Le architetture più attese del 2025

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Nel 2025, l’architettura si troverà al centro di una riflessione globale, condizionata da sfide ecologiche e sociali mai così urgenti come prima d’ora. Seguendo le parole del filosofo Adorno, secondo il quale “un’architettura degna dell’uomo ha degli uomini e della società un’opinione migliore di quella che corrisponde al loro stato reale”, la progettazione oggi non può prescindere da quella responsabilità verso il futuro, legato ai temi della sostenibilità e della rigenerazione urbana. Le città diventeranno laboratori in cui tecnologia, ecologia e socialità si intrecciano.

Già durante la passata Biennale di Architettura di Venezia, la 18ª edizione del 2023 curata da Lesley Lokko con il titolo The Laboratory of the Future, le tematiche della sostenibilità, della trasformazione urbana e della connessione tra architettura e società sono state al centro del dibattito. Dopo appena (quasi) due anni, con l’avanzare delle sfide globali queste riflessioni stanno evolvendo. Nel 2025, il pensiero di Carlo Ratti e la Biennale da lui curata rappresenteranno un cambiamento di rotta significativo. In quest’ottica, la tecnologia sembrerebbe diventare il vero motore di questa nuova fase e in un mondo che cambia rapidamente, l’architettura diventa così un punto di convergenza tra natura, cultura e innovazione tecnologica, dove l’interazione tra l’ambiente e l’individuo sarà più che mai al centro del processo progettuale.

Per tracciare la rotta (architettonica) di questo 2025, abbiamo individuato alcuni progetti (più 1) che, rispondendo innanzitutto alle caratteristiche locali – orografiche, culturali, climatiche – declinano la sempre maggiore complessità della costruzione senza dimenticarne il suo ruolo di Arte e la sua sua necessità di far emozionare. Di grande e piccola scala, costruite nei cuori delle capitali internazionali o a ridosso di zone boschive, le architetture del 2025 dovranno rispondere a una società sempre più consapevole della propria responsabilità verso il pianeta e le generazioni future.

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Ecco la nostra selezione delle architetture più attese del 2025.

AMAA – Asilo Doremi, Noventa Vicentina

pinterest

L’ampliamento dell’asilo nido “Doremi” di Noventa Vicentina, progettato da AMAA, è un esempio di architettura che coniuga sensibilità compositiva e immaginazione. Il progetto si sviluppa attorno a un volume compatto a pianta quadrata, distribuito su un unico piano e collegato alla struttura esistente tramite un percorso coperto. Il progetto ambisce a completa l’impianto elicoidale dell’edificio originario, creando un giardino centrale protetto e intimo, concepito come spazio di relazione e scoperta.

colorful indoor play space designed for children featuring playful decor and soft furniturepinterest

Gli interni, in netto contrasto con l’apparente semplicità dell’esterno, rimandando a immagini archetipiche dell’infanzia: una casa sull’albero, una tenda canadese, simboli di avventura e gioco. Questi spazi sorprendenti e accoglienti sono pensati per stimolare l’immaginazione e il senso di meraviglia nei piccoli utenti, trasformando il contesto rurale in un microcosmo ludico e poetico. Il progetto, pur minimale nella forma, riesce a essere particolarmente sensibile nel creare un equilibrio tra architettura, paesaggio e pedagogia.

AMDL Circle – Padiglione dei Paesi Nordici, Expo Osaka 2025

modern architectural structure in an outdoor setting with people gathered aroundpinterest
Courtesy Photo

AMDL Circle

Il Padiglione Nordico per l’Expo di Osaka 2025, firmato da AMDL Circle e Michele De Lucchi, è un manifesto di sostenibilità e innovazione culturale. Il progetto, vincitore di un concorso internazionale, esprime i valori fondamentali dei Paesi Nordici attraverso un’architettura circolare, interamente realizzata con legno proveniente da foreste gestite in modo responsabile. La scelta del legno, materiale tradizionale e moderno al tempo stesso, non è casuale: la struttura celebra la bellezza e la versatilità di questo materiale, integrandolo in un approccio progettuale che punta alla reversibilità e al riutilizzo.

Il padiglione si distingue per la sua forma esterna scura, trattata con oli naturali per protezione, che richiama le condizioni climatiche locali e dialoga armoniosamente con l’ambiente circostante. All’interno, gli spazi si sviluppano intorno a un’esperienza espositiva immersiva, in cui innovazione e tecnologia raccontano la cultura nordica attraverso un linguaggio coinvolgente e contemporaneo. La terrazza panoramica e gli spazi accoglienti non solo accolgono i visitatori, ma li invitano a esplorare una visione di futuro incentrata su collaborazione e sostenibilità. Questo progetto rappresenta una sintesi perfetta tra tradizione e modernità, capace di trasmettere un messaggio potente all’intera comunità globale.

