“Attenzione ai glitter in ombretti e rossetti per i look di Capodanno: sono tossici e possono causare danni neurologici. L’Ue li ha vietati ma sono ancora in vendita”

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 


Il Capodanno porta con sé l’attesa di momenti speciali e, per molti, l’occasione di sfoggiare un look che brilla non solo di notte, ma anche sui social. Non sorprende quindi che i glitter siano tornati protagonisti di queste festività, anche grazie agli inviti degli influencer su TikTok e Instagram a utilizzarli. Video in cui si mostrano gel luccicanti per capelli, ombretti glitterati e persino rossetti arricchiti con porporine non cosmetiche da cartoleria sono ormai un trend. I follower, ispirati da queste tendenze, si preparano a replicare e fotografare il loro look scintillante. Ma c’è una verità che pochi conoscono: l’uso di questi glitter è soggetto a severe restrizioni legali in prodotti che rilasciano microplastiche durante l’uso.

L’Unione Europea da ottobre 2023 ha vietato la vendita di cosmetici con glitter per limitare l’inquinamento creato dalle microplastiche e per i rischi legati alla salute, sulla base delle prove scientifiche fornite dall’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA). È un paradosso, quello di un trend che, pur essendo oggetto di molteplici restrizioni legali, trovi nel mondo digitale un palcoscenico mondiale per la sua continua diffusione.

Piccoli, luccicanti e apparentemente innocui, ma la composizione ne svela il lato oscuro. Questi minuscoli frammenti sono perlopiù fatti di plastica, spesso associata a strati metallici per amplificarne la brillantezza. Una volta utilizzati, finiscono nel sistema idrico, dove diventano microplastiche che viaggiano nei fiumi e negli oceani. Essendo minuscoli non sono filtrati dai sistemi di depurazione e si accumulano negli ecosistemi marini, entrando di conseguenza nella catena alimentare. Pesci, molluschi e altre forme di vita acquatica ingeriscono queste particelle, che, in molti casi, tornano a noi attraverso il cibo.

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 

L’illusione di una decorazione innocua si dissolve rapidamente quando si considera l’impatto di queste microplastiche sul nostro pianeta e sulla nostra salute. Gli effetti devastanti non si limitano alle acque. Anche il suolo subisce l’inquinamento da glitter. Quando vengono dispersi o smaltiti in modo improprio, si depositano nei terreni, contaminandoli con sostanze non biodegradabili e talvolta tossiche. Nel tempo, questi micro-frammenti si accumulano, contribuendo alla progressiva degradazione degli ecosistemi terrestri. Questa presenza altera la qualità del suolo e mette a rischio la flora e la fauna. Sul fronte della salute, i glitter nascondono dei rischi meno evidenti, ma non per questo meno importanti. Il primo problema riguarda l’ingestione accidentale di microplastiche, che può avvenire soprattutto quando sono presenti in lipgloss e rossetti glitterati. Molti glitter contengono poi metalli come l’alluminio, che può essere tossico e causare problemi neurologici nel corpo.

Viene spontaneo chiederselo: se i glitter sono vietati, perché sono ancora disponibili nei negozi e sui siti di shopping online? La risposta sta nella normativa europea, che prevede un periodo di transizione variabile dai 4 ai 12 anni a partire dal 2023, a seconda della categoria merceologica del prodotto cosmetico. Questo lasso di tempo è stato concesso alle aziende per adeguarsi alle nuove regole. Inoltre, alcuni trucchi con glitter possono essere ancora in vendita perché prodotti fabbricati prima dell’entrata in vigore del divieto o realizzati in Paesi dove tali restrizioni non sono applicate. Il risultato è che, nonostante la normativa che allerta sul tema, i glitter tradizionali abbondano nel mercato.

Emanuela Rosio, presidente di Aica, Associazione Internazionale di Comunicazione Ambientale, commenta il fenomeno con preoccupazione: “Purtroppo, nel periodo delle feste sui social si moltiplicano i consigli per illuminare ogni cosa, con glitter sotto forma di polveri per il viso e i capelli, aggiunte alla manicure e addirittura spray per rendere luminosi e brillanti i vestiti e le nostre notti di festa (che magari oltre alle microplastiche contengono altri inquinanti). Gli hashtag a riguardo ci mostrano milioni di post su come truccarsi per brillare durante le feste di fine anno, con miliardi di visualizzazioni. I glitter però sono vietati in quanto costituiti da minuscoli frammenti di polimeri composti da un mix di alluminio e plastica e con dimensioni inferiori a 5 mm. A volte ci sono rifiuti anche dove non immaginiamo, ma se ci fermiamo a riflettere magari impariamo a vederli e a cambiare i nostri comportamenti con creatività senza rinunciare alla bellezza”.

Tutorial, campagne pubblicitarie e piattaforme social come Instagram e TikTok, che promuovono questi look scintillanti, non menzionano mai l’impatto ambientale e sanitario dei glitter. La loro popolarità è alimentata da un mercato che preferisce l’estetica alla sostenibilità, rendendo difficoltosa una presa di coscienza collettiva. Gli utenti, spesso inconsapevoli del problema, contribuiscono involontariamente alla sua diffusione, spinti dalla promessa di apparire straordinari per una sera, ignorando le conseguenze a lungo termine. Non si può ignorare il ruolo dell’industria della bellezza e dei social media nel perpetuare questa tendenza.

Esistono alternative? Fortunatamente, sì. Sul mercato sono disponibili glitter biodegradabili e vegetali, realizzati con materiali naturali. Una sterzata che arriva dall’Università di Cambridge, dove un gruppo di ricerca ha sviluppato glitter sostenibili, non tossici, vegani e biodegradabili, derivati dalla cellulosa, il principale componente delle pareti cellulari di piante, frutta e verdura.

Secondo i ricercatori, questi glitter brillano come quelli tradizionali: “Il glitter è composto da nanocristalli di cellulosa, capaci di piegare la luce per creare colori vividi attraverso un processo noto come colore strutturale. Lo stesso fenomeno si osserva in natura, ad esempio nelle ali delle farfalle e nelle piume dei pavoni, e genera tonalità che non sbiadiscono, nemmeno dopo un secolo,” riportano i risultati del progetto. Questi glitter, pur offrendo un effetto visivo simile, si decompongono rapidamente nell’ambiente senza lasciare tracce. Per reperirli, basta cercare online “glitter biodegradabili” oppure recarsi in negozi biologici o erboristerie, luoghi ideali per una cosmesi naturale e responsabile.

La sfida più grande resta cambiare la percezione del pubblico. Dire addio ai glitter non significa rinunciare alla voglia di brillare, ma scegliere di farlo in modo responsabile. La vera bellezza non risiede in un trucco scintillante, ma nella capacità di esprimere sé stessi senza danneggiare ciò che ci circonda. Un look sostenibile, frutto di scelte consapevoli, non solo valorizza chi lo indossa, ma dimostra anche rispetto per il pianeta e per le generazioni future.

Richiedi prestito online

Procedura celere

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link