«Campo largo in Regione Campania, serve un candidato M5S»

«Dobbiamo lavorare per trovare un candidato che incarni il progetto di rilancio della Campania che stiamo immaginando», spiega la grillina Mariolina Castellone, vicepresidente del Senato.

Lei ha visitato il carcere di Secondigliano: che situazione ha trovato?

«Questo è stato l’anno nero delle carceri italiane, con 89 suicidi tra i detenuti e 7 tra gli agenti e credo che la politica tutta debba impegnarsi ad affrontare il tema del sovraffollamento e di come trasformare le nostre carceri da luoghi punitivi in luoghi di rieducazione e di speranza, come ha invitato a fare anche il Santo Padre all’apertura della porta giubilare nel carcere di Rebibbia. Ma lì a Secondigliano ho trovato una comunità viva, fatta da operatori e detenuti che lavorano insieme per costruire per ciascuna persona un futuro di riscatto».

Cosa servirebbe per migliorare le condizioni dei detenuti?

«Il presidente Mattarella nel suo discorso di fine anno ha detto che “i detenuti devono poter respirare un’aria diversa da quella che li ha condotti all’illegalità e al crimine”, ribadendo “il massimo sostegno alle vittime dei reati”. Le nostre carceri devono diventare luoghi rieducativi, seguendo l’esempio virtuoso del carcere di Secondigliano, dove in questi anni sono nati progetti di formazione e lavoro, grazie al coraggio e alla lungimiranza della direttrice, la dottoressa Giulia Russo. È stato creato il polo universitario carcerario più grande d’Italia, con la Federico II, che l’anno scorso ha permesso ai primi detenuti di laurearsi. Ho potuto visitare la sartoria del padiglione Mediterraneo, dove sono state cucite le toghe indossate da Alberto Angela e Andrea Bocelli per le loro lauree Honoris Causa. Sono entrata nel Pam (polo arti e mestieri) dove ogni giorno i detenuti possono imparare un mestiere, dall’elettricista al fabbro, dal liutaio al maestro presepiale: che gli garantiranno un futuro diverso quando usciranno dal carcere».

Il tema caldo è la legge del terzo mandato di De Luca che il governo vorrebbe impugnare.

«Vedremo cosa farà il governo rispetto alla legge approvata dal consiglio regionale. Personalmente credo nel ricambio della classe politica ma mi interessa ancora di più che chi governa riesca veramente a migliorare la vita delle persone. La Campania ha molta strada da fare in termini di garanzia del diritto alla salute; in termini di gestione dei rifiuti, penso alla bonifica dell’area vasta di Giugliano che grazie ad una legge che porta la mia firma è stata trasformata in Sin ma aspetta una perimetrazione; in termini di disoccupazione giovanile e femminile. Concentriamoci su come migliorare la vita dei cittadini campani».

Crede sia possibile trovare una sintesi, sul nome e sul programma, con il Pd? Replicando il modello San Giacomo?

«Certamente si deve provare ad aggregare intorno alle nostre battaglie anche altre forze politiche e civiche. Ma per noi le alleanze non sono mai precostituite o a tutti i costi, perché preferiamo concentrarci a scegliere i progetti più giusti per i nostri territori ed individuare le persone che possano realizzarli, nel rispetto dei nostri principi e valori».

L’M5s può a suo avviso rivendicare un proprio nome come candidato governatore?

«L’M5s alle ultime elezioni politiche è stata la prima forza in Campania e anche alle elezioni europee si è confermata prima forza politica in alcune aree, come nella provincia di Napoli: i cittadini campani hanno fiducia in noi e dobbiamo lavorare per trovare un candidato che incarni il progetto di rilancio della Campania. Il candidato che dovrà essere scelto attraverso un percorso condiviso con i cittadini e con la nostra base, in continuità con il momento di partecipazione che abbiamo appena vissuto durante la nostra assemblea Costituente. Noi incarniamo quel modo diverso di fare politica che, più che sui nomi, si basa sulla partecipazione attiva e sul coraggio di affrontare temi che per tanti altri sono scomodi».

Siete all’opposizione del governo: come è su quali temi la minoranza si può compattare contro il centrodestra?

«Stiamo vivendo un momento di grande difficoltà sociale, con il tasso di povertà assoluta più alto di sempre, con oltre 4 milioni di lavoratori poveri, con 4 milioni e mezzo di persone che hanno rinunciato a curarsi, per lo più per motivi economici. Eppure questo governo ha appena approvato una legge di bilancio che toglie ai poveri per dare ai ricchi; toglie ai pensionati, ai malati, ai lavoratori poveri, ai giovani che continueranno ad abbandonare l’Italia, per dare alle ricche lobbies delle armi o ai ministri non parlamentari a cui vengono aumentati gli stipendi. Questo governo si comporta come Robin Hood al contrario, e l’opposizione invece deve occuparsi di come aiutare le persone e migliorare la vita di ogni singolo cittadino».