Studio Gang – David Rubenstein Treehouse, Harvard

modern architectural design of a community center with a unique geometric structurepinterest
Aesthetica Studios. Courtesy Studio Gang

Studio Gang

Il David Rubenstein Treehouse, progettato da Studio Gang, è molto più di un centro conferenze: è un simbolo di innovazione e sostenibilità che ridefinisce il concetto di spazio per incontri accademici. Situato nel nuovo Enterprise Research Campus di Harvard, il Treehouse è il primo edificio dell’università a utilizzare mass timber, un materiale che consente di ridurre del 40% il carbonio incorporato. L’architettura, compatta e accessibile, combina un design accattivante con un’attenzione meticolosa alla sostenibilità ambientale, puntando alla certificazione Living Building Challenge.

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interior of a modern wooden building with multiple levels and people interactingpinterest
Aesthetica Studios. Courtesy Studio Gang

Studio Gang

La struttura, con le sue colonne ramificate e i percorsi pensati per favorire interazioni spontanee, evoca l’esperienza di trovarsi tra le chiome degli alberi. Gli spazi interni sono studiati per massimizzare la luminosità naturale e il comfort, creando un ambiente che stimola la collaborazione e la creatività. Il progetto integra soluzioni avanzate per l’efficienza energetica, come un sistema di ventilazione a pavimento e pannelli fotovoltaici sul tetto, eliminando del tutto l’uso di combustibili fossili. Attraverso la sua architettura, il Treehouse non solo rappresenta un esempio di sostenibilità, ma diventa un luogo di incontro per la comunità di Harvard e oltre.

Carlana Mezzalira Pentimalli – Nuovo Quartier Generale a Vascon di Carbonera

modern building with a landscaped surface and people walking bypinterest
Marco Cappelletti

Carlana Mezzalira Pentimalli

Situato a Vascon di Carbonera, il nuovo quartier generale progettato dallo studio Carlana Mezzalira Pentimalli per le aziende Itagency, Faba, Maikii ed Exclama rappresenta un perfetto esempio di come l’architettura possa rispondere alle sfide contemporanee del lavoro e della collaborazione. L’edificio si sviluppa su più livelli, creando un dialogo continuo tra gli spazi interni e l’ambiente circostante. La progettazione ha privilegiato la flessibilità, con ambienti che si adattano facilmente alle necessità aziendali in evoluzione, con spazi comuni al piano terra che fungono da punto di incontro per riunioni, mostre e eventi.

conference room with a large wooden table and intricate curtain designpinterest
Marco Cappelletti

Carlana Mezzalira Pentimalli

Gli uffici al piano superiore sono pensati per favorire la collaborazione, con strutture modulari e pareti mobili che consentono di modificare rapidamente la disposizione degli spazi. Un’area artistica, progettata dal creativo Lorenzo Mason, arricchisce la copertura, trasformandola in uno spazio pubblico per il relax, dove arte e architettura si fondono in un’esperienza immersiva. Questo intervento riflette una visione moderna del lavoro, dove l’architettura non è solo uno spazio funzionale, ma una componente fondamentale per stimolare la creatività e il benessere dei dipendenti.

OMA – Ampliamento del New Museum di New York

edificiopinterest

Nel cuore di New York, l’espansione del New Museum di OMA segna una nuova fase per uno dei musei più innovativi della città. Il progetto, firmato dal team di architetti, si distingue per la sua capacità di integrare l’edificio esistente, progettato da SANAA, con una nuova struttura che ne amplifica la funzione e l’impatto. La nuova costruzione è concepita come un’aggiunta orizzontale, che mira ad ampliare gli spazi espositivi, ma anche a creare una connessione visiva e fisica con l’ambiente urbano.

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modern architectural design featuring a rooftop with triangular windows and an observation areapinterest

Il piano superiore ospita ampie gallerie, mentre il piano inferiore si sviluppa in spazi multifunzionali destinati a eventi, mostre e attività educative, consentendo una maggiore accessibilità. La facciata in vetro, avvolta da una rete metallica che modifica il suo aspetto durante il giorno e la notte, conferisce all’edificio un carattere distintivo e una forte identità. Il nuovo atrio pubblico, che collega i due volumi dell’edificio, si propone come uno spazio di interazione tra il museo e la città, simbolizzando la crescente attenzione di New York per l’arte e la cultura contemporanea.

MAD Architects – Fenix Museum, Rotterdam

edificiopinterest
Bruno Aguilar

MAD Architects

Il Fenix Museum di Rotterdam, dedicato alle storie di migrazione, si inserisce perfettamente nel contesto storico e culturale del quartiere Katendrecht. In questo antico magazzino, che ha visto transitare milioni di migranti, l’architettura gioca un ruolo fondamentale nell’offrire un’esperienza coinvolgente e riflessiva. Progettato dallo studio MAD Architects, il museo si distingue per la sua struttura inaspettata: una spirale in acciaio che collega i diversi livelli del museo, creando un percorso che simboleggia il viaggio e la continuità.

edificiopinterest
Bruno Aguilar

MAD Architects

Questa scala elicoidale, segno architettonico fortissimo nel tessuto urbano, non solo funziona come elemento di collegamento, ma anche come un punto panoramico che permette ai visitatori di guardare la città e il porto da una nuova prospettiva, richiamando le storie di chi ha attraversato quel porto nel corso dei secoli. Il design del museo è pensato per stimolare una riflessione profonda sul tema della migrazione, creando un’esperienza interattiva che invita i visitatori a esplorare storie personali e collettive. Questo progetto, unendo arte e memoria, si pone come un simbolo della Rotterdam contemporanea, che celebra il dialogo culturale e la pluralità.

