenica (oltre i festivi). E in caso di esigenze di servizio? Il dipendente può operare al massimo fino alle 20.30. Anche perché – sempre in teoria – il periodo di riposo dovrebbe essere di 11 ore ogni 24.
Interessante l’allegato sul format di verifica periodica in merito al lavoro agile. A partire dal fatto che, nella scheda, resta ‘attiva’ solo l’efficacia quantitativa. «Per la valutazione dei comportamenti, sarebbe utile a inizio anno nel colloquio di valutazione iniziale, indicare quali comportamenti saranno osservati sia in presenza che in modalità da remoto. Alcune competenze/comportamenti divengono più che mai rilevanti», viene sottolineato. Infine i dettagli sui dispositivi elettronici ed i software utilizzati durante il lavoro. Firmano il sindaco Stefano Bandecchi e la dirigente della struttura complessa risorse umane/finanziarie Grazia Marcucci.
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