Nella conferenza stampa tenuta questa mattina del deputato regionale nella stanza del sindaco, assente per malattia, sono stati elencati tutti i finanziamenti regionali.
“Trovo inaccettabile che si continui a dare fondi solo ai Comuni che hanno i ‘santi in paradiso’. Ad esempio, Modica ha ricevuto 2 milioni di euro, mentre Agrigento – capitale della cultura – poco più di 400 mila. Questo è il problema: non tutti i Comuni beneficiano dei finanziamenti. È diventata quasi una caccia all’amico: sei mio amico? Bene, ecco a te i soldi.”
Sulla messe di soldi arivati da Palermo, si era scagliato, facendo nome e cognome anche il presidente dell’Anci Sicilia, Paolo Amenta, che per la sua presa di posizione era stato redarguito anche dal presidente della Regione Renato Schifani. Tutto raccontato dal Giornale di Sicilia nell’edizione di oggi a pagina 8.
Oggi, puntuale, è arrivata la conferenza stampa del deputato regionale Ignazio Abbate per sottolineare, che Modica ha un Santo in Paradiso con nome e un cognome, il suo. Conferenza stampa che si è tenuta a prescindere, anche difronte all’assenza forzata della sindaco Maria Monisteri costretta a letto da un’influenza fastidiosa e a cui vanno gli auguri di una pronta guarigione. Sgarbo istituzionale non averla rinviata? Se è per questo non c’è stata neanche l’accortezza di spostare la conferenza in un’altra stanza in assenza del primo cittadino titolato.
Intanto, cominciamo con i Santi. Sono stati stanziati 25 mila euro cadauna per l’organizzazione delle feste religiose di S.Giorgio, S.Pietro, S. Maria, Madonna delle Grazie, Sacro Cuore e S.Giovanni.
E ancora 425 mila euro per l’abbattimento del costo del trasporto scolastico, 240 mila per l’abbattimento dei costi legati alla mensa e 225 mila euro per l’acquisto di tre pulmini da destinare ai tre istituti comprensivi. Per il mondo del turismo arriveranno 400 mila euro per l’acquisto della Casa Quasimodo e la creazione di un percorso unico che la unirà fino al Castello dei Conti; 150 mila euro per l’organizzazione di eventi e per la stesura di un piano marketing territoriale per lanciare ancora di più Modica nel mercato del turismo nazionale ed internazionale; 100 mila euro per le Bandiere Blu, Lilla e Plastic Free ( che ovviamente per chi lo sapesse vanno pagate e anche a caro prezzo) 48 mila euro per il servizio di salvataggio a mare. Un cospicuo capitolo di spesa riguarda la lotta al fenomeno del randagismo per il quale lo stanziamento è di 350.000 euro (140 mila in più rispetto allo scorso anno). Che poi tutti sti cani randagi a Modica non ci risultano piuttosto pare che il canile comunale debba andare avanti con le risorse dei volontari. Una novità importante è quella rappresentata dal trasporto pubblico urbano per gli U20 con ISEE inferiore ai 25 mila euro per il quale sono stati stanziati 150 mila euro che copriranno il costo di ben 450 abbonamenti. Per la manutenzione stradale arriveranno 337.000 mila euro. 100 mila euro andranno ai Servizi Sociali. Per la cultura sono destinati 360 mila euro al Teatro Garibaldi, comprensivi dei costi per la sostituzione degli arredi e l’organizzazione della stagione teatrale e musicale. 100 mila euro per l’emergenza migranti che potranno essere utilizzati senza vincolo per opere e manutenzioni a beneficio della città, cioè si scrive migranti ma si legge fatene quello che volete, altri 100 mila per la copertura delle spese in quanto sede dell’ufficio del Giudice di Pace. Infine 110 mila euro per la manutenzione dei siti Unesco e del centro storico.
Ovviamente, in assenza del sindaco, i ringraziamenti sono stati affidati al vicesindaco Giorgio Belluardo: “I fondi regionali dedicati a servizi fondamentali, ad interventi di impatto immediato e anche in prospettiva, sono il segno tangibile di come la Regione abbia un occhio di riguardo per la nostra Città. E questo grazie al lavoro dell’onorevole Ignazio Abbate, presidente della prima commissione Affari istituzionali all’ARS. La sua presenza qui, significa affermare che la sinergia istituzionale non è cosa intangibile ma un fatto sostanziale e concreto”.
E tutto questo si consuma nel silenzio del Sindaco, la cui assenza viene interpretata in vari modi e la più acclarata è quella che tra Abbate e Monisteri è in atto una frattura, sempre per via del famoso dissesto. Un braccio di ferro che vede l’ex sindaco Abbate impegnato per non farlo dichiare ( di nuovo corrono voci di emendaenti nel 1000 proroghe, di ipotetici emendamenti alla Regione), e la sindaca che ha convocato a quanto sembra una giunta per approvare i documenti necessari che portano dritto dritto alla dichiarazione di dissesto.
Due modi di vedere il bicchiere, questione di prospettive: il bicchiere si può vedere essere mezzo pieno o mezzo vuoto e quello del Comune di Modica, da qualsiasi prospettiva lo si guarda, è decisamente mezzo vuoto anzi totalmente vuoto.
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