Alvisi Kirimoto – Basilica di Massenzio, Roma

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Courtesy Alvisi Kirimoto

Alvisi Kirimoto

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L’intervento di Alvisi Kirimoto alla Basilica di Massenzio, nel cuore del Foro Romano, è un esempio di come l’architettura contemporanea possa dialogare con un contesto storico di inestimabile valore. Il progetto introduce un palco permanente ma removibile, pensato per ospitare concerti ed eventi culturali, e un percorso espositivo che arricchisce l’esperienza di visita. Questa struttura non solo si integra armoniosamente con le imponenti rovine della Basilica, ma offre anche nuove prospettive ai visitatori, consentendo loro di esplorare l’architettura monumentale da punti di vista inediti.

resti archeologicipinterest
Courtesy Alvisi Kirimoto

Alvisi Kirimoto

Oltre al palco, il progetto prevede il miglioramento della pavimentazione e l’introduzione di totem informativi che guidano il pubblico attraverso la storia e l’architettura del sito. La sfida principale è stata quella di rispettare e valorizzare il contesto archeologico, mantenendo al contempo una funzione contemporanea e versatile. Questo intervento rappresenta un esempio virtuoso di come l’architettura possa fungere da ponte tra passato e presente, rendendo la Basilica un luogo vivo e capace di accogliere eventi e storie attuali.

BIG – Suzhou Museum of Contemporary Art, Cina

architectural design of a serene courtyard with modern buildings and landscapingpinterest

Sulle rive del Jinji Lake a Suzhou, BIG firma il Suzhou Museum of Contemporary Art, un progetto che fonde tradizione e innovazione in un’architettura immediatamente riconoscibile. Organizzato come un villaggio di 12 padiglioni, il museo reinterpreta la tradizione dei giardini di Suzhou, celebri per la loro eleganza e il loro dialogo tra natura e architettura. Ogni padiglione ospita spazi espositivi e percorsi che guidano i visitatori attraverso un viaggio sensoriale tra arte, natura e acqua, enfatizzando il rapporto unico tra uomo e paesaggio.

Il progetto non si limita a essere un contenitore per l’arte, ma diventa esso stesso un’esperienza: ogni elemento architettonico è studiato per integrarsi con l’ambiente naturale, creando una continuità tra interno ed esterno. Con la sua apertura prevista per il 2025, il Suzhou Museum of Contemporary Art è destinato a diventare un punto di riferimento culturale e un simbolo della fusione tra passato e futuro.

Omer Arbel – Governors Point, Washington

casepinterest

Diverso è il caso del progetto in questione che, nonostante la conclusione sia prevista nel 2026, pone le basi per una fondamentale riflessione sull’uso del suolo, il rapporto con le zone boschive e l’integrazione tra architettura, suolo e contesto naturale. Ci troviamo infatti a Governors Point, una lingua di terra al confine tra gli Stati Uniti e il Canada, nella regione di Washington State. Qui, il progettista Omer Arbel, già direttore creativo di Bocci, sta realizzando un progetto che ridefinisce il concetto di residenza di lusso in armonia con la natura. Situato su una penisola incontaminata nel Salish Sea, il progetto prevede 16 residenze progettate per integrarsi con l’ambiente circostante senza alterarne l’ecosistema. La maggior parte della superficie – 98 su 125 acri – è dedicata a una riserva naturale pubblica, completa di sentieri e accessi alle spiagge.

modern interior space with unique decor elements and a wooden hippo sculpturepinterest

Ogni casa, con una superficie massima di 2.900 mq, è progettata per integrarsi perfettamente con il paesaggio, utilizzando materiali sostenibili e garantendo il minimo impatto visivo. Il progetto riflette la filosofia artigianale e sperimentale di Bocci, il marchio di design diretto da Arbel, che contribuisce con soluzioni innovative per l’illuminazione e i dettagli degli interni, rafforzando il legame tra architettura e arte. Governors Point rappresenta una visione innovativa di sviluppo residenziale, in cui design e sostenibilità si incontrano per offrire un’esperienza unica e rispettosa dell’ambiente. La conclusione del progetto è prevista per il 2026, con l’obiettivo di creare un modello di armonia tra costruito e natura, destinato a diventare un punto di riferimento per lo sviluppo sostenibile.

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indoor space featuring organic shapes and natural elementspinterest
Headshot of Ciro Marco Musella

Sono nato a Napoli, non parlo in terza persona e non curo cose, oggetti, persone o animali. Ho studiato architettura tra il Politecnico di Milano e l’ENSA Paris-Belleville per poi laurearmi in Architettura delle Costruzioni. Mi sono occupato di allestimenti seguendo i progetti di NENDO, scrivo di grandi architetture e sto completando un dottorando in Composizione allo IUAV di Venezia. Nonostante questo, tutto regolare.  



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