Turni di lavoro con la Legge 104: i tuoi diritti

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La Legge 104 offre diversi diritti ai lavoratori disabili, ma quando si parla di turni di lavoro con la Legge 104, non esistono regolamenti specifici che disciplinano l’orario di lavoro per chi soffre di disabilità. Tuttavia, esistono alcune agevolazioni che possono fare la differenza, come l’uso dei permessi retribuiti o l’esonero da lavori particolarmente gravosi. Vediamo quali sono le opportunità previste per chi lavora con disabilità, anche in contesti di turnazione, lavoro notturno e festivo. – Scopri le nostre guide complete su invalidità, Legge 104 e pensione anticipata.

Turni di lavoro con la Legge 104: le disposizioni generali

Non esistono norme precise che regolano la gestione dei turni di lavoro con la Legge 104, ma i lavoratori disabili devono comunque rispettare le regole previste dal contratto collettivo nazionale applicato alla loro categoria professionale.

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La Legge 104/1992, all’articolo 33, offre permessi retribuiti mensili, ma non prevede modifiche specifiche all’orario di lavoro, a meno che non ci siano accordi contrattuali a favore di una riduzione delle ore di lavoro.

In generale, il decreto legislativo n. 66/2003 stabilisce che l’orario di lavoro standard è di 40 ore settimanali, con possibili eccezioni in base agli accordi collettivi. Questo vale anche per i lavoratori disabili, che non hanno diritto a esoneri particolari in materia di turnazione o orario spezzato, se non in situazioni specifiche.

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Legge 104 e turni di lavoro: le agevolazioni per il lavoro notturno

Sebbene non ci siano regole esplicite su turni di lavoro con la Legge 104, l’INPS, con la circolare n. 3114 del 7 agosto 2018, ha chiarito che i permessi 104 possono essere richiesti anche in caso di lavoro notturno o festivo, come nel caso dei turni che cadono di domenica.

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Questo vuol dire che, se il tuo contratto prevede il lavoro durante questi orari, ma la tua condizione di salute rende difficile svolgere il lavoro in questi periodi, puoi comunque usufruire dei permessi retribuiti previsti dalla legge 104.

La valutazione dell’idoneità al lavoro notturno e a turni gravosi

Anche se la legge 104 non prevede agevolazioni specifiche sui turni di lavoro con la Legge 104, i lavoratori disabili possono chiedere una valutazione di idoneità rispetto al lavoro notturno o ai turni pesanti.

Questo avviene tramite una visita medica presso l’azienda sanitaria, la Commissione medica di verifica o il medico competente. Questi enti, infatti, sono chiamati a verificare se la condizione di salute del lavoratore permette di affrontare determinati tipi di lavoro.

Tale verifica rientra nel quadro delle normative sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, in particolare nel decreto legislativo n. 81/2008, che disciplina le condizioni di lavoro per proteggere la salute dei dipendenti.

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Turni di lavoro con la legge 104
Turni di lavoro con la Legge 104. Nella foto: planner con la pianificazione dei turni di lavoro

Le possibilità per le categorie protette

Se sei iscritto nelle categorie protette e hai una disabilità riconosciuta, hai diritto a delle agevolazioni aggiuntive. Ad esempio, se sei assunto tramite collocamento mirato, potresti beneficiare dell’esonero dal lavoro notturno o da turni particolarmente pesanti. Questi diritti possono essere previsti già al momento dell’assunzione o all’interno della convenzione tra datore di lavoro e centro per l’impiego.

Il collocamento mirato è un sistema che aiuta a inserire le persone disabili nel mondo del lavoro, tenendo conto delle loro capacità, delle esigenze legate alla disabilità e delle condizioni di salute. Se fai parte di questo programma, la tua idoneità a lavorare in determinati orari o turni verrà valutata attentamente in base alle tue condizioni fisiche e alle tue necessità.

Flessibilità del lavoro e opportunità per i lavoratori disabili

Non esistono agevolazioni specifiche per i turni di lavoro con la Legge 104, ma la legge offre altre opportunità, come la flessibilità oraria.

Ad esempio, la Legge 53/2000, modificata dalla Legge 69/2009, consente a datori di lavoro e aziende di attuare forme di lavoro flessibile, come il part-time, il telelavoro, o l’orario concentrato.

Questi benefici sono previsti soprattutto per lavoratori con figli minori o disabili, ma anche per chi ha una grave infermità o per chi si prende cura di familiari non autosufficienti.

FAQ sulla Legge 104

Cos’è la Legge 104 del 1992?

La Legge 104 del 1992, nota anche come Legge 104/92, è una normativa italiana che garantisce diritti agevolazioni alle persone con disabilità o alle persone che assistono familiari con disabilità grave.

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Questa legge è stata introdotta per promuovere l’inclusione sociale e migliorare la qualità della vita e l’assistenza di coloro che si trovano in situazioni di fragilità.

Chi può richiedere i tre giorni di permesso retribuito con la Legge 104?

I tre giorni di permesso retribuito previsti dalla Legge 104 possono essere richiesti dai dipendenti che hanno ottenuto il riconoscimento della condizione di disabilità o che assistono un familiare con disabilità grave. Questo diritto è esteso ai lavoratori del settore pubblico e privato che rientrano nelle categorie previste dalla legge.

Come richiedere la Legge 104?

Per richiedere i benefici previsti dalla Legge 104, è necessario seguire alcuni passi semplici ma importanti. Innanzitutto, è fondamentale ottenere il riconoscimento dell’invalidità o della disabilità grave, presentando la documentazione necessaria alle competenti commissioni mediche. Successivamente, una volta ottenuta la certificazione, sarà possibile richiedere i permessi retribuiti, come i tre giorni di permesso, presso il proprio datore di lavoro. È importante comunicare tempestivamente la necessità di usufruire di tali permessi e fornire al datore di lavoro la documentazione comprovante la condizione di handicap o di assistenza a un familiare disabile.

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