2 fratelli denunciati a Palermo

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3 Gennaio 2025



18:47

Il corpo senza vita del pensionato 90enne Giuseppe Zagone era tenuto nella sua casa di Ventimiglia di Sicilia in una bara artigianale. Dai primi rilievi potrebbe essere morto due anni fa. I due figli denunciati dai carabinieri per occultamento di cadavere e truffa ai danni dell’Inps per aver intascato la pensione da 2500 euro al mese.

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Due fratelli di Ventimiglia di Sicilia, nella città metropolitana di Palermo, sono stati denunciati dai carabinieri con l’accusa di aver nascosto il cadavere dell’anziano padre in casa per oltre due anni per continuare a intascare la cospicua pensione del genitore da 2500 euro al mese. L’incredibile e macabra scoperta del cadavere ormai mummificato in casa di Giuseppe Zagone, è avvenuta venerdì scorso, solo quando un altro parente dell’anziano ha allertato i militari dell’arma perché da lungo tempo non riusciva più contattare il pensionato.

Quando i carabinieri della locale Compagnia di Bagheria, sempre nel Palermitano, si sono recati sul posto dove il novantenne risiedeva, si sono trovati davanti a una terribile scena. All’interno della casa vi era una bara artigianale con all’interno i resti mortali e in avanzatissimo stato di decomposizione del 90enne originario di Ventimiglia di Sicilia.

Immediate le indagini per ricostruire i fatti e le responsabilità dell’accaduto, coordinate dalla Procura della Repubblica. L’attenzione degli inquirenti si è subito concentrata sui due figli dell’uomo che erano gli unici in contatto con il pensionato e che pare negassero il genitore agli altri parenti e amici. Per questo nella stessa serata della terribile scoperta sono stati portati in caserma e sottoposti ad interrogatorio.

Intascavano la pensione da 2500 euro al mese

Le loro riposte non hanno convito del tutto gli investigatori che li hanno denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Termini Imerese per il reato di occultamento di cadavere e di truffa ai danni dell’Inps. L’ipotesi al vaglio degli investigatori al momento, infatti, è che i due indagati, di fronte alla morte del congiunto, abbiano scelto di non comunicare il decesso del padre e di occultarne il cadavere per poter continuare così a riscuoterne l’assegno della pensione da 2500 euro al mese.

Per i due fratelli però non sono state disposte né richieste misure restrittive e rimangono a piede libero. Le indagini sull’accaduto infatti al momento proseguono per accertare tempi esatti e i motivi del decesso del pensionato. A questo fine la Procura della Repubblica di Termini Imerese ha disposto l’autopsia sul corpo dell’anziano la cui morte, secondo i primissimi accertamenti esterni del medico legale, potrebbe risalire addirittura a due anni fa.sul cadavere però non n sarebbero presenti evidenti segni di violenza.

Della morte di Zagone non si era accorto nessuno anche perché l’uomo non usciva da molto tempo. Sconvolta la comunità di Ventimiglia di Sicilia. “Non abbiamo percepito nulla. Addirittura in estate i bambini giocano in questa strada e nessuno ha mai sentito nulla. Non c’era né cattivo odore né altro”, hanno riferito i residenti a Mattino cinque, spiegando che il figlio “non dava confidenza a nessuno. Ci dicevamo giusto buongiorno e buonasera”.

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Celebrati i funerali del pensionato: per l’ultimo saluto una ventina di persone

Intanto sono stati celebrati i funerali di Giuseppe Zagone. Nella chiesa dell’Immacolata a Ventimiglia di Sicilia (Palermo) solo una ventina di persone, alcuni familiari sono rimasti fuori e non hanno partecipato alle esequie. “Tutta questa vicenda ha deturpato il volto della comunità che è amante della vita  e non quella descritta in questi giorni. È una pagina che cercheremo di dimenticare anche se rimarrà nella nostra memoria. Preghiamo per il nostro fratello Giuseppe e per la conversione di chi si è reso responsabile di quanto accaduto” ha detto il parroco don Giuseppe D’Accardi nell’omelia. “Ventimiglia non è un paese omertoso, siamo un paese tranquillo composto da persone prodighe al sociale – ha detto Anzalone – senza dubbio questo rappresenta un fatto grave ma nessuno di noi era a conoscenza di nulla, il figlio si vedeva di sfuggita in paese. Ci costituiremo parte civile in un eventuale processo per tutelare l’immagine del paese. Nel nostro comune tutti gli anziani e sono tanti non sono lasciati da soli, ma ci prodighiamo nell’assistenza costante” ha dichiarato invece il Sindaco presente ai funerali





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