Festa della Befana nell’ex cimitero inglese a Napoli, è scontro: “Mancanza di rispetto”

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Protesta dei comitati civici: “Sbagliato festeggiare nel parco, a rischio anche i monumenti tutelati”. La replica della Municipalità: “Nessun rischio per le statue. I defunti non ci sono più”

A sinistra, uno dei monumenti dell’ex cimitero inglese di Napoli. A destra, l’edizione precedente della festa

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“No alla festa della Befana per i bimbi nell’ex cimitero degli Inglesi di Napoli”. Scoppia la protesta dei comitati civici contro la manifestazione organizzata, per il terzo anno consecutivo, dalla IV Municipalità di Poggioreale, all’interno del parco pubblico comunale di Santa Maria della Fede, che ospitava nell’ottocento il camposanto britannico. All’interno del parco attualmente ci sono ancora cappelle e monumenti gotici d’epoca. Mentre i corpi dei defunti sono stati trasferiti alla fine del secolo scorso nel nuovo cimitero inglese della Doganella. Il parco, dopo una 20ina di anni di abbandono, è stato trasferito in gestione alla Municipalità che lo ha riqualificato e trasformato in parco pubblico, liberando anche la piazza antistante dal parcheggio abusivo.

La protesta dei comitati: “La festa della Befana va bloccata”

L’evento della Municipalità, in collaborazione con l’assessorato al Turismo del Comune di Napoli, è programmato per domani, venerdì 3 gennaio 2025, alle ore 11,00. I comitati “Fatti di Napoletani Perbene”, “Riscattiamo la Quarta Municipalità” e la Rete Sociale NoBox- Diritto alla Città però sono contrari e hanno inviato una nota al Comune e alla Soprintendenza chiedendo di bloccare l’iniziativa.

“La Quarta Municipalità di Napoli – scrivono – ha deliberato lo svolgimento di un evento dedicato alla Befana presso il Giardino Monumentale dell’Ex Cimitero degli Inglesi di Santa Maria della Fede, il giorno 3 gennaio 2025. Riteniamo tale decisione inopportuna, poiché l’utilizzo di un sito di così alto valore storico e culturale per manifestazioni di questo tipo contrasta con i principi di buon senso e buon gusto”.

Da qui, la proposta delle associazioni:

“L’area più adeguata per un’iniziativa del genere resta la deserta Piazza Santa Maria della Fede, che consentirebbe di garantire una maggiore tutela del decoro urbano e della salvaguardia dei beni monumentali presenti. A supporto delle nostre osservazioni, abbiamo già raccolto una significativa documentazione fotografica che testimonia lo stato attuale dei luoghi. Tale documentazione sarà ulteriormente integrata con rilievi effettuati durante e dopo lo svolgimento dell’evento. Nel caso in cui si registrassero danni ai monumenti o al contesto storico-architettonico dell’area, riterremo direttamente responsabili la Municipalità e la Soprintendenza competente”.

La replica della Municipalità: “Nessun rischio per i monumenti”

La IV Municipalità, sentita da Fanpage.it, assicura che l’iniziativa ha ricevuto il nulla osta tecnico degli uffici competenti e che non ci sono rischi per i monumenti storici.

La presidente della IV Municipalità, Maria Caniglia, afferma:

Se l’area è passata dall’abbandono a luogo che suscita interesse e vivace dibattito, significa che il lavoro di rilancio è stato compiuto. Grazie al lavoro svolto in questi anni, in sinergia con il Comune, le aree sono state restituite alla cittadinanza liberandole anche dalla sosta abusiva e dall’illegalità. È necessario creare opportunità di aggregazione e socializzazione, affinché i giovani possano trovare alternative positive e stimolanti, evitando così il rischio di intraprendere percorsi devianti. Abbiamo visto proprio in questi giorni bambini “festeggiare” il nuovo anno con in mano addirittura una pistola. A questi ed a tutti gli altri bambini che si rivolgono queste iniziative, per insegnare loro che il gioco e la socializzazione sono un’altra cosa. Un parco municipale deve conservare la sua vocazione di luogo in cui i bambini possono sentirsi liberi di giocare, esplorare e interagire in modo sano e creativo anche riscoprendo la storia e la cultura che li circonda.

E conclude:

L’obiettivo è far vivere il parco e far avvicinare i bambini e le famiglie alla sua storia. Appare chiaro che il concetto di tutela di quest’area non è sinonimo di vietato. Anzi, far conoscere i luoghi storici del nostro quartiere ai più piccoli, farli vivere con rispetto alle famiglie è il modo migliore per tutelarne e tramandarne la memoria. Sono la prima ad amare questo luogo, ci siamo battuti per la riapertura e per il suo uso sostenibile e rispettoso delle normative, mi sembra consequenziale che ogni attività sia organizzata con questo spirito e con questi criteri. Molti luoghi storici diventano luogo di aggregazione, per essere sottratti all’abbandono e all’oblio. Porta Capuana, ex Ospedale della Pace, San Gregorio, Villa Comunale ma anche piazza del Plebiscito e il Lungomare sono tutti siti da tutelare, eppure ospitano sempre interessanti kermesse. Se anche il parco è passato dall’abbandono a area che suscita interesse e vivace dibattito, grazie a un lavoro sinergico con il Comune, vuol dire che il lavoro di rilancio è stato compiuto, questo è il nostro lavoro.

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