Attualità: I pensieri di Rino

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Foto Alessandro Tich

Mi conoscete tutti: sono il rinoceronte in acciaio specchiato sulla terrazza panoramica di Palazzo Sturm.
Ero arrivato qui per la mostra di Dürer e dovevo restarci per sei mesi. Però, come vedete, sono Dürato fino ad oggi.
Qui sulla terrazza del belvedere viene tanta gente, tutti i turisti mi fotografano e non parliamo poi dei selfie scattati in mia compagnia.
I bassanesi si sono affezionati a me, le persone chiacchierano pensando che io non le ascolti e così sono sempre aggiornato su quello che succede in questa splendida città.
Ad esempio, in questi giorni a Bassano si sta parlando molto dei nuovi sconti dei pedaggi per il traffico locale della Superstrada Pedemontana Veneta, anche se a chilometraggio limitato, che sono stati annunciati addirittura prima della partenza della stagione dei saldi.
Oh, che bello! Sono contento per voi, che proverete l’ebbrezza di risparmiare, sempre se avete il telepass, andando in autostrada da Bassano a Mussolente o al massimo fino ad Altivole o a Breganze dall’altra parte.
Io invece, anche se potessi muovermi da qui, questa emozione non potrei provarla: a quanto ho sentito, dagli sconti dei pedaggi sono infatti esclusi i mezzi pesanti, come me.
Ma non importa, io sto bene qui dove sono e visto che da due giorni siamo entrati nel nuovo anno, approfitto degli spazi di Bassanonet, una testata molto Rino-mata, per esprimere i miei auspici per il 2025 rivolti a questa incredibile città.

Vi potrà sembrare un po’ strano, ma quello che auguro a Bassano del Grappa per l’anno appena iniziato è che…non assomigli a me.
Io infatti sto sempre qui fermo, immobile, e siccome sono sempre al centro dell’attenzione di chi arriva in questa terrazza panoramica, mi illudo che il mondo giri attorno a me.
Dai discorsi che capto con il mio corno-antenna, sembra che anche Bassano sia così: una città statica, un po’ troppo immobile, che preferisce che siano gli altri territori a ruotare attorno a lei, a cui piace ammirarsi come se fosse la più bella del reame e come se fosse fatta anche lei di acciaio specchiato.
Ho sentito qualcuno dire che il sindaco Nicola Finco la paragona ad una “cristalliera”, che ha paura di cambiare per non rompersi.
Il sindaco Finco, tra l’altro, lo conosco bene: nel luglio dell’anno scorso si è fatto fotografare, assieme agli assessori della sua giunta appena nominata, proprio vicino a me.
Beh: il mio auspicio principale per il 2025 è che la città di Bassano non tema i cambiamenti, ma per fare un “cambio di passo” (non mi ricordo dove ho sentito questo modo di dire, ma l’ho sentito) dovrebbe un po’ sbloccare il freno a mano.

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Perché vi dico questo, cari bassanesi?
Perché a forza di stare sempre qui, a contatto visivo con il Ponte, sono diventato bassanese anch’io.
Come dite voi? Ah, sì: un “bassanese di adozione”.
Sono l’unico Rinoceronte Pedemontano Veneto e mi piace guardare oltre i confini della mia città, a partire dal panorama che godo dalla mia postazione e che si perde in direzione di Vicenza, per pensare in modo “comprensoriale”.
E allora, per esempio: riuscirà Bassano a creare finalmente il Marchio d’Area per il turismo con gli altri Comuni del territorio e, contemporaneamente, a ricucire i rapporti con gli altri Comuni dell’Unione Montana del Bassanese, che si sono sfilacciati per la questione della Polizia Locale?
Quando vedremo qualche risultato concreto della Conferenza dei Sindaci a tutela dei servizi dell’Ospedale San Bassiano?
E sempre per esempio e per finire qui: c’è ancora tutta questa voglia nel Bassanese e nei comprensori confinanti di stringersi attorno al progetto del Tribunale della Pedemontana?
“Ma guarda un po’ quanto è informato, questo rinoceronte”, potrebbe dire qualcuno di voi.
Ma ve l’ho detto prima che io ascolto i discorsi delle persone qui sulla terrazza del belvedere di Palazzo Sturm e per questo sono sempre aggiornato su quello che succede, ma anche su quello che non succede mai, in questa città.
Quello che auguro dunque alla città di Bassano del Grappa è che quest’anno accada qualcosa, ovvero qualsiasi cosa, che vada oltre l’ordinaria amministrazione e lasci il segno di un qualche cambiamento.
Un auspicio particolare per il 2025 lo rivolgo infine al mio amico Ponte Vecchio assieme al quale vengo spesso fotografato, come nell’immagine pubblicata sopra: spero proprio che qualcuno dell’UNESCO, prima o poi, si ricordi di lui.

E qui concludo, cari miei concittadini.
Questo era il mio ultimo pensieRino.



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